18° I don't know what to do when she makes me sad.

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"L'amore più profondo è l'amore nascosto".
(Yamamoto Tsunetomo)




La campanella che segna l'inizio delle lezioni mi rientra nella mente mentre tutti
gli studenti saltano dalle proprie sedie per correre verso l'uscita dell'istituto scolastico.
Io e Arizona osserviamo la scena di alcuni ragazzi che prendono in braccio i loro amici, facendoli
saltellare ovunque e canticchiando le canzoni natalizie più famose.
Io e la mia amica scoppiamo a ridere per poi prenderci a braccetto e dirigerci anche noi verso l'uscita
dell'istituto scolastico.
Alcuni ragazzi sparano dei petardi facendo spaventare i professori e scappando via con una velocità
assurda mentre altri staranno preparando qualche valigia per andare a trovare i loro genitori da qualche
altra parte del mondo.
L'aria circostante ha un buon profumo. Un profumo che non si sente mica tutti i giorni.
Quel buon profumo di aria natalizia comprendente abeti e quelle buonissime caldarroste.
Io e Arizona sappiamo bene del perché tutta questa euforia nell'uscire in fretta da scuola, oggi.
Si sta avvicinando il Natale e noi siamo finalmente in vacanza.
Ci voleva proprio un po' di relax anche se personalmente non ho mai sentito granché di questa atmosfera natalizia.
Come ogni anno, mi danno il permesso di andare a trovare mia madre la sera della vigilia ma posso stare
per poco tempo con lei così dopo essere andata a farle visita mi reco a casa dei genitori di Arizona che
ormai mi considerano come una figlia.
Da quando vivo qui i genitori della bionda si sono sempre messi a disposizione per me e questa è una cosa da apprezzare.
Come dice sempre Arizona, non saranno i genitori migliori del mondo ma almeno un cuore lo hanno.
Ed io sono d'accordo con lei.
Anche quest'anno sono stata invitata lì ma dubito che riuscirò a trascorrere un Natale piacevole dato
che ho quei soliti ospiti poco gradevoli a casa.
A proposito dei ragazzi, è ormai passata una settimana da quando io e Brian non ci rivolgiamo più la parola.
Lui fa finta di evitarmi ed io faccio lo stesso non sapendo più come comportarmi.
Con gli altri invece la situazione non fa altro che migliorare.
Andiamo molto d'accordo tutti insieme e quando ci si mettono riescono ad essere anche abbastanza buffi e divertenti.
Ma Brian resterà sempre quella parte incompleta che non riuscirò mai ad ottenere.
Da quando sembra aver capito del fatto che io possa provare qualcosa per lui non ha fatto altro che allontanarsi
da me e cercare di starmi il più lontano possibile.
Io ovviamente non sono da meno. Vorrei tanto mentire e dirgli che io non provo niente per lui e che lo odierò
sempre fino alla morte...ma lui sarà sempre tutto ciò di cui ho bisogno per sentirmi stranamente completa.
Anche se...credo che tutta questa lontananza tra di noi faccia del bene anche a me. Non voglio più soffrire
per amore né tantomeno preoccuparmene troppo.
Questa è la mia vita e devo rassegnarmi anche se credo che posso sempre provare a migliorare le cose.
E' un po' difficile ma sono sicura che presto anch'io riuscirò a vedere la luce del sole come fanno tutti gli altri.
Arizona apre la porta di casa ed io la seguo a ruota ma ci rendiamo conto del fatto che i ragazzi non sono ancora
tornati a casa.
Io e la bionda non facciamo altro che chiederci cosa facciano in giro dalla mattina fino al tardo pomeriggio e delle volte
nell'ultima settimana è capitato che tornassero addirittura la sera tardi.
Senza Brian.
Il pensiero che lui possa davvero stare con qualcun'altra mi uccide lentamente ma d'altronde io cosa posso fare? Per lui
sarò sempre e solo una ragazzina. Lui non mi vedrà mai come potrebbe vedere tutte le altre donne.
Per lui neanche esisto.
Fatto sta che non facciamo altro che ucciderci a vicenda e a scontrarci con le nostre stesse colpe.
-E' da una settimana ormai che tornano sempre più tardi...quand'è l'ultima volta che abbiamo visto Brian, poi?- Mi domanda
Arizona, pensierosa.
-Una settimana fa.- Ammetto, sentendo un bruciore di stomaco per nulla indifferente.
E' da troppo tempo che non lo vedo e sto rischiando di sentirmi davvero male. Mi sento davvero come se mi avesse
abbandonata e la cosa mi sta preoccupando sempre di più.
I ragazzi inventano che Brian ha da fare ed è impegnato ma io non so neanche cosa pensare.
Che sia impegnato a starsene con qualcun'altra? Che sia impegnato a fare qualcosa di illegale o che so io?
-Zacky dice che è piuttosto impegnato ultimamente ma io non gli chiedo più niente da tempo perché non voglio
dargli troppa importanza.-
Ah, la mia Arizona. Cazzuta come al solito.
-Sì, hai ragione.-
E' ciò che ho fatto anch'io d'altronde non avendo alcuna scelta.
Non ho chiesto a nessuno che fine avesse fatto Brian e ho cercato di camuffare tutta la voglia
che avevo di andare da lui e lasciarmi stringere tra le sue grandi braccia.
Ma non ho potuto.
Sarò morta dentro per mille anni pur di restarmene in silenzio, studiare , andare al college e mangiare e dormire di continuo.
Non ho fatto altro in questi giorni perché il mio pensiero era sempre lì.
Io non credo di aver bisogno di una persona che scompare sempre.
Ma proprio mentre ho finito di dirlo, i ragazzi aprono la porta di casa e dinanzi a me appare il viso pallido di Brian
e due delle sue occhiaie viola da far paura.
-Rieccoci qui, siamo pronti per il pranzo!-
-Vee, possibile che tu non riesca a pensare ad altro?- Ribatte Johnny al suo amico, vedendolo poi massaggiarsi
la pancia.
-Ma se non c'è nulla al mondo di più buono del cibo, amico!- Esclama Zacky, con determinazione.
-Mmm, sento proprio un buon profumino! Cavolo, sono affamato.- Continua Jimmy, salutandomi con un bacio sulla guancia
come fa anche Matt.
Ormai devo dire di aver instaurato proprio un bel rapporto con loro e ne vado molto fiera anche se a volte
la tentazione di chiudermi a chiave in camera riesce a superare tutto questo affetto.
-Oh, ma guarda un po' chi si rivede! Ti sei deciso a ritornare allora...- Sbotta Arizona riferendosi a Brian che
neanche le rivolge un misero sguardo.
Il ragazzo si toglie il giubbino in pelle mostrando i suoi occhi diventati ormai sempre più scuri.
-Perché piccola, ti sono mancato?- Domanda Brian alla ragazza, prendendole il mento tra le dita.
-Non mi toccare neanche, maniaco che non sei altro!- Si difende Arizona, indietreggiando con velocità.
-Cazzo, non mi faccio vedere da una settimana e quando torno ho proprio una bella accoglienza.-
-Beh, cosa ti aspettavi, che mettessimo i palloncini ed organizzassimo una super mega festa?-
-Okay, adesso calmatevi, per favore.- Io mi posiziono tra i due intimando Arizona di calmarsi con un solo sguardo.
So bene che tutto il rancore che prova lei è solo per ciò che ho passato io per colpa di Gates in questi giorni.
Lei sta solo cercando di difendermi.
E Brian si è appena allontanato da me, gettandosi a peso morto sul divano.
-Allora, abbiamo saputo che le scuole sono ufficialmente chiuse per le vacanze natalizie!- Esclama Johnny, sedendosi
accanto a Brian.
-Sì, finalmente possiamo rilassarci anche noi.- Rispondo io, sedendomi sul divano accanto a Rev e Shads.
-Avete lasciato Arizona e Zacky da soli in cucina?- Domanda poi Brian, sorridendo.
-Oh cazzo, nessuno mangerà più se quei due scopano sul tavolo!- Continua Jimmy, facendoci scoppiare a ridere tutti.
-Io vado a controllare, ho troppa fame.- Borbotta poi Matt, alzandosi dal divano e dirigendosi verso la cucina.
-Matt, vogliamo sapere tutti i particolari!- Urla il nanetto con fare ironico mentre io sto ancora sorridendo.
Assurdo.
Io che sorrido alle parole del nanetto? Dio e come stanno cambiando le cose qui.
-Natale...è davvero una festa così importante?- Continua Jimmy, mentre Brian mostra a tutti un sorriso da presuntuoso
a dir poco fastidioso.
-Sì, per le famiglie che non hanno un cazzo da fare è importantissimo. Non c'è nulla di più stupido e patetico.-
Sapevo che Brian avrebbe reagito in questo modo, ma io sono abbastanza pronta da rispondergli a tono.
-Lo dici solo perché non lo avrai mai festeggiato.- Sbotto, rivolgendogli uno sguardo a dir poco scontroso.
-E ne vado fiero. Andiamo, non dirmi che aspetti anche tu il regalo sotto all'alberello la notte della vigilia?!-
-E anche se fosse, quale sarebbe il tuo problema?-
-Oh, assolutamente nessuno. Saresti solo la ragazza più patetica del mondo insieme a tutte le altre.-

-Brian...adesso stai esagerando...- Gli sussurra Jimmy ma lui sembra volerlo fare apposta. Vuole ferirmi e devo
ammettere che ci è riuscito.
Ma la battaglia tra di noi è ancora aperta.
-Io non sono patetica. Non lo è nessuno. Ognuno di noi crede in qualcosa ed io penso che se avessi avuto una vera
e propria famiglia avrei festeggiato il Natale in un modo migliore. Ma dato che non sono così fortunata da avere
un padre ed una madre presente devo accontentarmi di sentire lo spirito natalizio nelle piccole cose. E sappi che non è
piacevole. Non lo è mai quando ti senti così solo da far schifo anche durante le feste in cui si dovrebbe stare tutti insieme
e sentire la famiglia unita.-
Sbotto con le lacrime agli occhi, alzandomi poi dal divano ma vedendo Brian non riuscire
a ribattere in alcun modo alle mie parole.
Ad allentare la tensione ci pensa Arizona che pur non avendo assistito la scena entra in salotto con disinvoltura
ed una pentola piena di buon cibo fumante tra le mani.
-Stavo pensando che dato che i miei genitori quest'anno andranno in vacanza...potreste venire tutti a cenare da me
la sera delle vigilia di Natale. Zacky mi ha detto che non lo avete mai festeggiato ma c'è sempre una prima volta, no?- Propone
Arizona ed io vorrei semplicemente strozzarla.
-Beh, non credo sia una cattiva idea. Magari però evitiamo di cantare quelle stupide canzoncine natalizie
e veniamo senza obiettare.- Borbotta Matt mostrandoci le sue solite fossette.
-Sì, sono d'accordo con Shads. Ma...dovremo addobbare l'albero di Natale?- Domanda poi Johnny, curioso.
-Se non lo facciamo tutti insieme mi offendo.- Continua Arizona sorridente.
-Mi sa che non abbiamo altra scelta.- Dice poi Jimmy, annuendo.
-Io non ci vengo.- Sbotta improvvisamente Brian, con il suo odio contro il mondo.
-Ehm Gates...-
-Non ci provare nanetto. Non ci vengo. Voi andate pure a divertirvi...io qui starò bene.-
-Sai una cosa Gates? Meglio così. Evitiamo di farci rovinare i festeggiamenti.- Sbotta poi Arizona, dirigendosi
verso la cucina.
-Non che non lo abbia già fatto.- Continuo io, rivolgendogli uno sguardo colmo di rancore ed uscendo dal salotto
di casa per varcare la soglia della cucina.
Era meglio se restava fuori un altro po' anziché tornare qui per ferirmi sempre di più.
Perché? Perché vuole farmi del male in questo modo se tutto ciò di cui ho bisogno io è solo bene?

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