8° I promise that this drink is my last one.

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Si può bere troppo, ma non si beve mai abbastanza.
(Gotthold Ephraim Lessing)




-Ocean! Ocean muoviti, dobbiamo andare a scuola!-
Arizona mi dà una cuscinata in faccia, ma io non ho la minima intenzione di svegliarmi.
-Ho sonno!- Mi lamento, distendendomi sempre di più sul letto.
-Oh, andiamo pigrona! Abbiamo lezione e non possiamo far tardi!-
Mi rimprovera la bionda, continuando a prendermi a cuscinate.
Dopo un po', decido di arrendermi.
-E va bene, va bene! Mi alzo!- Sbotto, alzandomi di corsa dal letto e dirigendomi verso il bagno.
-Saggia decisione. Sbrigati!- Esclama Arizona dalla camera mentre io mi chiudo la porta del bagno alle spalle.
Mi strofino gli occhi assonnati osservandoli poi totalmente gonfi e rossi per colpa di tutte le lacrime che ho versato ieri.
Ah giusto...ieri.
Sono ancora arrabbiata con quel coglione di Zacky ma ho promesso ad Arizona che avrei imparato a controllarmi.
Mi ha ripetuto più volte che è abbastanza grande per decidere da sé cosa fare e cosa no.
Ma io le voglio così bene che non voglio che si faccia del male.
Non potrei sopportarlo. Io ho
bisogno di lei.
Le ho raccontato ció che mi ha detto Brian e lei mi ha detto di avere una strana sensazione.
Come se questi ragazzi in realtà non sono realmente quelli che mostrano di essere.
È strano ma ha avuto la mia stessa sensazione.
Per non parlare di Gates che ieri, dopo avermi vista piangere, non mi ha più rivolto una sola parola.
Anzi, non ha fatto altro che evitarmi per tutta la sera.
Sembrava davvero dispiaciuto di avermi vista piangere ma forse questa è stata solo una mia impressione.
Perché avrebbe dovuto avere pietà di me?
Lui non ha pietà neanche di sé stesso.
Con i pensieri assassini nella mia mente, mi lavo con velocità sia la faccia che i denti, ritornando poi in camera dopo
essermi insaponata per bene tutto il corpo.
Indosso una t-shirt dei Beatles ed una grande felpona nera, completando poi l'outfit con un leggins di jeans ed i miei amatissimi anfibi.
Osservo la mia immagine allo specchio, pettinandomi i capelli e truccandomi leggermente.
Pronta, corro verso la cucina ritrovandoli tutti qui.
Arizona sta litigando con Zacky per ottenere un cornetto al cioccolato, Jimmy e Johnny se ne stanno dando di santa ragione per
un semplice muffin e Brian e Matt bevono il loro caffè parlandosi a bassa voce.
Entro in cucina con la massima disinvoltura, aprendo il frigorifero per prendervi del latte parzialmente scremato.
-Ridammi il mio muffin, stupido nano!- Urla Jimmy prendendosela
con Johnny.
-No! L'ho visto prima io!- Ribatte il nanetto facendomi abbozzare un sorriso.
-Zacky, dammi quel fottuto cornetto!- Sento dire poi da Arizona.
-Se vuoi il cornetto, sai già cosa voglio dopo in cambio.- Continua Vee beccandosi poi uno sguardo poco simpatico da parte mia.
-Una bella sprangata sui denti ti sta bene, Zacky?- Ribatto io, facendo scoppiare a ridere tutti tranne che Brian.
Lui sembra essere assorto nei suoi pensieri perché continua a fissare il suo caffè senza dare segni di vita.
Resterei per ore a fissarlo ma adesso mi rendo conto di esagerare.
Prendo il mio cartone contenente il latte, bevendone dei sorsi per poi riporlo nel frigorifero chiudendovi lo sportello.
-Dammi questo cazzo di muffin!- Urla Jimmy mentre io passo tra lui e Johnny, prendendo il muffin ai frutti di bosco dalle mani del nanetto.
Addento il muffin sotto gli occhi increduli e delusi dei due, prendendo poi la mia borsa da scuola ed avviandomi verso la porta di casa.
-Ma...ma...- Balbetta Christ come se gli avessero tagliato la lingua.
-Hey! Quello era il mio muffin!- Si lamenta James, facendoci ridere tutti.
È così strana la sintonia che si è creata tra tutti noi.
Decisamente strana per dei giocatori come loro.
Ma io lo sguardo di Brian questa volta lo sento su di me.
Arizona mi raggiunge all'entrata aprendo poi la porta di casa ed uscendo con velocità.
Io la seguo a ruota prima che sia Jimmy a rincorrere me per un muffin.
Dopo esser entrata nella Mercedes di Arizona, ci è voluto giusto pochi minuti per arrivare dinanzi al college di Huntington
Beach.
Scendo dall'auto in compagnia della bionda, portando la borsa scolastica su una sola spalla ed entrando nell'istituto.
Arizona saluta alcune sue amiche mentre io mi limito prendere i libri delle materie di oggi dalla borsa.
Da alcuni quaderni ho anche strappato tutte le foto che avevo con Jeff.
Ben presto, mi avvicino ad Arizona per poter partecipare insieme alla lezione di matematica.
Mi nascondo nella mia felpa, prendendo la mano della mia amica entrando insieme nell'aula giusta.

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