22

428 47 11
                                    

S-ma Piero dov'è finito?
Io-non lo so è un'ora che è sparito con la scusa di chiamare sua madre.
S-vedrai che adesso arriva.
Io-speriamo-sospiro.
S-ti va di venire a una festa sulla spiaggia con me Vanessa e Kekka?
Io-va bene vado a cambiarmi.
S-si alle nove ti aspettiamo qui.
Io-a dopo.
Prendo le mie cose e torno a casa.
Tutto strano è questo ragazzo.
Mi faccio una doccia e indosso un vestitino bianco a tubino metto le scarpe,arriccio i capelli e vado in spiaggia.
Incrocio le braccia al petto e aspetto le mie amiche.
Una benda si posa sui miei occhi.
Io-chi è?
P-piccola sono io-mi tranquillizzo sapendo che è lui.
Io-perché mi bendi?
P-ho una sorpresa per te.
Io-una sorpresa?
P-si dammi la mano e seguimi-gli do la mano e lui me la stringe.
Sorrido e inizia a camminare e io lo seguo.
Dopo un po mi lascia la mano.
Io-dove sei?Piero?
P-sono qui piccola-mi sussurra all'orecchio facendomi rabbrividire.
Mi da un bacio sulla guancia e poggia le mani dietro la mia testa per slegare la benda.
P-adesso ti tolgo la benda tu guarda avanti-annuisco.
P-visto che la cena organizzata da quei due è andata male,ho pensato di organizzare un appuntamento,questa volta ho preparato tutto io,da solo senza l'aiuto di nessuno.
Mi abbraccia da dietro,toglie la benda e metto le mani sulle sue e guardo avanti.
Davanti a me si presenta un gazebo con dei teli bianchi messi come tenda.
All'interno,un tavolo apparecchiato per due.
Sorrido e mi giro verso di lui.
P-allora?Ti piace?
Io-tanto-sorride e mi da un bacio.
Io-grazie è stupendo.
P-volevo rimediare-mi prende per mano e mi conduce dentro il gazebo.
Mi sposta la sedia,mi fa sedere e poi l'avvicina al tavolo.
Sorrido e quel gesto.
Io-ti sei vestito come quella cena-noto.
P-ho detto che volevo rimediare-mi fa l'occhiolino.
Io-ehm...si-mi accarezza la guancia e lo guardo.
P-sei bellissima stasera,come sempre.
Io-dai-abbasso lo sguardo imbarazzata,ridacchia e si alza.
Si abbassa alla mia altezza e mi mette un dito sotto il mento,alzandomi il viso.
P-non ti vergognare amore.
Io-fosse facile.
Mi prende le mani e con il pollice mi accarezza il dorso.
P-amore so che ti devi ancora abituare a me,ti do tempo-annuisco e lo abbraccio.
P-tutto il tempo che vuoi piccola mia-mi stringe a se.
È assurdo che mi senta e sicura tra le sue braccia.
È assurdo pensare che quelle stesse braccia mi hanno fatto paura,che quelle stesse braccia,adesso, mi fanno stare bene.
È assurdo pensare che un suo abbraccio è tutto quello di cui ho bisogno,ora.
È assurdo che questo ragazzo mi faccia stare bene.
È assurdo tutto questo.
È assurdo.

Un inizio senza fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora