11.È una ragazza vero?

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Dal piano di sotto provenivano delle voci e le luci erano tutte accese, tanto che riuscivano ad illuminare anche una buona parte del piano di sopra.
"Che bella che sei" disse Gregor
Riuscivo a distingue vagamente la sua voce al di sopra della tv, ma non ero in grado di identificare la seconda.
Probabilmente mentre dormivo era arrivata la baby-sitter e Gregor ci stava provando con lei... O almeno speravo fosse una lei...
Lasciai stare Gregor e mi concentrai a tastare la parete, con le mie piccole mani ghiacciate che a contatto con il muro sembravano quasi calde, alla ricerca dell'interruttore della luce del bagno.
Quando finalmente toccai una superficie liscia, fredda e plasticosa non esitai a schiacciarla nel mezzo, ma in seguito me ne pensti.
Fui accecata dalla luce fredda del bagno e cacciai fuori un grugnito di sofferenza.
Entrai lasciando la porta aperta, tanto non dovevo fare pipì, perché se fosse stato così l'avrei chiusa a chiave.
Non ci tenevo ad essere vista un'altra volta da Gregor, mentre stavo sul water a fare pipì.
Situazione imbarazzante.
Tanto per me quanto per lui, che per poco non tirava un'urlo di spavento, nel trovarmi nel bagno.
Per i tre giorni a seguire, non aveva fatto altro che bussare a tutte le porte per evitare di beccarmi senza qualcosa e per avvisarmi, nel caso, del suo arrivo.
Tanto valeva appendersi al collo un campanaccio delle mucche, no?
Aprì il rubinetto dell'acqua ed aspettai che diventasse abbastanza fredda. Unii le mani a coppa e le misi sotto il getto fresco e irrefrenabile dell'acqua.
Riempita la mano mi chinai in avanti e me la buttai sul viso. Era così piacevole che lo feci altre sei o sette volte. Quando ebbi finito mi alzai con gli occhi chiusi, dai quali gocciolavano goccioline d'acqua, che partendo dalle sopracciglia, scivolavano sulla palpebre chiuse fino a pendere dalle mie lunghe ciglia come pipistrelli.
Afferrai l'ascigamano rosa, con la mano destra e me lo portai alla faccia. Una volta asciugato, mi sistemai le ciocche di capelli umidi che si erano bagnati dietro le orecchie.
Avevo la faccia stanca, gli occhi gonfi e rossi e sul lato della faccia, sopra la tempia il segno del cuscino stropicciato.
"Tu chi sei?"
Mi voltai di scatto.
Quello che successe poi successe tutto molto velocemente.
Prima sentendo quella voce estranea mi prese il panico e mi si annebbió il cervello, poi urlai a tutti polmoni mentre indietreggiavo con gli occhi leggermente chiusi a causa dell'acqua che mi impediva di aprirli.
"GREG..!" urlai e nello stesso momento slittai sul tappetino grigio e rettangolare che c'era sul pavimento.
Stavo cadendo e per cercare di impedirlo alzai la gamba per recuperare l'equilibrio, agitando le braccia come un piccione monco che tenta per l'ennesima volta il volo.
Ma sarebbe stato inevitabile sbattere la testa contro la vasca e magari morire li... E sarebbe stato così, se lo sconosciuto non mi avesse afferrata per un braccio e non mi avesse messa dritta.
Estraniata dal mio peso, però non resistetti sotto il mio stesso peso e crollai a terra, come un sacco di patate.
"Hai uno svenimento?"
Mi strizzai rapidamente gli occhi con le mani per poi alzare tutto il viso verso l'alto, verso la voce.
Davanti a me c'era un ragazzo molto altro con le spalle larghe, una massa di capelli leggermente corti sul lato ma con un lungo ciuffo, color corteccia, occhi di un verde muschio molto scuro, ma altrettanto, penetrante che ricordavano il muschio sui muri, zigomi alti e pronunciati, labbra rosee e carnose.
Deglutii rumorosamente.
"Tu chi sei?"
"Eh non è giusto te l'ho chiesto prima io" disse lui facendo il broncio.
"Beh, questa è casa mia quindi decido io" dissi mettendomi a sedere meglio sul freddo pavimento.
"Oh mi scusi. Signorinella" disse lui indicandomi "Sono Aiden. Un'amico di tuo fratello"
"Okey" dissi annuendo "... Questo spiega perché sei in casa mia, ma non perché hai cercato di uccidermi?" dissi aggiustandomi la maglia.
"Non ho provato ad ucciderti" disse lui divertito, mostrandomi i suoi denti bianchi.
"E invece mi sembra proprio di si, Aiden"
Lui mi guardò dritto negli occhi e disse divertito "Se devo dirla tutta penso di averti addirittura salvata"
"Mmm. Si, salvata. Salvata da un maniaco che si è infilato nel mio bagno di soppiatto mentre io ero china sul lavandino a lavarmi la faccia" dissi tenedo una mano sotto il mento, con fare pensoso.
"Detta così non suona molto bene e di sicuro non giocherebbe molto a mio favore nel caso decidessi di chiamare la polizia" disse divertito porgendomi una mano, mentre mi guardava cercare un'appiglio per alzarmi.
"Tu dici, maniaco di stupri seriali?" dissi afferrando la sua mano bianca come il latte e quasi più chiara della mia.
Lo guardai divertita.
"Possiamo scoprirlo subito. Li vado a chiamare" dissi colpendo la sua spalla con la mia, mentre gli sfrecciavo affianco diretta in cucina.
Schizzai giù per le scale, saltando due gradini alla volta senza mai voltarmi, anche se la presenza di Aiden dietro di me era più che certa.
Svoltai a sinistra infilandomi in cucina, ma subito mi pentii di non aver girato a destra.
Gregor stava seduto su una delle alte sedie di metallo della penisola di marmo e stava attaccato alla tv, che dava un programma a dir poco porno. Sullo schermo del televisore c'erano due ragazze che saltavano su un tappeto elastico con addosso solo un tanga,(probabilmente fatti di filo interdentale) ed un top bianco bagnato dalla pioggia finta, che stavano facendo cadere dei tecnici, in quello studio di registrazione.
Gregor sembrava sull'orlo di una crisi.
Si stava tenedo una mano sulla patta dei jeans e l'altra sullo schienale della sedia, probabilmente per non cadere a terra.
'Che scena da vomito!!!'
Mi voltai per fare dietrofront, ma Aiden, mi arrivò proprio in quel momento addosso, facendo sbattere il suo petto contro il mio. Tentai di perdere l'equilibrio ma fu lui ad afferrarmi, di nuovo.
Ci guardammo negli occhi e sentii la tv spegnersi e Gregor alzarsi di scatto.
"Stargate non ti ho sentita arrivare... Dormito?"disse cercando di cambiare argomento.
Sembrava nervosino.
"Che c'è?" domandò Aiden mollandomi.
"Ah niente" gli stavo per ridere in faccia, ma riuscii in tempo a portarmi una mano sulla bocca.
"Che è successo? Che mi sono perso?" chiese insistentemente.
"Niente. Niente. Solo Gregor che sbavava dietro a delle tizie nude in tv" dissi impazzendo dal ridere.
"Ma cosa dici!!" tuonò allora lui rosso in viso.
Aiden si mise anche lui a ridere, ma sembrava imbarazzato, mentre si spostava il capelli sul lato con una mano. Il suo viso fin da subito mi era parso come allibito per poi perdere tutta il suo stupore.
Mi voltai e poggiai la schiena sulla penisola di marmo freddo, rivolgendomi poi ad Aiden.
"Tu che sei il baby-sitter dovresti, impedire ai bambini di guardare programmi non adatti a loro" lo presi in giro mentre poggiavo le mani sui lati del mio corpo e saltavo sulla penisola.
"Ma stai zitta mocciosa" disse allora Gregor afferrando il telefono superando poi l'amico per andare in sala, lontano da me.
"Mi spiace ammetterlo, ma non solo il baby-sitter di Violet. Punto primo perché sono un ragazzo e punto secondo perché non li sopporto proprio i bambini"
"Ahahah stai dicendo che i ragazzi non posso fare i baby-sitter?" gli domandai.
"No certo che no. Ma dico solo che noi ragazzi abbiamo poca pazienza e se un bambino provasse a rompermi  sarei anche in grado di strappagli le gambe cicciottelle per poi mangiarmele a colazione"
Lo guardai e mi accorsi che era più che serio.
"O mio Dio. Dov'è Violet?"
"Haha. La povera Violet è troppo magra per me. A me piacciono quelli grassi e anche se ingrassasse, non le farei mai del male"
Gli sorrisi.
"È troppo dolce" aggiunse
"strano che tu non faccia il
baby-sitter" dissi dondolandomi avanti e indietro, come appunto una bambina.
"Haha. Ho la faccia di uno che è in grado di sopportare i bambini?" disse avvicinandosi a me di un passo.
"Beh a mia discolpa, dico che se stai tutto il tempo in compagnia del mio fratellastro,  allora potresti sopportare un qualsiasi bambino vizziato "
Lui sorrise un po imbarazzato, senza mostrarmi i suoi denti perfettamente bianchi.
"GUARDATE CHE VI STO SENTENDO!!!"
Guardai Aiden.
"ERA PROPRIO QUESTO L'OBBIETTIVO!!!"

Spazio Autrice:
Quello nella foto è Aiden💙

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