Non voglio trovare la Pace

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Stavo tornando al b&b di Tina e james,mi ero già allontanata tanto senza accorgermene..e non me la sentivo di stare in un posto che non conoscevo, con il pericolo che potessero rompersi le acque da un momento all'altro...ero stata in un negozio di scarpe...di solito comprare un paio di calzature era una delle cose che mi faceva sentire meglio...che mi regalava un sorriso in più per affrontare quella che già di per sé era una situazione di merda... Tutto per colpa di quello stronzo patentato che aveva preferito mentirmi piuttosto che dirmi la verità su quello che sapeva, prima che fossi io a rivelarglielo...con la complicità della mia amica. Ancora non ci potevo credere che mi aveva ingannato in quel modo...ancora non ci credevo che avevo aspettato tutto quel tempo per dirmi la verità...una verità che io avevo scoperto senza che fosse lui per primo a dirmelo...una verità che invece solo lui avrebbe dovuto dirmi...che nemmeno per un secondo avrebbe dovuto pensare di tenermi nascosta...ma che aveva tenuto dentro di sè per tutti quei mesi solamente spinto dalla paura di perdermi.
Presi quei sandali...probabilmente non li avrei mai indossati al ricordo di quella terribile giornata che stavo vivendo, e di tutte le lacrime che stavo versando...però li presi comunque...erano color platino...il colore preferito del mio amore..dice che è un colore che primeggia, da vincente, sapevo che sicuramente a lui sarebbero piaciute un sacco e forse fu quello il motivo che mi spinse a comprarle.

Driinn ☎️
<<dimmi fra...>>
<<amore...come stai?>>
<<come una a cui hanno raccontato una borsa de cazzate...hai un'altra domanda?>>
<<scusami Emma...davvero scusami...io non volevo....>>disse con voce affranta
<<non volevi ma l'hai fatto...>>
<<lo so... E credimi mi sento tanto in colpa...tantissimo...>>
<<lo so... Non ti preoccupare...>> d'altronde era inutile che me la prendessi con lei perche voleva aiutarci a risolvere i nostri problemi
<<si ma io sto male se penso che tu anche solo per un secondo hai pensato che l'abbia fatto per prenderti in giro>>
<< ci mancherebbe altro>>
<<cosa?>>
<<ci mancherebbe altro che tu non stia male dopo quello che siete stati in grado di nascondermi...>>
<<mi hai appena dato una risposta alla Mattia te stai a rende conto della finaccia che hai fatto?>>
<<tu stai pensando alla mia finaccia...quando mi hai appena risposto in modo prettamente romano...guarda non lo so proprio chi sta messa peggio delle due..>>
<<hai ragione...mi dispiace pulcino mio...davvero tanto...ti prego torna a casa...sono preoccupata>>
<<no fra...non me la sento di tornare ora...devo cercare di superare quello che è successo...vedere se riesco a superarlo...se riesco a guardarlo ancora negli occhi senza pensare che me sta a prende per culo ancora...>>
<<Emma...Mattia, aveva solo paura...paura che tu lo tenessi lontano da vostro figlio...tu lo sai quello che ha passato da piccolo...>>
<<si lo so...e io so anche Quello che ho passato io a causa sua...per cui tornerò solo quando sarò sicura che posso superare tutto questo...a proposito si è incazzato tanto?>>
<<abbastanza... Ha urlato per tutta casa contro Fulvio, quel ragazzo quando ci si mette è di una pesantezza infinita>>
<<mi dispiace per Fulvio, non volevo farli litigare...non è pesante, è solo preoccupato per me...>>
<<no ma difendilo pure anche se vorresti ammazzarlo>>
<<no ma infatti, non è preoccupato per me...ma solo di sapere dove ho portato suo figlio, quell'Arrogante>>
<<no ma tanto avrebbero litigato comuqnue, non è vero, lo sai Mattia impazzisce se non sa dove sei...>>
<<lo so...e je ce sta bene...>>dissi facendo ridere dall'altro lato del telefono Francesca...<<come minimo quando avrà visto la foto delle scarpe avrà pensato a 199 modi per uccidermi...>>
<<arrotondiamo a 300??oh ma lo sai che quelle scarpe sono bellissime...ma che ce devi fa? Te le porti in sala parto?>>
<<no...sai...una mia amica si sposa...io sicuramente sarò una delle sue testimoni...e quindi...devo acquistare tutto quello che me serve..>>
<<Emma...allora non mi odi per questo?>>disse con la voce rotta dalla commozione
<<non ti odio..brutta stronza...ma dimmi un'altra cazzata e io te licenzio...>>dissi facendola ridere...<<appena nasce Mathias...organizziamo tutto per il giorno più bello della tua vita...>>
<<ti voglio bene...>>disse emozionata... Mentre io vidi un bimbo che davanti ad un negozio si guardava intorno...preoccupato...
<<anche io...senti ora ti lascio...ci sentiamo più tardi...così mi aggiorni sulle sclerate del mio beccafico...>>dissi facendola ridere...
<< a più tardi...e non ti stancare Emma...per favore...>>disse riattaccando preoccupata che stessi sforzando troppo il mio fisico, in uno dei periodi più delicati per una donna...
Mi avvicinai a quel bambino...e vidi... Che piangeva preoccupato nel non vedere i suoi genitori...era davvero piccolino...povero cucciolo chissà quanto si stava spaventando...
<<ehi...piccolino...che è successo?>>
<<non trovò il mio papà>>
<<da dove stavi venendo?>>
<<da quella parte..mi ha detto di non allontanarmi e io invece mi sono perso...>>disse iniziando a piangere
<<ma no amore...ora lo troviamo aspè...>>dissi prendendolo per mano e tornando indietro nel punto in cui secondo lui doveva aspettare il suo papà...
<<non lo troveremo mai più...e io crescerò con Una tribù di nomadi...>>disse facendomi ridere...
<<ma no...vedrai che tra poco ti verranno a cercare...Come ti chiami?>>
<<Mathias>> Eccallà...lo sapevo io...non potevo fare un passo senza di lui, che subito la mia vita veniva riempita di segni...di coincidenze...di elementi che mi riportavano a lui...alla nostra vita insieme...al nostro amore che aveva dovuto superare una difficoltà dopo l'altra prima di essere vissuto appieno... <<come sei bella...>> mi disse sorridendo e tenendomi la mano
<<grazie...anche tu sei un bellissimo patatino...con gli occhi belli belli...ma d'altronde con il nome che porti...non poteva essere diverso...>>dissi fra me e mè...
<<tu ce l'hai il fidanzato?>>
<<si...perché ?>>dissi guardandolo stupita da quella domanda
<<perché così quando divento grande ti sposo io...anche perché sicuramente io sono più bello>>disse facendomi sorridere per poi guardarmi
<<chissà se la mia mamma era bella come te..>>disse raggelandomi
<<non hai la mamma?>>
<<no...è volata in cielo prima che io potessi ricordare il suo sorriso...però ora che ti guardo...vorrei tanto che fosse bionda...bella e buona come te..>>disse facendomi venire quei spilli agli occhi che mi stavano avvisando che a ve avrei pianto tutte le mie lacrime...tutto quello che stavo tentando di tenere dentro...<<perché sei triste?>>
<<non sono triste...sono contenta di averti incontrato...e sono certa che la tua mamma se ti conoscesse sarebbe fiera te...>>dissi abbracciando quel bimbo...che in pochi istanti mi aveva rubato il cuore...il suo nome rimbombava nella mia testa da mesi..quel nome era timbrato sul mio cuore e mi dava ogni giorno la forza di superare le difficoltà di quell'amore che sentivo sulla pelle...che mi aveva riempito la vita e me la faceva vivere ogni giorno con la stessa voglia di averlo con me...senza separarmi da lui nemmeno per un secondo.
<<Mathias...Oddio...mi hai fatto prendere un colpo...>> disse il papà del bambino...Arrivando alle nostre spalle...
<<papaaaa...>>disse il piccolino saltandogli al collo...
<<ti ho detto che non ti devi mai allontanare da me...>>
<<scusa papà>> disse guardandolo dispiaciuto
<<grazie mille signorina...non so cosa avrei fatto oggi, non basta il lavoro...la casa, la spesa... ci mancano solo le fughe di mio figlio a rendere semplici queste giornate...>>
<<non si preoccupi...non lo avrei lasciato da solo comunque...>>
<<papà hai visto come è bella?>>
<<è vero...è molto bella la signorina...lo scusi...è innamorato delle bionde...>>disse facendo ridere...<<perché anche la sua mamma lo era...>>
<<lo so...me l'ha detto...è davvero un bel bambino...ha fatto un ottimo lavoro con lui...spero di poter essere anche io all'altezza del mio...>>dissi accarezzando il mio pancione...
<<sono sicuro che sarà una mamma attenta e premurosa..se mio figlio è già pazzo di lei senza conoscerla...figuriamoci se la conoscesse...>>
<<se fosse così convinto anche il fidanzato a quest'ora...forse io nemmeno sarei qui, probabilmente sarei a casa nostra... mentre discutiamo se portare la tutina gialla o verde...>>risposi con amarezza
<<vi siete lasciati?mi scusi se sono indiscreto>>
<<no...cioè spero di no... Mi ha detto una bugia che purtroppo non riesco a superare..>>
<<a tutto c'è rimedio signorina...tutto...eppure sa quante cose avrei voluto dire a mia moglie? sa quante volte avrei voluto chiederle scusa per tutte le volte in cui l'avevo fatta piangere...si lo so...tutti mi dicono che lei sicuramente mi guarda...che è fiera di me...di come cresco nostro figlio, ma a me non interessa...io la volevo qui...per litigarci...per dirle che non sopporto il suo rossetto rosso...per dirle che odio il profumo del detersivo...che non volevo chiamare Mathias con il nome del suo primo amore...e invece no...devo litigare con il suo ricordo...e mi creda questo è peggio di tutto il resto...di qualsiasi bugia...di qualsiasi sia il motivo per il quale potessimo litigare >>
<<ha ragione,però continuò a chiedermi perché lui non si sia fidato di me...che lo amo come non ho mai amato nessuno...che ho aspettato mesi prima di poter essere felice, così come lo sono ora, che tra poco darò alla luce il nostro bambino...cioè perchè non riesce a fidarsi di me...>>
<<perché è l'unica Ad avere le chiavi del suo cuore...l'unica in grado di potergli fare del male...>>
<<già...ma io non l'avrei mai fatto...>>
<<non può saperlo...magari inconsapevolmente lei glielo ha già fatto>>disse facendomi riflettere sul fatto che effettivamente non avevo mai pensato a quanto lui stesse soffrendo in quella situazione, in cui avevo deciso di estraniarlo dalla mia vita in attesa del nostro bambino...si era sentito escluso...messo da parte...ed io sapevo quanto lui odiasse sentirsi messo da parte da me...quanto fosse geloso di tutto quello che mi circondava, di quanto senso del possesso avesse nei miei confronti e in quelli di suo figlio... Quanto si tormentasse al pensiero di non sapere quello che facevo..che pensavo..dove stessi andando...Già me lo immaginavo il suo sguardo...appena aveva visto le scarpe che avevo comprato al negozio..già me lo immaginavo mentre quelli occhi in cui amavo perdermi mi trafiggevano...anzi me li sentivo sulla pelle...sul viso...ero talmente presa dal pensiero di lui...che mi sembrava di vederlo all'inizio della strada guardarmi...e venire verso di me...oh cazzo ma quello è lui!
Sì in effetti era proprio lui,continuava a fissarmi come se volesse in qualche modo colpirmi con quello sguardo...punirmi per essermene andata di nuovo dalla sua vita, per non aver aspettato che si svegliasse... Facendolo sprofondare di nuovo nella paura che potesse succedermi qualcosa, Per aver messo prima di nostro figlio e la sua sicurezza...la mia rabbia verso di lui...mamma mia com'era bello, non mi sentii più le gambe quando realizzai che era davvero lui che mi stava venendo incontro e che mi stava per far mandare all'aria tutti i miei propositi di mantenere il punto.
Abbracciai quell'uomo, che mi ringraziò ancora per aver custodito suo figlio fino al suo arrivo senza perderlo di vista...e come un soldato pronto ad andare in guerra mi avvicinai a lui che aveva le mani in tasca e che stava trattenendosi per non urlarmi in faccia la sua rabbia.

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