"Già, cara principessa della luce, in caso non te ne fossi resa conto sei una mina vagante. Hai poteri incontrollati che sappiamo tutti o prima o dopo esploderanno e poi loro sanno. Lui sa già tutto e verrà" mi rispose nervosamente Uriel.
"Ma di che stai parlando?" chiesi confusa.
Ero spaventata e mi sentivo addosso responsabilità che non ritenevo di meritare.
"Smettila, la spaventi!" urlò Michael, rivolto a Uriel "Nel tuo cuore si concentra il male e il bene. L'essenza dell'universo che si basa su logiche complesse. Tu hai un cuore che contiene la parte reggente di tutto Hannah. Chiunque riesca a mangiartelo vivrà in eterno e regnerà su tutto. Non si tratta di te ma di ciò che tieni dentro di te. E' qualcosa di illimitato e irriproducibile. Tu sei unica nella tua diversità e per questo sei in pericolo" mi spiegò brevemente Michael.
"Che c'è? Hai forse paura Hannah?" mi chiese Uriel con tono di sfida.
Pronunciò il mio nome come fosse un soffio di aria gelida, una parte nascosta e soppressa di me ne fu sorpresa e quasi compiaciuta.
Lui avanzò ancora un po' verso di me. Adesso eravamo uno di fronte all'altra, ci guardavamo negli occhi anche se lui era parecchio più alto di me e io dovevo tenere il mento su per incrociare il suo sguardo.
"IO NON HO PAURA!" risposi sostenendo i suoi occhi marmorei.
Ero arrabbiata e avevo una paura direi folle ma non mi sarei mai e poi mai tirata indietro davanti a lui. Avrei affrontato la situazione a testa alta. Se il mio destino mi aveva prefissato una morte lenta e dolorosa l'avrei vissuta con coraggio.
Credo che il coraggio in fondo fosse il mio unico vero pregio. Non ero un'artista, né un'intelligentona. Non avevo doti particolari o diverse dalla norma ma ero coraggiosa. Lo ero sempre stata, sin da bambina ero l'unica che si addentrava nelle stanze buie senza bisogno della mano della mamma. Il fatto che fossi coraggiosa non voleva dire che non avessi paura ma semplicemente che fossi brava a nasconderla.
Uriel sorrise soddisfatto poi fece qualche passo indietro e si appoggiò allo stipite della porta.
"Ma che brava" mi disse con sarcasmo.
"CHI sa già tutto?" chiesi con tono arrogante senza togliere neanche un secondo gli occhi di dosso ad Uriel.
"Tuo padre, Hannah. Sa che sei viva e se non ti ha ancora trovata è perché non hai avuto modo di usare il tuo dominio. Non appena ne farai uso, lui ti rintraccerà. E' così che funziona" mi rispose Gabriel distraendomi dall'altro arcangelo.
Mio padre? Il caduto?
Immediatamente nella mia mente la domanda che prese forma spontaneamente fu: "Sono pericolosa, non è vero?"
Avevo paura della risposta ma non ce la facevo a ricevere mezze verità.
"Tenendo conto del fatto che sono certo tu non riesca a controllare la tua forza, né i tuoi poteri, e prendendo in considerazione l'idea che presto o tardi i caduti verranno a cercarti... beh... direi che stai mettendo a rischio un bel po' di vite umane" mi rispose schietto come al solito Uriel.
Oh, davvero stupendo, adesso sì che la mia vita aveva un senso!
"Uriel voleva dire..." lo riprese Raphael lanciando un'occhiataccia all'altro arcangelo "...che c'è il rischio tu possa far male a qualcuno o comunque che i caduti possano farne pur di raggiungerti"
"Devi mettere in primo piano la tua vita Hannah, sei in pericolo sempre" rispose Michael con tono protettivo.
Fino a ieri il mio pensiero più grande era stare attenta ad attraversare ad un semaforo senza farmi investire e adesso mi dicevano che potevano farmi fuori da un momento all'altro e mangiarmi il cuore spazzando via tutto l'universo... interessante, davvero tutto molto interessante.
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The Accursed- Life After Life
ParanormalSe passi 17 anni della tua vita pensando di essere normale... potresti avere seri problemi ad accettare di essere una specie di esperimento da laboratorio... Sono una mezzosangue: l'incrocio di due creature opposte. Sono un mostro e sono pericolosa...