"Una passione può essere indicibilmente bella quando torna a nascere cieca, avventata, dalla domesticazione, dall'ordine e dalla consapevolezza.
Si salva proprio perché minaccia distruzione. Chi vive senza passione non vive; chi la padroneggia sempre, vive a metà; chi in essa va in rovina, ha per lo meno vissuto;
chi la ricorda ha futuro, e chi l'ha bandita non ha altro che passato."
(Elias Canetti)
Ho passato tutta la notte a guardarlo dormire senza riuscire ad addormentarmi.
Non avrei potuto chiedere di meglio.
Stargli accanto senza sentire il bisogno di andarmene o una delle sue paroline
di troppo abbastanza arroganti.
Sarebbe stato tutto perfetto se in realtà ci fossimo stati solo io e lui.
Ma con noi, a rovinare tutto, c'era anche il suo cancro.
Stamani è stato Brian a svegliarmi, chiedendogli cosa stessi facendo lì accanto a lui dato
che era proibito ed io gli ho semplicemente spiegato che sentivo un innato bisogno di stargli accanto.
Avevo voglia di fargli capire quanto ci tengo a lui e che un semplice cancro non farà altro
che aumentare la mia fame d'amore nei suoi confronti.
Mi sono beccata una sgridata da un dottore di turno e quando sono tornata in corridoio i ragazzi
e Arizona erano già svegli.
Ci siamo dati una sistemata, attendendo con ansia la dimissione di Brian che purtroppo non sarà
destinata a durare a lungo.
Dopo aver atteso per qualche istante, ecco che dinanzi alla porta della camera ci appare Brian vestito
di tutto punto ma con quegli occhi iniettati di sangue a tal punto da farti contorcere lo stomaco.
Jimmy lo aiuta a camminare mentre gli riesce persino difficile fare due passi in avanti mentre io e Arizona abbiamo
liberato spazio nella Mercedes che era colma di cartacce da pub e cartoni di pizzeria.
Sgombrato il campo, riusciamo a rientrare tutti nell'auto, cantando tutti insieme le canzoni dei Queen per
distrarci da queste bruttissime giornate che spero non ritornino più. Ma ahimè, questa situazione
credo che durerà per un altro bel po' di tempo.
Jimmy e Johnny iniziano a fare i giullari come al solito discutendo per cose futili e assolutamente divertenti.
Osservo dallo specchietto retrovisore Brian ridere e a momenti potrei collassare nel vedere quel suo sorriso
riempirmi una giornata che si sarebbe preannunciata totalmente vuota.
Un flashback mi riporta al suo abbraccio di ieri.
Proprio così. Noi due abbracciati solo per farci del male.
Prima di dirigerci verso la villa di proprietà dei genitori di Arizona qui a Long Beach, la mia amica parcheggia
la sua auto dinanzi al portico del palazzo in cui vi è il mio appartamento.
I ragazzi devono prendersi le loro cose e Arizona ha incaricato Zacky di prendere anche le sue.
Io mi accontento di chiedere a Matt di prendermi solo un pigiama pulito perché per il resto non credo di aver
bisogno d'altro.
I ragazzi scendono dall'auto aiutando Brian a provare a camminare mentre io e Arizona ci rivolgiamo degli
sguardi colmi di tristezza.
Fa davvero male vederlo ridotto in questo stato.
-Vedrai che migliorerà.- Mi sussurra Arizona, prendendomi una mano per tranquillizzarmi.
-Io...credo invece che sia lui il mio cancro.- Ammetto con dolore, mentre la mia amica si limita ad abbracciarmi.
-Piccola mia. Andrà bene, vedrai.- Continua la bionda senza sapere realmente cosa mi stia dicendo.
Non andrà bene. Non quando c'è una malattia di mezzo.
-Mi sento come se fossi destinata a restare sola per il resto dei miei giorni.- Borbotto, continuando a sentirmi
stringere dalla mia amica.
-Ma tu non resterai mai sola, Ocean. Ci sono io con te e anche se non potrò darti quell'amore di cui hai bisogno, ti
prometto che insieme saremo abbastanza forti da farcela.-
-Grazie...grazie, amica mia.- Dico ad Arizona, ricambiando in pieno il suo abbraccio ed attendendo con ansia l'arrivo
dei ragazzi.
Io e Arizona sciogliamo l'abbraccio quando lei decide di chiamare Zacky che però le riattacca la chiamata in continuazione.
-Ma che cosa sta facendo questo disgraziato? Perché non mi risponde?- Sbotta la bionda, osservando con ansia il display
del suo cellulare.
-Forse Matt non riesce a trovare il mio pigiama.-
-Capirai, il tuo pigiama comprende solo un semplice maglioncino abbastanza lungo! Giuro che se non tornano entro
dieci minuti, entro in casa e li prendo a pugni.-
-Calmati, vedrai che si saranno fermati ad andare semplicemente in bagno.-
-Mai fidarsi di un uomo. Dannazione, perché continua a riattaccarmi?!- Urla Ari, armeggiando con il suo cellulare.
-Dai, sono sicura che tra un po' torneranno. Un po' di pazienza, tesoro.-
-La pazienza è l'unica cosa che non ho e tu lo sai benissimo!-
-Beh, non ci resta che aspettare.-
Passano più di dieci minuti ed i ragazzi ancora non tornano. Inizio seriamente a preoccuparmi e Arizona
sta uscendo fuori di testa.
Non so neanche io come ho fatto a tenerla a bada fino ad ora.
-Cazzo, cazzo, cazzo!- Esclama la mia amica, entrando in panico.
Io la osservo con attenzione, notando però i suoi verdi sembrare a dir poco preoccupanti.
-Dimmi la verità...non è solo il fatto che i ragazzi non tornano a farti preoccupare in questo modo.- Dico alla bionda, vedendola
poi rivolgermi uno sguardo più che impaurito.
-Ti odio perché riesci a capirmi come non ci riesce nessun altro.-
-Sapevo che c'era sotto qualcos'altro...allora, che ti succede?-
Arizona deglutisce.
-Non è niente, davvero.- Continua lei, accarezzandosi poi la pancia.
-Arizona. Guarda che dico a Zacky la faccenda con il reverendo!-
-No, okay, okay.-
-Bene...sto aspettando.- Incrocio le braccia contro il petto, osservando la ragazza mordersi il labbro inferiore.
-E' successo un casino. Ed ora sono fottuta ed ho paura.-
-Tu che hai paura? Beh, deve essere una cosa piuttosto grave!-
-Lo è!-
-Cazzo, non farmi preoccupare! Cosa ti è successo?-
Arizona sospira, per poi indicarmi la sua pancia che sembra aver preso una certa rotondità che prima non c'era mai stata.
-Oh...cazzo...- Borbotto, sbarrando gli occhi.
-Sì cazzo, sono incinta!- Esclama Arizona a bassa voce, mentre io caccio un urlo di felicità a dir poco traumatico.
-Ma che bella notizia, Ari! Ma...il figlio è di Zacky...vero?-
-Ma certo che è di Zacky, di chi sennò?-
-Che meraviglia! Sto per diventare zia, quindi?-
-Ocean, non è una meraviglia...è una tragedia.- Sbotta la bionda, tremante.
-Ma...perché? Voi due vi amate, non è forse così?-
-Non è questo il problema...-
-E quale?-
-Zacky non lo accetterà mai. Ne sono sicura.-
-Perché non dovrebbe?-
-Perché ho imparato a conoscerlo e anche solo sentir parlare di matrimoni lo manda su tutte le furie.-
-E quindi che cosa vorresti fare?-
-Per la società è un delinquente e per me è la cosa più bella che mi sia mai capitata in questa merda di vita ma...
non lo accetterà mai.-
-Suppongo che quindi non gliene hai ancora parlato.-
-No. L'ho scoperto pochi giorni fa e con tutto quello che è successo con Brian non ho trovato il tempo
giusto per parlartene. Credo che abortirò.-
-Non ci pensare nemmeno, okay? Uccideresti una vita e Zacky probabilmente avrà un buon motivo per lasciarti.-
-E che cosa dovrei fare, Ocean? Vederlo mentre inizia a disperarsi e dirmi che non è pronto per avere
un bambino?!-
-Io invece sono sicura che lui lo accetterà.-
-Perché dovrebbe, scusa?-
-Perché lui ti ama e...quello sarebbe solo il frutto del vostro amore. La dimostrazione che vi siete amati per davvero e
che continuerete a farlo per il resto dei vostri giorni.- Sposto dal viso di Arizona una ciocca ribelle, sorridendole per
cercare di calmarla.
-Lo spero tanto.- Continua la mia amica, con le lacrime agli occhi.
-Vedrai che sarà così. E poi, sono sicura che ne saranno felici anche tutti gli altri.-
-Lo pensi davvero?-
-Ma certo. Tanto quanto ne sono io, puoi starne certa.-
-Oh, Ocean...grazie di tutto.- Questa volta sono io ad abbracciare Arizona per poi accarezzarle
la schiena e farla sentire a proprio agio.
-Non devi dirlo neanche. Stasera annunci la notizia...ti va?-
-Sì. Sì!-
Nel frattempo però, cinque figure escono dal portone del palazzo con una marea di buste tra le mani.
Io e Arizona sciogliamo in fretta l'abbraccio, mentre lei cerca di riprendersi per non far vedere tutta quella
debolezza che c'è nei suoi splendidi occhi.
-Ah, siete tornati, finalmente!- Urla la ragazza, facendomi scoppiare a ridere mentre i ragazzi aprono gli sportelli del veicolo.
-Scusateci, Rev si stava scaricando nel water.- Dice Johnny, facendo ridere tutti.
-Hey!- Ribatte Jimmy mentre tutti ricominciamo a ridere come non mai.
Arizona alza al massimo il volume dello stereo e le note di "I want to break free" dei Queen ci fanno sentire
su di giri.
In realtà, ora che ci penso, ci hanno davvero messo tantissimo tempo per prendere solo delle semplici buste e riempirle.
Dallo specchietto retrovisore questa volta osservo Matt muoversi in continuazione per ballare a ritmo di musica e credetemi
quando vi dico che questi sono ragazzi seriamente disturbati.
Ma tuttavia...riusciranno sempre ad occupare un posto speciale nei nostri cuori. Ne sono sicura.
STAI LEGGENDO
Sirens
FanfictionDinanzi a me, gli occhi color nocciola più belli che abbia mai visto in tutta la mia vita, un nasino sporgente e delle labbra sottili a dir poco affascinanti. Uno spruzzo di lentiggini non troppo visibili gli ricoprono un po' del naso e la sua masce...