V-Ale-mi richiama per la miliardesima volta.
Giro lo sguardo verso di lei.
V-tutto bene?-domanda.
Io-benissimo-mi alzo e chiedo il permesso alla prof per uscire.
Chiudo la porta della classe e mi dirigo alle macchinette.
Prendo una cioccolata calda e mi siedo alle scale di fronte alle macchinette.
Mi fermo a pensare e continuo a girare quella bevanda calda.
P-non la girare troppo o perde tutto il sapore-sobbalzo dallo spavento facendo cadere la cioccolata su tutta la maglia.
Io-merda-mi alzo e cerco di pulire la maglia.
Lui si avvicina e mi blocca i polsi.
Io-lasciami.
P-no.
Io-lasciami-ripeto.
P-mi dici cosa ti prende?-chiede.
Io-non ti interessa.
P-si che mi interessa.
Io-non sono fatti tuoi,lasciami perdere-cerco di scappare,ma la sua stretta si fa più forte facendomi male.
P-scusa-mi lascia stare i polsi e io li massaggio per far calmare il dolore.
Io-stronzo-me ne vado,abbotono la felpa e torno in classe.
Mi risiedo al mio posto, ignorando tutti e nascondo la testa tra le mani.
Arriva la ricreazione e scendo in giardino.
Mi avvicino a Sabrina e a Vanessa.
Io-ragazze.
S-ehi Ale-mi sorride.
Io-scusate se vi ho trattato male,ma è una giornata orribile.
Sabrina annuisce per poi stringermi tra le sue braccia.
V-è uno stronzo,lascialo perdere.
Io-il fatto è che mi è sembrato sincero,ha pure pianto-mi siedo sugli scalini.
S-cosa ne puoi sapere tu se è solamente un gioco o una scomessa per portarti a letto?
V-si infatti,secondo me è una scomessa per cadere ai suoi piedi.
Io-il fatto è che ci sono già caduta nella sua trappola,non pensate male,ma io penso che sia sincero.
S-Ale ti capisco,anche Gian cerca di interagire con me,ma io lo evito.
Io-Gian non è come Ignazio e Piero.
V-si infatti non ha mai esagerato con le parole.
S-ha sempre preso in giro Alessia.
Io-io non c'entro,devi vedere come si comporta con te.
S-si lo so però,non lo so.
V-so che hai paura,ma se succede qualcosa noi siamo qui ad aprirti gli occhi.
S-grazie-sorride.
Io-mi hai aiutato tanto e adesso voglio aiutarti io-l'abbraccio.
S-proverò a dargli una possibilità.
V-brava.
Io-poi ci racconti tutto,vai dai.
Sabrina và incontro a Gianluca e io gli guardo.
Piero mi guarda,come se volesse dirmi qualcosa.
Lo ignoro e guardo Sabrina che si allontana con il Ginoble.
Mi alzo da terra e mi pulisco i pantaloni.
Io-andiamo su?-domando a Vane.
V-sisi-saliamo le scale.
I-Vane-ci giriamo entrambe.
Io-vado su io-annuisce e vado in classe dove,prendo i fogli e dopo aver messo gli auricolari,inizio a disegnare qualcosa.
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Un inizio senza fine
Fanfiction《E proprio quando meno te lo aspetti che la tua vita cambia》