Quella musica di pianoforte si sentiva soffusa, tra il pianto dei bambini e le urla degli adulti. Una musica dolce, in quella tragedia, si faceva largo nell'etere.
Io mi guardavo intorno, cercando di non vedere nessuno che conoscessi. Nessuno sguardo amico. Nessun amore.
Nessuno.
Non volevo riconoscere alcuno. Ne sarei morto.
Le sirene delle ambulanze squarciavano l'aria con potenza, ma il pianoforte, con dura dolcezza, era sempre presente.Poi cominciò a spandersi un profumo nell'aria, come di rosa e spezie.
Una cosa stranissima.- Signore si sente bene? -
- Si - risposi, mentre aprivo l'impermeabile, facendo vedere la cintura esplosiva.- Ora sto bene. -
E sincronizzai il click del detonatore, con le note lunghe e dolci del pianoforte nella mia mente.
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Racconti di Mezzanotte
General FictionUna raccolta di racconti in divenire legati dal filo conduttore della malinconia.