L'hotel

339 15 3
                                    

Arrivati all'hotel resto sbalordita, avevo sentito dire che fosse bello...ma non così bello.
Non molto lontano dall'hotel c'è la Torre Eiffel e puoi facilmente arrivare con l'autobus. Entriamo nell'enorme hotel e ci dirigiamo verso la reception.
-Bonjour monsieur- ci accoglie la receptionist.
-Bonjour madame, J'ai réservé une chambre pour deux au nom Ostuni- risponde Lorenzo.
Ora se ne esce che sa parlare francese?
-Oui, suivez-moi.

La signora ci accompagna verso l'ascensore per mostrarci la nostra camera. Quando entriamo in ascensore Lorenzo si china verso di me e sussurra qualcosa nel mio orecchio:
-Ho impiegato ore e ore per imparare quella frase con l'accento francese- dice soddisfatto e con la erre moscia nella parola 'francese'.
-Oulala- sdrammatizzo ridendo.
Le porte dell'ascensore si aprono, la donna esce per prima così da poterci mostrare la strada per la nostra camera. Arrivati di fronte la stanza 235 la donna lascia le chiavi a Lorenzo e si dirige nuovamente alla reception.
Lorenzo apre la porta rivelando l'enorme camera: un letto matrimoniale con delle meravigliose coperte color panna, il colore principale della camera. Ai piedi del letto ci sono due poltrone grigie con un tavolino rotondo in mezzo, due immense finestre illuminano la stanza mostrando la Torre Eiffel in tutta la sua bellezza e a destra una grande stanza dove presumo ci sia il bagno.
-É... É FANTASTICO!- esclamo posando la valigia a terra e saltellando per tutta la stanza.
Lorenzo mi guarda come se stesse guardando un bambino felice di avere ricevuto le sue caramelle, ma c'è dell'altro in quello sguardo che non ho ancora capito.
-Più tardi possiamo fare un giro a Parigi se v...-
-Sii!- non gli do nemmeno il tempo di finire la frase dall'emozione.
-Hahah vabene ma prima sistemiamo le cose nell'armadio dai, tu avrai bisogno di molto tempo a quanto vedo-
-Non prendermi in giro, io ho più senso della moda quindi ho bisogno di più vestiti- ribatto facendo la linguaccia.

Abbiamo finito di sistemare i vestiti nell'armadio e Lorenzo aveva ragione, ho impiegato molto più tempo di lui, ma se non fosse per il suo aiuto sarei ancora lì a sistemarli.
Guardo l'orario 3:36.
-Lori...-
-Dimmi-
-Ehmm...ho fame-
-Vai a prepararti, ti porto al ristorante allora-
-Ma...- esito.
-Qualcosa non va?-
-Non ti va qualcosa di più trash? Tipo il Mc?- chiedo cercando di non essere dura e allo stesso tempo di convincerlo.
-Oh grazie a Dio, non ci speravo che me lo avresti chiesto. Ho una voglia di Mc nuggets!- afferma Lorenzo con un enorme sorriso in viso.
Mi limito a ridere e vado a prepararmi.
Prendo dei leggins neri dall'armadio, un top a fascia corto bianco e una felpa grigia con la cerniera.
Finito di fare la doccia e di vestirmi indosso le mie amate vans e mi trucco: eyeliner e mascara.

Abbiamo girato più o meno 20 minuti per trovare il Mc Donald ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Ordiniamo e ci sediamo in un tavolino all'interno.
Ho sempre amato il Mc e questo mi ha portato a mangiare quel ben di dio come un bue, stavolta mi devo controllare, non posso mangiare in quel modo di fronte Lorenzo.
Faccio più attenzione possibile a non sporcarmi con le salse e fin'ora tutto va bene.
Finito di mangiare non ho nemmeno una macchia e ho mangiato meglio che potevo ma poi noto che Lorenzo mi sta fissando e sorride.
-Perché mi guardi in quel modo?-
-Perché potevi mangiare normalmente senza cercare di essere come la regina Elisabetta-
Ma come? Si notava così tanto?
Arrossisco per l'imbarazzo e l'unica cosa che riesco a fare e buttare una risatina nervosa.

Lorenzo's pov
È così bella, non credo mi sono mai sentito in questo modo, ma lei è così speciale, così unica.
Guardo l'orario, 4:15, CAZZO!
Le avevo promesso di andare a Parigi! Vabene abbiamo ancora tempo, per fortuna ho già parlato con la receptionist riguardo... quella questione.

Diario Di Una Ragazza Sola E Odiata || Lorenzo Ostuni ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora