Cap. XI

84 9 0
                                    

"Em... non vorrei davvero interrompere questo quadretto che sa tanto di film preapocalittico ma qualcuno potrebbe gentilmente dirmi Io cosa c'entro in tutto questo?" chiesi dato che la situazione si era fatta parecchio inquietante.

"Hannah, avrai le risposte che cerchi a tempo debito" mi rispose Michael con gentilezza, voltandosi verso di me.

Presi un bel respiro, era tutto così snervante!

"Dobbiamo aiutarvi a dominare i vostri elementi, rimarremo sulla terra solo poche settimane. Il destino del mondo graverà sulle vostre spalle, sappiate che è una cosa dalla quale non potrete tornare indietro" disse Gabriel con tono solenne.

I quattro ragazzi si guardarono come a cercare conforto l'uno nello sguardo degli altri, poi Connor annuì con convinzione. Mi sentivo quasi esclusa, non ero come loro.

"Sembra divertente" esclamò infine Jake.

"Non lo sarà affatto, sarete costretti ad affrontare prove difficili e non dovrete mai, ripeto MAI, avvicinarvi troppo al nemico" disse una voce che proveniva dalla porta.

Era Uriel. Con quell'aria da 'so tutto io' si era appoggiato al telaio della porta con le braccia incrociate al petto. Aveva un atteggiamento nervoso e non era molto contento di stare in nostra, forse solo mia, compagnia.

Per essere un arcangelo aveva dei modi di fare piuttosto arroganti.

Jake chinò la testa quasi mortificato per quello che si era lasciato scappare.

"Noi vi saremo vicini ma ben presto sarà tutto nelle vostre mani" completò in fretta Raphael per tentare di addolcire la frase dell'altro arcangelo.

"Scoprirete che il nemico è più vicino di quanto crediate" disse Uriel, poi mi lanciò un'occhiata gelida.

Era rivolta a me la frecciatina? Ero io il nemico?

Giuro che stavo iniziando ad odiarlo con tutta me stessa. Cosa aveva contro di me? Se la prendeva troppo se gli tiravo una testata sul naso e gli rovinavo quel bel visino angelico e demoniaco allo stesso tempo che si ritrovava?

"Adesso che si fa?" chiese Luke prendendosi di coraggio e rivolgendosi al proprio arcangelo.

Raphael sorrise dolcemente poi indicando gli altri arcangeli concluse: "Io e i miei fratelli saremo qui ad aspettarvi. Ogni giorno, dopo la scuola, verrete da noi. Abbiamo tanto lavoro da fare e così poco tempo"

"Ovviamente non potrete fare parola di tutto questo con nessuno!" disse con voce dura Uriel interrompendo la frase di Raphael, che però non sembrò curarsene troppo.

Devo ammetterlo, stava diventando più odioso di quanto credessi. Il suo aspetto faceva a botte col personaggio che in realtà si stava dimostrando. Era così bello e così irritabilmente antipatico.

Solo in quel momento notai che sia Luke che Jake che Lucy avevano la mia stessa collana, quella della quale avevo parlato con mia mamma, era stato il motivo per il quale Connor mi aveva rivolto la parola la prima volta.

Ma certo, ora era chiaro! Possedeva anche lui la mia stessa collana e quando me l'aveva vista al collo aveva pensato bene di chiedermi dove l'avessi comprata, probabilmente l'aveva anche lui da quando era nato.

Incuriosita, presi il mio ciondolo tra le mani.

"Oh, quella è la collana che le vostri madri vi hanno dato prima di morire. Sono collane angeliche, vi proteggeranno fin quando non sarete in grado di dominare i vostri elementi" mi rispose Gabriel vedendo con quale attenzione mi rigiravo tra le mani il ciondolo.

The Accursed- Life After LifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora