Ho perso la cognizione del tempo, non so da quanto tempo sono rannicchiata a terra, ma una cosa la so: voglio tornare a casa.
Mi alzo, mi asciugo la guancia e vado verso la mia macchina.
Quando la vedo,resto basita: ha un vetro rotto ed ha linee di rossetto che formano la parola 'racchia'.
Cerco di guidare nelle stradine dove non c'è nessuno per non fare vedere le condizioni pietose della mia macchina e finalmente arrivo. Lorenzo è di nuovo lì ad aspettarmi; scendo dalla macchina e mi vede subito, abbasso la testa per non far vedere la guancia rossa e il sangue sul mio labbro ma lui mi corre incontro:
-Che cosa è successo?,- mi dice preoccupato alzandomi il mento e guardando il mio viso sfigurato in lacrime-chi ti ha fatto questo?Non rispondo
Lorenzo cambia espressione, come se avesse capito tutto.
-Avanti andiamo dentro-aggiunge.Entriamo in casa e Lorenzo mi fa sedere nel divano. Dopo poco torna con garza, disinfettante e ghiaccio.
Come li ha trovati così velocemente?
Di nuovo mi alza il viso e con del disinfettante cerca di curare la ferita sul mio labbro. Poi prende il ghiaccio e piano me lo appoggia alla guancia facendomi venire un brivido lungo la schiena:
-Oh, scusa, ti ho fatto male?- mi chiede staccando immediatamente il pacchetto dalla guancia
-No, è freddissimo-rispondo accennando un sorriso.Finito di medicarmi si alza e va in cucina.
-Stai qui okay?- mi dice con un sorriso in volto.
-Vabene-rispondo sorridendogliPassa mezz'ora e Lorenzo è ancora lì dentro...che starà facendo?
Decido di andare a vedere cercando di non fare rumore ma appena mi sporgo un po' giusto per vedere cosa stesse facendo, mi vede:
-Non ti avevo detto di stare di la?-mi dice sorridendo e correndomi incontro.
Cerco di scappare ma mi prende, e mi fa cadere sul divano facendomi il solletico.
Poi si ferma e mi fissa sorridendo fino a quando non si abbassa verso il mio viso avvicinando le sue labbra alle mie e quando le nostre labbra stavano per toccarsi, si sente un suono stridulo, quello del timer del forno, allora Lorenzo si alza di scatto, con le guance rosse e va verso la cucina.Io resto immobile, sdraiata nel divano, a fissare il soffitto dove, fino a pochi secondi prima, c'era il volto di Lorenzo.
Quando vado in cucina vedo Lorenzo che esce dal forno due pizze:
-Ta daaaa- esclama entusiasto
-Pizzaaaa- esulto ridendoSiamo seduti a tavola, e c'è un silenzio imbarazzante, quello che chiude lo stomaco, ma poi Lorenzo dice:
-Perché non guardiamo un film dopo cena?
-Okay, ci sto!-rispondo
Finito di mangiare ci sediamo nel divano e scegliamo un film.
Lui è seduto alla mia destra e io a sinistra, un po' distante da lui.
Dopo un po', Lorenzo mi parla:
-Grace, riguardo a prima-dice con la testa bassa-mi dispiace, non so cosa mi sia preso.
-No,a me dispiace- rispondo guardandolo, convinta di quello che sto per fare, e quando alza la testa, guardandomi confuso, gli prendo il viso fra le mani e lo bacio.
STAI LEGGENDO
Diario Di Una Ragazza Sola E Odiata || Lorenzo Ostuni ||
FanfictionLa vita di Grace sembrava non potesse andare meglio: bei voti, un ragazzo meraviglioso... Le cose però, non vanno sempre come sperato. Questo è il suo caso.