12. Innocenti Bugie

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Dopo che Aiden e Gregor si furono buttati sul divano con i loro IPhone6, iniziai a trafugare la dispensa alla ricerca di cibo.
Dato che nessuno si era premurato di farmi la pappa.
Avevo già fatto da mangiare a Violet, la quale era scesa per mangiare e poi era tornata in camera sua, perché a quanto pare il cane di Barbie stava male e lei doveva assolutamente curarlo.
Trovata un po di pasta, mi posizionai davanti ai fornelli, pronta a buttarmi sul divano dopo essermi sfamata.
Afferrai un piatto e dopo aver aspettato più di sette minuti, scolai la pasta, ormai ben cotta. Una volta buttata nel piatto afferrai l'olio e la condii.
Mia madre diceva sempre che quando aveva abitato in Italia, non faceva altro che mangiarla, tanto che era arrivata ad odiarla.
Afferrai uno sgabello e una volta fatto mi sedetti, con la forchetta già in mano e lo stomaco aperto..
"Cazzo stai facendo ?" mi domandò Gregor entrando in cucina, venendo verso di me, o meglio verso il frigo.
Poggió poi le mani sopra quest'ultimo e estrasse due birre.
"Non si vede? Mangio"
"Tu, sta sera mi stai già rompendo troppo"
Rimasi zitta fregandomene, fissando la tv gigante e spenta che si riusciva ad ammirare anche da dove ero messa. Lui mi guardò ancora un'attimo e poi sbuffandomi in faccia, si dileguó per poi scomparire nel buio della sala.
Nel silenzio afferrai il telecomando della grande tv della sala e la accesi. Digitai il canale del telegiornale, inforcai altra pasta e poi mi sentì strappare il telecomando...
Mi spaventai e feci una schivata a destra.
Gregor stringeva in mano il telecomando.
'Ma che diavolo?!?!?! Quando era rientrato in cucina?!'
Scavalcato il divano si lasciò cadere su di esso e cambiò canale.
"Scusami!" gli dissi con la bocca piena.
"Si, ti scuso"disse girando di poco la testa.
"La stavo guardando"
"Sono spiacente, Stargate" disse Aiden "Non sono in grado di controllare questo bambinaccio"
Afferrai il piatto e tutto ciò che avevo usato e lo infilai nella lavastoviglie. Li lasciai stare ed andai di sopra a cambiarmi.
Mi lavai i denti e mi infilai il piagiama con gli orsetti e i cuoricini.
Mi pettinai i capelli e subito dopo mi andai a sedere sul bracciolo del divano il più lontano possibile da Gregor, che stava dal lato opposto con affianco Aiden.
"Cos'è?" gli domandai.
"Non lo so" rispose lui senza guardarmi.
Lo guardi "Allora perché lo stai guardando?"
"Per capire cosa sto guardando! Ma se non stai zitta non riesco a capirlo"
"Ora è colpa mia!"
"Ragazzi!! Pace e amore" disse Aiden ridendo e dando ad entrambi una botta in testa.
Restammo zitti e guardammo un tizio divorare venti panini in meno di due minuti.
'Bel programma'
"Cambia un pó dai" lo incitai.
"Minchia.. sei arrivata da meno di due secondi e mi stai già ansiando"
"Ora sono le sette e mezza e alle otto c'è Innocenti bugie. Nono... Non li nell'altro canale..."
"Stai buona" disse allungando le gambe, per poi passarsi una mano nei capelli.
"Non sarebbe male guardarlo. Cameron Diaz è fantastica" disse Aiden seguendomi.
"Riformulo...State buoni" ribadí Gregor.
"Che noia" dissi prima di alzarmi ed afferrare la coperta che era sul tavolo di vetro in sala.
Mi sedetti affianco al bracciolo e mi coprii.
"Ne vuoi una?" gli domandai
ad Aiden.
"No, grazie"
"Gregor?"
"No. Si muore dal caldo. Perché dovrei volere una coperta, ci saranno 25°" abbaio.
"Veramente ce ne sono a mala pena 18°" lo corressi.
"Beh io ho caldo"
'bastava dire "no grazie" '
Restammo ancora un po in silenzio a guardare quello stupido programma in tv, mentre ormai, Innocenti bugie volgeva al termine.
Quando sentii il conduttore presentare, il concorrente successivo e mi accorsi di una cosa.
"Ah, io comunque sono Stargate"
"Lo avevo capito" disse Aiden guardandomi con quei bellissimi occhi.
Chissà perché mamma mi aveva lasciata sola in casa con Gregor.
A quanto pare si fidavano di lui, e a quanto pare non poco.
Sospirai e mi alzai con la coperta sulle spalle.
"E ora dove credi di andare?"
"A letto"
Mi voltai poi verso Aiden.
"Buonanotte"
"Buonanotte a te, Stellina"
Così dopo essere diventata rossa, mi incamminai verso la mia stanza.
Il gelo nelle scale era atterrante e penetrante, anche se avevo la coperta rosa di lana sulle spalle. Riuscivo a sentire il freddo che tentava di entrare in me, come una persona che bussava insistentemente alla porta.
Il pino di sopra mi faceva paura quando non era illuminato e c'era una ragione più che valida. Odiavo le notti, perché quando ti svegli nel bel mezzo dei sogni urlando e gridando il nome di tua madre, per tutte le notti sino ai tuoi diciasette anni...
Le sere, diventato momenti di urla e di riflessione. E poi il corridoio mi ricordava il corridoio scuro e lunghissimo dell'ala Nord della scuola di Manhattan.
Prima di salire accesi con poco garbo la luce, e una volta fatto mi tranquillizzai e continuai fino alla mia camera.
Passai davanti alla porta di Violet.
Volevo vedere se stesse bene, dato che non l'avevo sentita fino ad ora.
Posai la mano sopra la maniglia e la girai piano per non svegliarla nel caso si fosse addormentata... Arii la porta di una scaglia e sporsi la testa all'interno della stanza, facendo ondeggiare i capelli verso la mia spalla.
Violet stava seduta dritta nel suo letto,sotto le coperte, con indosso il pigiamino verde brillante e con i capelli aranciati raccolti in una treccia al momento più che disfatta, che mamma era solita farle prima di andare a letto. Aveva acceso la lampada sul comodino e stringeva tra le mani due bambole tutte vestite e pettinate alla perfezione. Aveva posato sul fondo del suo grande letto la casa delle babole, che normalmente stava nel suo armadio.
Violet si voltò di scatto, nascondendo le bambole dietro la schiena, come se fosse stata beccata mentre faceva qualcosa di illegale o illecito.
"Ciao... Mmm, ti abbiamo mica spaventata?" le dissi sempre coperta dalla porta.
Lei mi guardò e sorrise.
"Ciao" tirò fuori le bambole che aveva nascosco "Un pochino. Ma avevo più paura che fosse Greg"
"Perché?"
Non mi rispose e riprese a giocare con le bambole. Poi mi guardò.
"Entra non stare li ferma"
Eseguì il suo ordine ed entrai, chiudendo la porta dietro di me.
"Greg non vuole che stia da sola in camera quando mamma e papà non ci sono e lui è al piano di sotto"
'questa era la prima cosa giusta che diceva'
Mi avvicinai al letto e mi ci sedetti sopra, allungando le gambe.
"Beh, fa bene. Se ti succedesse qualcosa mentre sei in camera, e noi fossimo al piano di sotto con la tv accesa non riusciremmo a sentirti" dissi accarezzandole i capelli, mentre le disfacevo la treccia.
"Mmm che noia... E poi tutti i miei giochi sono qui"
Iniziai a dividere i capelli in tre parti, intrecciandoli poi tra di loro.
"Capiscilo Violet, vuole fare il bravo fratello, e per ciò ogni tanto deve fare delle cose che sono spiacevoli per te"
Afferrai l'elastico e lo arrotolai attorno alla fine della mia treccia.
"Okey... Però è davvero pigro se non vuole portare la mia casa delle bambole giù per venti scalini" disse lei cambiando il vestito e le scarpette alla bambola bionda.
"Su questo hai ragione"
Il campanello di casa suonò al piano di sotto, rimbombando fino alla camera di mia sorella.
"Vado giù" annunciò Violet, scalciando le coperte con voga per toglierle di mezzo.
"Okey, se bai ancora fame chiedile di chiedile di cucinarti ancora qualcosina e di a Gregor che vado a dormire" le dissi intrecciando le dita nei capelli della bambola.
"Okey" mi rispose lei
"Digli di non disturbarmi, a meno che la casa non vada in fiamme" mi alzai dal letto.
"Okey" disse tornando in dietro dopo essere arrivata fino alla porta della sua camera.
Mi si avvicinó ed io mi chinai su di lei. Mi diede un rapido bacio sulla guancia e scomparve poi oltre la porta correndo.
"Non correre giù dalle scale, Violet!" sentii gridare a Gregor.
Uscii dalla stanza senza fiatare ed entrai nella mia, accendendo la luce.
Appena superato la soglia sentii qualcosa far rumore nel cassetto.
Lo aprii e vidi il mio telefono che si illuminava.
Lo afferrai.
_5 messaggi nuovi_ ,era il messaggio che brillava sulla schermata principale.
Fissai il numero.
Era sconosciuto.

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