33.Un bel maschietto

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"Kimberly!"
"Kimberly! Ottima schiacciata!"
'Si Kimberly ottima schiacciata, magari la prossima volta cerca di non beccarmi in pieno sulle tette, va bene? Grazie molte Kimberly'
Mi rialzai da terra con un po di difficoltà, ma per fortuna c'era Rox ad aiutarmi. Era lì, davanti a me, che mi guardava con aria seria ed una mano tesa davanti a se.
L'afferrai e lei con uno strattone forte mi tiró su, tanto forte che per poco non mi caddero i pantaloni sudici che avevano spacciato per tuta ufficiale delle ore di ginnastica.
Questa mattina a scuola avevo imparato due cose, forse le più importanti che potessi mai apprendere in questi anni di scuola.
Primo cosa: la ragazza bionda, senza ossa del bacino, quella che era scesa dall'auto del ragozzo corvo, che poi in realtà avevo scoperto si chiamasse Nathaniel, era Kimberly.
Punto due (forse il più importante): era la sua ragazza indiscussa.
La fissavo mentre abbracciava le compagne per il punto che aveva appena segnato, il quale aveva portato la squadra in vantaggio nella partita di pallavolo che stavamo giocando in questa bella giornata di scuola... Ma a me non importava molto perché non riuscivo a fare a meno di pensare e di domandarmi se la divisa che indossava fosse uguale alla mia e quella delle altre.
La maglietta bianca, logora e ormai più simile al colore delle nuvole prima di una tempesta sembrava uno straccio, mentre addosso a lei, che aveva i seni più prosperosi e tondi, la pancia, piatta leggermente scoperta sembrava semplicemente fatta a posta. I pantaloncini che a dirla tutta erano semplici pantaloncini maschili e sportivi che arrivavano un po più sopra delle ginocchia le conferivano un non so che, di sexy, come capitava quando una ragazza indossava che ne so... Un berretto sportivo maschile o una maglietta più grossa, magari del priprio uomo, uno di quei indumenti che fanno dire ai ragazzi "Quanto é sexy quella ragazza, quella la, quella con quei pantaloncini da maschio addosso. Quanto vorrei levarglieli" mentre addosso a me... non faceva esattamente dire ai ragazzi una frase così, ma più che altro una più simile a questa "Rgazzi guardate quello strano bambino è ridicolo con quei pantaloni così grossi, quello là, con i capelli rossi, le lentigini su tutto il corpo, gli occhiali e con ... E con le tette?!"
"Tutto bene?" mi domandò Rox passandomi una mano davanti alla faccia.
Scossi la testa facendo dondolare i capelli legati in una coda bassa.
"Forza tu, in posizione!" mi urlò il professore senza nemmeno chiedermi se stessi bene.
Mi rimisi in posizione e dalla parte opposta Kimbery aveva lo sguardo puntato verso di me mentre con la mano continuava a tirare colpi alla palla, facendola rimbalzare con forza al suolo.
Mi accucciai pronta a ricevere la sua palla potente e forte. Quella maledetta non poteva avere un qualche, qualsiasi difetto.... Magari una pessima battuta.
Per quanto cercassi di prendere quelle maledette battute, la verità era sempre la stessa, quelle palle erano imprendibili e purtroppo il mio braccio rosso vivo ne era la prova...
Il professore fischió e io mi beccai una pallonata dritta sul braccio già dolorante, la palla fece una traiettoria storta ed ero più che convinta che sarebbe uscita, con le volte precedenti, se non fosse stato per Rox, che con una scivolata riuscì a prenderla prima che toccasse terra.
Continuai a ricevere le palle infuocate di Kimbery fino a che una della sua squadra sbaglió il passaggio prendendo la palla troppo alta.
"Punto dei rossi" urlò il professore fischiando nuovamente quando la palla troppo forte toccò il soffitto.
Pallavolo era uno strazio.
"Quanto odio questo sport" sussurrai a Rox mentre cambiavamo posizione.
Non c'era ninete di meglio per iniziare la giornata di una bella sudata se poi si teneva conto che era la prima ora della giornata.
"In battuta Ross" disse il professore.
Mi posizionai sotto rete, con Rox alla mia destra. Oltre la rete invece si posizionó Kimbery e come se averla davanti a me che mi guardava come se fossi chissa cosa, non bastasse mi disse con finta gentilezza:
"Spero di non averti fatto male prima. A volte posso schiacciare davvero molto forte"
"Mmm tranquilla, non lo hai fatto mica apposta" dissi
"Mmmm forse"
Feci finta di non aver sentito perché preferivo così, odiavo le discussioni.
Ross batte e la palla entrò rapidamente in gioco, la squadra di Kimberly fece tre palleggi e lei, al terzo passaggio schiaccio verso la nostra metà ri campo. Prontamente Rox la prese di bagher alzandola perfettamente per una schiacciata, due ragazze dal fondo del nostro campo scattarono per prenderla ma Ross che era il capitano della squadra urlò "Star é tua", le ragazze si stopparono e in quella frazzione di secondi nella mente mia mente, pensai soltanto a riassumere tutte le cose che dovevo fare per schiacciare decentemente:
Prendi la rincorsa
Salta in alto
Una mano prende mira verlo la palla
L'altra, una volta che sei arrivata all'altezza massima si abbatte sulla palla con tutta la forza in corpo e schiaccia!
Il punto è che se non sei brava a schiacciare avresti proprio dovuto evitare di farlo, non tanto per sbaglia e non fare il punto, quanto al fatto che ci sia sempre una piccola possibilità di beccare l'avversaria.
'Non avrei dovuto battere'
La palla piombo proprio in faccia alla ragazza più vicina alla rete:
Kimberly
Non si era accorta che la palla puntasse verso di lei o meglio verso il suo naso.
Quando atterrai dal salto trovai i suoi due occhi di fuoco che mi fissavano.
"Ma sei totalmente impazzita!?" urlò lei dalla parte opposta della rete, mentre si teneva il naso tra me lani.
Scostó la peima per vedere se avesse avuto qualche goccia di sangue, ma grazie a Dio niente.
"Scusami"
"Sei una cretina!" sbraitó.
Kimberly faceva paura quando ti guardava sera, figuriamoci adesso, mentre era incazzata nera e spostava la rete per entrare nella mia metà campo.
"Ti ho chiesto scusa. Non so schiacciare bene ed è per questo che la palla ti ha colpita" mi difesi ma inutilmente perché la sua faccia non voleva smettere di pulsare e perdere quel colore rossastro, mi ricordava molto la Regina di cuori di Alice nel paese delle meraviglie.
"Se non sai schiacciare, non farlo!" si toccò il naso "Deficente! Sei solo una povera deficente!"
Rox mi si paró davanti vedendo che Kimberly non aveva intenzione di fermarsi, ma che anzi avanzava anche se ad entrambi i lati aveva due ragazze che la tenevano a braccetto.
Niente lei sembrava non essersene accorta e le trascinava con se, come borse della spesa.
"Non l'ho fatto apposta!" le urlai cercando di superare la spalla di Rox, che mi impediva di vederla.
"Almeno io lo dico onestamente" mi sfuggi dalle labbra
"Cosa!" disse lei spingendo Rox, che allora esclamò:
"Kim smettila! Hai rotto il cazzo non l'ha fatta di proposito"
Intravidi sopra le spalle di Rox la faccia sempre paonazza di Kimberly e mi feci subito piccola dietro la mia amica, poggiandole una mano sulla schiena.
Scottava.
La discussione era andata avanti ma io avevo perso dei passaggi.
"Smettila di dire stronzate, si vedeva che avevi anche preso la mira"
"Non dire bugie! Io..."
Il fischio del fischietto interruppe Kimberly, che tutte fu costretta a tapparsi le orecchie per la potenza del suono.
"Ragazze basta così! Ora che avete finito di fare le galline, andate tutte negli spogliatoi!" ci urlò il professore dalla parte opposta della palestra.
I ragazzi che di solito giocavano a calcetto erano tutti fermi e ci fissavano ridendo.
E nella mischia c'era ovviamente anche Nathaniel.
Mentre camminavamo verso lo spogliatoio Rox mi si avvicinò e mi disse "Questa è Kimberly, una stronza di prima categoria. Tu come stai..." non distolsi mai lo sguardo dal Ragazzo Corvo "oi, Stargate, tutto bene?" mi voltai verso di lei
"Si certo, tutto a posto"
Le feci un sorriso tirato, lei entrò nel corridoio che portava allo spogliatoio e io lanciai, per sbaglio uno sguardo agli spalti...
fu allora che vidi il ragazzo biondo.

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