10. Non me lo aspettavo

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Quando apri gli occhi, la sola luce che filtrava dalla mia finestra, era il bagliore tenue della luce accesa sotto il porticato della casa, affianco alla nostra.
Dopo che Gregor, mi aveva sbattuto la porta del bagno in faccia, ero corsa in camera sua, iniziando a rovistare tra le sue cose e dovevo dire che ciò che avevo visto, non era per niente alla portata di un'essere umano. Adesso mi chiedevo solo come avesse fatto a procurarsi la foto di quella ragazza, mentre era nel camerino di un negozio di intimo...
In fine rassegnata avevo lasciato la sua camera nel caos più totale e mi ero diretta verso la mia stanza per studiare qualcosa.Giusto per fare qualche compito che avevo chiesto in una delle ore, ad una ragazza, che avevo scoperto fare con me il corso della Red.
Avevo studiato qualche pagina di scienze e poi ero crollata sul letto. Come una bambina piccola, mi ero lasciato sprofondare in mezzo al morbido copriletto verde, rannicchiandomi in posizione fetale con le ginocchia quasi in bocca, le braccia che abbracciavano le gambe, con la schiena ricurva e la testa sopra il duro cuscino.
Mi ero immaginata di essere sul prato del cortile della scuola a Manhatta, distesa affianco a Mercedes, la figlia del giardiniere.
Era una delle uniche ragazze che apprezzavo davvero li.
Lei era diversa dalle altre ragazze della scuola... Tutte trucco, studio e vestiti stirati, mentre lei era semplicemente... Mercedes, la ragazza dai capelli corti, tinti di un blu acceso, mossi sulle punte.
Sua madre il giorno che aveva deciso di tingersi i capelli era quasi svenuta dalla sorpresa... Anzi a dirla tutta era davvero svenuta.
La madre di Mercedes era tutta chiesa e casa. Una donna, mai fuori posto, sempre al massimo della sua figura, molto riservata.. Con una figlia che era il contrario di lei, più maschio che femmina.
Mi faceva ridere il fatto che mi mancasse, perché più di una volta avevamo pensato a come sarebbe stato trovarci lontane e non la trovavamo per niente spaventosa come cosa, ma adesso, sdraiata sul letto, da sola a pensare a lei... ero impaurita.
Il sole era scomparso dietro una delle spaventose e monumentali montagne, per lasciare posto alla notte, che trasportava Mercy Falls nelle tenebre.
Io ero ancora nella stessa posizione nella quale mi ero addormentata, solo che ero sotterrata dalla lunga e pesante coperta che qualcuno (probabilmente un fantasma) mi aveva buttato addosso.
A meno che Gregor...
Mi venne da ridere pensando a Gregor che commetteva atti di pura  gentilezza verso di me.
C'era più probabilità che la casa fosse infestata da fantasmi e che la coperta me la avesse messa uno di loro.
Mi tirai a sedere, portandomi le mani alla testa per spostarmi delle ciocche dagli occhi.
Incrociai le gambe come un'indiana sul letto per avere il tempo di svegliarmi e nel frattempo di rifarmi la treccia che avevo fatto poco prima di addormentarmi, per essere più comoda e per non ritrovarmi tutti i capelli in bocca.
Finita, mi stiracchiai come una gattina, scesi dal letto, dopo aver afferrato il telefono e notai di sfuggita poco prima di sbadigliare come un'orso, che c'erano alcuni messaggi.
'Chi mi aveva scritto mentre dormivo?'
Lo afferrai e controllai con un misto di curiosità.
Era la mamma.
La curiosità scomparve.
-ciao, volevo dirti che io e David mangeremo fuori qualcosa veloce con dei nostri colleghi, vicino all'ospedale. Ti avviso ora perché mi hanno avvisato all'ultimo momento e dato che David gli aveva già detto di sì ,non volevo fare la guastafeste (come dici sempre che sono) gli ho detto che andava bene anche per me...-
Mi aspettava una bella serata a tu per tu con Gregor ...una bella cenetta intima... Mmm che brutto spettacolo.
-....ho già avvertito Gregor, che andrà comprare qualcosa di buono che cucinerá lui stesso...-
Certo, ed io sono Isaac Newton.
Gregor che cucina... Mi veniva proprio da ridere.
Era ormai quasi un mese che vivevo con loro in questa casa ed ero sicura di non averlo mai visto prepararsi una tazza di latte caldo, da solo, figuriamoci un petto di pollo e patate.
-... verrà più tardi la baby-sitter per Violet, ma credo che la piccina non vi dará problemi fino ad allora-
Ed era proprio vero.
La mia sorellina non si sentiva quasi mai, apparte quando tornata dall'asilo e mi voleva mostrare i bellissimi e colorati disegni che faceva.
Era carinissima. Con quei capelli di un colorito rossiccio che somigliava lontanamente ai miei, con in dotazione la mia stessa carnagione chiara.
Mia madre diceva sempre di vederci molto di mestessa in lei, anche se gli occhietti erano quelli di David.
Era troppo dolce.
Un mix perfetto.
La sera quando aveva sonno, e noi guardavamo la tv in sala, di proposito mi si sedeva sulle gambe ed una volta addormentato ero obbligata, per non svegliarla a portarla su io.
Un rituale, ormai che si ripeteva tutte le sere.
Così quando la mettevo a nanna, si svegliava, e abitualmente mi chiedeva di straiarmi con lei nel letto, che a dir il vero, era un po più piccolo del mio letto a due piazze.

-...ora ti diró le solite cose da mamma:
Chiudete bene la porta, non aprite agli sconosciuti, non fuoco alla casa, non mettete la musica, ma soprattutto impedisci a Gregor di dare una feste. Oltre a questo potete fare tutto.
Baci mamma-

inizia a digitare una risposta rapida con le dita:

-ok mamma ci vediamo domani mattina. Quando tornate a casa non fate rumore perché sono davvero molto stanca e se mi svegli non mi addormenterò più-

clicca invio e lanciai il telefono sul letto mentre ero intenta a rifarlo. Dopo aver finito di sistemare meglio la piega del cuscino afferrai una delle ante dell'armadio e una volta aperta, cercai una felpa da mettere sopra alla maglietta larga
Infilai letteralmente la testa dentro i vestiti prima di udire un suono strozzato, provenire dal telefono.

-okey. Va bene. Allora buona notte-
-Ciao mamma, buona cena e divertiti-

Perfetto quindi dopo aver cucinato per me e Gregor mi sarei ridotta a pulire tutta la cucina, come Cenerentola, per poi andare nella stanza di Violet a giocare un po con lei, dato che kra ero quasi sicura che stesse guardando la tv, o un cD di Peppa Pig.
Sicuro Gregor avrebbe monopolizzato tutta la sala e si sarebbe collegato online con la Play.
'Che bella serata!!! '
Oltre al messaggino della mamma, c'era anche quello di un numero sconosciuto, ma lo lascia stare ed infilai il telefono nel cassetto.
Lo so, lo so, non è una cosa molto furba da fare... ma se il tuo fratellastro non sa fare altro che immischiarsi in faccende che riguardano te e il tuo telefono, fai bene a nasconderlo.
E poi semmai la mamma avrebbe anche potuto chiamare sul telefono di casa, se mai ci fossero stati dei problemi.
Sistemai la maglietta e strisciai con le ciabatte ai piedi fino al bagno

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