Mi straio sul letto,e mi perdo tra i miei pensieri.
Si lo ammetto.
L'ho trattato male.
Non so cosa mi sia preso,ma dopo tutto quello che è successo non gli credo.
Forse gli credo,ma dopo che ha nominato Roberta,non ho ragionato più.
Prendo il cellulare ed entro su whatsapp,guardo il suo profilo.
Una foto dove sorride,con i suoi occhi lucidi,ricoperti dagli occhiali rossi.
Sorride davanti alla torta del suo diciottesimo.
Il suo ''online'',si trasforma in un "sta scrivendo...",subito esco dall'applicazione e mi alzo per andare in bagno.
Mi faccio una lunga doccia fredda,e poi ritorno in camera.
Cerco di non pensare al messaggio che stava scrivendo.
Mi asciugo e indosso il pigiama,lego i capelli per poi straiarmi sul letto.
Prendo un respiro profondo e entro su whatsapp.
Apro i suoi messaggi e inizio a leggere.
''Scusami per l'ora,ma devi sapere un paio di cose che non riuscirei mai a dirti in faccia"
Deglutisco,ho la sensazione che quello che sto per dire non mi piacerà affatto.
Scorro il messaggio e ne leggo un altro molto breve.
"Si tratta di Roberta".
Immaginavo si parlasse di lei.
"Io e lei siamo stati insieme,nessuno amava l'altro, avevamo solo attrazione fisica.Ci scambiavamo qualche bacio,
siamo andati a letto insieme tante di quelle volte,nessuno amava l'altro,eravamo amici di letto in poche parole".
Finisco di leggere quel messaggio e mi sento davvero male.
Le lacrime minacciano di scendere ed è come se avessi delle fitte allo stomaco.
"Non ho mai provato niente per lei,ma quando mi provocava non ragionavo più".
Un altro messaggio,sembrano non finire più.
"Ecco di chi erano quelle urla in bagno.Sapevi che c'era Roberta lì dentro,non sapevi chi c'era con lei.Ero io.C'ero io con lei,ogni volta che lei ti prendeva in giro,ero con lei,sempre".
Smetto di leggere e butto il telefono a terra.
Mi chiudo a chiave in camera e mi butto sul letto,mi copro fin sopra la testa e piango.
Finché non mi addormento.

《Il giorno dopo》
Mi sveglio con un mal di testa atroce,ieri ho pianto così tanto che non sapevo neanche perché lo facevo.
Mi alzo dal letto e mi chiudo in bagno.
Mi guardo allo specchio e rivedo la stessa di sempre.
Mi lavo la faccia cercando di far sparire gli occhi rossi.
Mi cambio e scendo di sotto.
Prendo lo zaino ed esco,arrivo a scuola e subito le mie amiche mi vengono incontro.
S-buongiorno tesoro-mi saluta con un bacio sulla guancia.
Io-giorno-rispondo con un filo di voce.
S-ehi tutto bene?
Io-sisi benissimo.
V-avanti racconta.
Io-leggete questi,capirete da sole-do il cellulare a Sabrina e mi siedo sul muretto con la testa bassa,dondolando le gambe su e giù.
F-io lo ammazzo-urla,alzo lo sguardo e vedo Francesca correre verso Piero che è appena arrivato.
F-sei uno stronzo,un pezzo di merda-lo aggredisce alzando la voce.
F-prova ad avvicinarti ancora ad Alessia e ti uccido-si gira e torna da noi.
Piero porta lo sguardo su di me,mi alzo dal muretto ed entro in classe.

Un inizio senza fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora