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Io-la tua ragazza?-balbetto vedendo che si sta avvicinando.
P-quella ragazza che hai visto al bar?-annuisco sospirando.
P-quella ragazza è una delle tante.
Io-una delle tante certo-mi allontano.
P-tu non lo sei.
Io-si certo-mi alzo e mi siedo sulla sabbia in riva al mare.
Sento il suo fiato sul mio collo.
P-non sei una delle tante come cazzo devo dirtelo?-dice con la voce rotta come se stesse per piangere.
Giro lo sguardo verso di lui e vedo i suoi occhi farsi sempre più lucidi.
P-hai ragione a non fidarti perché per quattro anni non ho fatto altro che farti del male,ma è da un bel po che sono cambiato-rimango in silenzio ascoltando le sue parole.
P-sono cambiato, forse i tuoi occhi pieni di lacrime,pieni di odio,pieni di male,non lo so,mi hanno fatto riflettere.
Io-riflettere ma hai continuato a farmi del male.
P-vedevo te ovunque,nei miei sogni ovunque,non dico cazzate,credimi per una volta-si morde il labbro e lo fisso.
P-non so che cosa mi prendeva,non voglio essere ripetitivo,ma ho sbagliato.Ero abituato a giocare con le ragazze,a usarle e poi lasciarle con una scusa.Vedevo i miei amici fare cosi e io volevo imitarli.
Io-perché giustamente noi ragazze siamo un gioco,siamo usa e getta.
Piero abbassa lo sguardo ancora una volta.
Io mi alzo e cammino allontanandomi da lui.
Mantengo i piedi nell'acqua e li guardo pensando alle sue parole.
Una mano si posa sul mio fianco,mi giro e il suo viso è a pochi centimetri dal mio.
Sta succedendo la stessa cosa della sera dell'appuntamento.
Mi allontano e lo guardo.
Si passa una mano tra i capelli e noto che sta piangendo.
Io-Piero-gira la testa dall'altra parte.
Io-guardami-prendo il viso tra le mani.
Lui mi guarda e poso i pollici sulle sue guance.
Gli asciugo le lacrime e lo bacio.
Lui ricambia non se l'avrebbe mai aspettato da me,ma avevo bisogno della sue labbra.
Poggia le sue mani sui miei fianchi e le mie tra i suoi capelli.
Piero si stacca dalle mie labbra e mi guarda.
P-ti amo,come non ho mai amato nessun'altra,tu sei...-lo zittisco baciandolo.
Io-anche io ti amo-sussurro e le sue labbra continuano ad assaggiare le mie.
Ci stacchiamo quando il fiato ci manca.
Mi sorride.
P-davvero sei innamorata di me?
Io-beh...si...avresti dovuto capirlo.
P-aspettavo che me lo dicessi, perché io,non ci credevo, immaginavo che provavi qualcosa per me altrimenti Gianluca mi faceva cenare con un'altra ragazza.
Io-già è vero.
P-poi quando ti ho visto ho capito che anche tu ricambi i miei stessi sentimenti e non so come hai fatto ad innamorarti di me.
Io-ti ho immaginato con un altro carattere,con un altro modo di farti notare,poi il tuo aspetto fisico,il tuo sorriso,così mi sono innamorata di te-sorride.
Le nostre labbra si sfiorano e danno vita a un nuovo bacio.

Un inizio senza fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora