48

385 36 5
                                        

Scruto Ignazio che mi fissa senza dire niente.
Avvicino le mie mani ai bottoni della sua camicia e inizio a giocarci.
Io-scusami non dovevo dirtelo- abbasso lo sguardo.
Io-non voglio farti sentire in colpa-continuo,mentre mette due dita sotto al mio mento e mi alza il viso.
I-non preoccuparti.Anzi mi dispiace che la tua prima volta sia stata così brutta-scuoto la testa.
Io-prima o poi doveva accadere, magari non con te,ma è successo. Non possiamo più farci niente-
I-Ale-prende le mie mani togliendole dal suo petto.
Aspetta che i nostri occhi si aggancino e poi continua
I-mi dispiace tanto.
Io-è tutto passato non ti preoccupare-annuisce poi convinto.
Ci sorridiamo e poi mi fiondo su di lui per abbracciarci.
I-adesso devo parlare con Piero- dice staccandosi da me.
Io-anche io devo parlarci anche perché abbiamo solo discusso-mi alzo e mi dirigo all'uscita.
Io-sarà meglio che vada- annuisce,mi apre la porta e poi con un cenno della mano mi saluta.
Cammino,velocemente e in circa dieci minuti arrivo da Piero.
Un po' titubante suono al campanello e lui mi viene ad aprire.
Non dico niente, non riesco.
Mi incanto solo a guardarlo.
P- hai intenzione di rimanere li sulla porta a guardarmi?-mi risveglio dallo stato di trans ed entro in casa.
Lo seguo in salotto e lo guardo mentre si accomoda sul divano.
Sono a disagio;non faccio altro che guardarmi intorno.
Lo sento sbuffare.
P-guarda che puoi sederti-faccio un leggero cenno con il capo e mi siedo poco più lontano da lui.
Io-io non...- mi schiarisco la voce.
Devo parlare o questa situazione non si risolverà mai.
Io-credo che dovremmo parlare-
P- si,lo credo anche io- dice fissando un punto davanti a se.
Io- senti...io...
P-Ale-dice prendendomi le mani. Ma io lo blocco.
Io-no Piero,lasciami parlare perfavore.Io davvero,mi dispiace.Eravamo ubriachi,non mi rendevo conto di niente.Credimi,non lo avrei mai fatto. So che è tu...
P- Ale,frena.Il problema è che io sceglierei te sempre.Non mi interessa cosa è successo.Se tu dovessi scappare,tra un milione di stelle ti riconoscerei- rimango con gli occhi sgranati e immobile a fissarlo.
Non potevo credere alla sue parole.
Riprende le mie mani e si avvicina.
P-Ale,ti prego credimi.Tu mi piaci.Sono innamorato di te.
No.Non posso.
Io- No,è tutto sbagliato.Non possiamo.
P-Ale,guardami-afferra il mio viso tra le sue mani calde e morbide.
P-Ale,ti prego.So che ci sono stati degli sbagli,tra di noi,so che ho fatto tante cazzate.Ma ora siamo qua,ricominceremo tutto da capo,lasciando tutto alle spalle-mi alzo.
Io-io sono uno schifo,non sono una ragazza degna di attenzioni o di amore.Io starò bene,e tu anche,hai Tamara.Lei merita il tuo amore,non io.Vivrai la tua vita,come farò io.Scusami Piero- con le lacrime amare che ormai iniziano a scendere velocemente sulle mie guance e tra la voce di Piero che chiama il mio nome, esco da quella casa.
È tutto finito ormai.
Nulla è irrecuperabile.
Io ho la mia vita. E lui la sua.
È giusto così.
Imparerò a non amarlo più.
___________________________________
Vorrei ringraziare sabbryginoblesabb per avermi aiutata a scrivere questo capitolo.
Passate dalle sue storie,se non le leggete già.
Sono stupende.
Grazie mille per il supporto♡

Un inizio senza fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora