"Buon giorno" mi disse Connor entrando nel cortile della scuola.
Quella notte non avevo chiuso occhio. Avevo pensato e ripensato a quello che mi aveva detto Uriel. Ero davvero così pericolosa come mi descriveva o aveva solo ingigantito le cose? Non volevo mettere in pericolo la mia famiglia, se mi avessero detto di allontanarmi per il loro bene probabilmente l'avrei fatto ma avevo bisogno di certezze. Ancora nessuno me ne aveva date e io non potevo basarmi solo sulle antipatie di uno dei quattro arcangeli.
Mi ripromisi di fare un po' di domande a Michael quel pomeriggio, quando ci fossimo visti per 'l'addestramento'.
Sorrisi a Connor che si sedette sulla panchina di fianco a me.
Non mi piaceva la nostra vicinanza, non era cambiato niente tra di noi. Lui era ancora il bello e impossibile della scuola e io avevo ancora una cotta per lui.
Lui appoggiò il braccio sullo schienale della panchina sfiorandomi la schiena, mi allontanai un po' da quel ragazzo e presi a scrutare il panorama.
Di fronte a me c'era la scuola innevata e mi sarebbe bastata una veloce camminata per raggiungerne l'ingresso. Magari avrei trovato Evan e Alex, sarebbe stata un'ottima scusa per allontanarmi da Connor.
"Senti mi dispiace per ieri, non avevo molta scelta. Gli arcangeli sono venuti ad avvisare noi ma tu non hai un arcangelo protettore, così hanno chiesto a me di condurti fino al porto sicuro" mi disse lui piegandosi un po' sulle ginocchia e poggiandoci sopra i gomiti.
"Oh, se parli del sequestro di persona, da principiante, che hai messo in atto ieri, non sono arrabbiata. Almeno... non più" risposi io girandomi per guardarlo negli occhi.
Anche lui mi guardò e per un attimo rimanemmo lì a fissarci, poi lui mi rivolse uno dei suoi soliti sorrisi da playboy e abbassò lo sguardo per poi rivolgerlo alla scuola di fronte a noi.
"Allora qual è il problema Hannah? Una vocina nella mia testa mi dice che da oggi in poi dovremo collaborare parecchio. Vedimi un po' come il tuo angelo custode" disse lui con tono quasi divertito.
Per me la questione degli angeli era seria, il fatto che non avessi nessun reale protettore mi metteva angoscia. Gli angeli caduti avrebbero potuto trovarmi e strapparmi il cuore in qualsiasi momento e nessuno mi avrebbe protetta.
"Dato che non hai un arcangelo protettore né un vero e proprio angelo custode, saremo noi guardiani che rimarremo al tuo fianco per proteggerti" riprese lui.
Poi rimanemmo in silenzio qualche secondo, lasciando passare alcuni ragazzi del college. Avevo quasi dimenticato quanto fosse top secret la questione.
"Se sono così potente come dicono non avrò bisogno della vostra protezione" risposi schietta.
In realtà non lo pensavo davvero, avevo solo paura di ammettere quanto bisogno avessi di aiuto, in tutti i sensi.
Connor rise e poi suonò la campanella della scuola.
"Ci vediamo all'uscita, principessa" mi disse lui alzandosi dalla panchina e dirigendosi verso il college.
Quel soprannome mi fece sobbalzare.
"HANNAH! In caso te ne fossi dimenticato, il mio nome è Hannah!" gli urlai da dietro mentre si mescolava alla folla di ragazzi.
"Dovevamo andare al porto sicuro insieme o sbaglio, principessa?" mi chiese Connor raggiungendomi.
Fece una risatina e capii che lo diceva solo per farmi innervosire e dovevo ammettere che ci riusciva abbastanza bene.
"Piantala!" risposi senza fermarmi.
Arrivammo al vicoletto nel quale il giorno prima aveva preso forma la mia 'nuova vita' da figlia di angelo e demone.
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The Accursed- Life After Life
ParanormalSe passi 17 anni della tua vita pensando di essere normale... potresti avere seri problemi ad accettare di essere una specie di esperimento da laboratorio... Sono una mezzosangue: l'incrocio di due creature opposte. Sono un mostro e sono pericolosa...