Diario Di Una Ragazza Sola E Odiata || Lorenzo Ostuni ||

Inizio di una nuova vita

Sono le 6:30 quando inizia a suonare la sveglia. Nonostante fossi super emozionata per il primo giorno di scuola era troppo difficile alzarsi ma l'emozione prevalse.

Non sapevo assolutamente cosa indossare...l'università è tutt'altro mondo rispetto le superiori ma dato che ancora il caldo si faceva sentire mi misi dei pantaloncini ma per paura che fossi l'unica indossai una gonna di sopra lunga fino al ginocchio. Di sopra indossavo la canottiera che mi regalò la mia migliore amica per il mio compleanno, che stava benissimo con quei pantaloncini. Ora la parte complicata, trucco e parrucco.
Non ho la più pallida idea di come cercare di migliorare la faccia che mi ritrovo ma opto per i classici capelli sciolti e come trucco una linea di eyeliner ed ero pronta. Guardo l'orario, 8:43 -Oh cazzo- ero pronta ma era tardissimo; devo smetterla di perdere sempre tutto questo tempo a scegliere i vestiti. Prendo lo zaino e corro verso la macchina. Accendo il GPS e metto la chiavetta con la mia musica preferita, mezz'ora dopo ero di fronte la scuola e giusto in tempo aggiungerei...forse anche un po' in ritardo dato che la campanella suona alle 9:15.

-Okay Grace...è ora!- dico a me stessa come auto incoraggiamento e mi faccio strada verso il mio armadietto e vedo con piacere che ci sono ragazze che indossano i pantaloncini, professoresse comprese, così con una rapida mossa levo quella brutta gonna che butto dentro il mio armadietto. Dopo il cambio outfit credo sia il momento di andare nella mia aula e mi accorgo che sono già tutti dentro, professoressa compresa.

Entro in quella colossale aula e quando mi aspettavo di fare una brutta figura il primo giorno, la professoressa di chimica, un'anziana signora, mi da il benvenuto e mi chiede di sedermi, -Okay con la professoressa è tutto okay ma come la mettiamo con tutti gli altri che mi guardano?- pensai.

Mi siedo accanto una ragazza con i capelli e gli occhi castani, -difficile svegliarsi eh?- mi dice ridendo, -più che altro è stata la scelta dei vestiti- rispondo sorridendo.
Alla fine della lezione si presenta:

-Comunque piacere, Olivia!- dice sorridendo, -piacere, Grace- rispondo con tono allegro e così ci incamminiamo verso la lezione successiva, quando mi accorgo di un ragazzo, non so perché ,ma ha qualcosa di diverso: alto, magro con capelli spettinati castani.
Che ha di diverso, perché l'ho notato...sarà la mia immaginazione penso ridendo quando all'improvviso Olivia mi chiede se stessi bene:
-Tutto okay?- ma mi limitai ad annuire

sorridendo.