Una passeggiata sulla scogliera di prima mattina era qualcosa che ti rimetteva al mondo.
Presi il cane, mi misi le scarpe da ginnastica e andai.
La strada non era delle più comode e dovetti fare qualche piccolo salto mortale per arrivare in cima.
Ma vuoi mettere la soddisfazione!
Stella (il cane) allappava per la sete con la lingua di fuori per la gran fatica, e anche io non stavo messa meglio.
Mi sedei su di una roccia e guardai lontano, mentre Stella correva dietro ad una lucertola.
Il rumore dentro la mia testa si fermò di botto.
Restò solo il fragore del mare e l'infrangersi delle onde sulla scogliera,
Ed era così forte che gli schizzi d'acqua arrivavano su di me imperlandomi il viso.
Stella si era seduta accanto a me, poggiandomi la testa sul piede e ronfando beata.
La guardai come si guarda un bimbo che dorme nella culla e le feci una carezza.
Lei guaì un poco, mosse la zampetta e si rimise a dormire.
Risi.
D'improvviso mi alzai in piedi ( e questo a Stella non piacque visto che la sua testa sobbalzò), mi misi sul ciglio della scogliera e aprì le braccia, quasi a voler dispiegare le ali e tentare di spiccare il volo.
Quasi a voler dimostrare al mondo che anche io esistevo ed ero viva.
Il vento era forte quella mattina e mi tirava indietro i capelli.
Chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dal fragore dell'oceano così impetuoso da coprire i miei pensieri.
Vorrei solo volare al di sopra di essi a volte.
Vorrei solo che il fragore dell'oceano coprisse tutto.
E si sente anche da qui...
STAI LEGGENDO
Racconti di Mezzanotte
Ficción GeneralUna raccolta di racconti in divenire legati dal filo conduttore della malinconia.