Prima di cantare, si sa, bisogna scaldare le corde vocali: per questo mi misi al bancone del bar dove , a breve, avremmo dovuto esibirci e mi sgolai mezza bottiglia di whisky.Jake. il chitarrista, sapeva che doveva lasciarmi stare prima di una serata. Soprattutto prima di questa. Eleanor mi aveva lasciato due ore prima, ed io avevo il cuore distrutto. Ottimo per un cantante di blues no? No. Perchè il dolore lacera, non ti da la spinta per continuare.Perchè l'amore lacera. Perchè io ero lacerato. E non volevo più cantare. A quel punto salì sul palco e presi il microfono: "Siete solo una massa di stronzi, venuti qui stasera perché non vi andava di scopare le vostre mogli. Andate a fare in culo!"E mentre Jake cercava di calmare gli animi della gente, suonando Walking Blues di Robert Johnson, io presi di nascosto la pistola e me la puntai alla tempia. Vaffanculo anche a te Eleanor. Click.
STAI LEGGENDO
Racconti di Mezzanotte
Ficción GeneralUna raccolta di racconti in divenire legati dal filo conduttore della malinconia.