La registrazione

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-Non so da dove mi sia venuto in mente, dovevo sapere che non era vero, io...- parla così veloce che non riesco nemmeno a capire cosa sta dicendo.
-Ehy, voi due laggiù, silenzio!- ci richiama il professore.
Lorenzo prima di fare del tutto silenzio sussurra qualcosa: -Mi faró perdonare-
Non mi importa del perdono, il fatto stesso che le cose si siano risolte per me é la migliore cosa che potesse accadere.

Lorenzo's pov
Come ho potuto anche solo pensare una cosa del genere? Avrei dovuto capire subito che c'era qualcosa sotto. Sono un coglione, ma mi farò perdonare e so anche come, ma prima devo andare a parlare con quella troia di Olivia.

La lezione finisce così io e Grace andiamo via dall'aula, le prendo la mano e un brivido percorre la mia schiena. È come la prima volta.
Camminiamo fino a quando non ci ritroviamo di fronte lei, Olivia.
Ci sta guardando con occhi pieni di stupore, rabbia, tristezza, ma c'è un sentimento che le manca in quegli occhi, la vergogna.
Non si vergogna assolutamente per quello che ha fatto a Grace, per come l'ha fatta trattare per una settimana. Ora è il suo turno di cadere in lacrime. Invio il messaggio al mio compagno e dopo poco, come programmato, si sente dagli altoparlanti della scuola la registrazione di Olivia.
Appena termina l'audio non perdo occasione per parlare con tutti i ragazzi fermi nel corridoio intenti ad ascoltare quella voce irritante:
-L'avete sentita? Ma che brava che è questa ragazza, complimenti. E hai il coraggio di chiamare Grace troia? La troia sei tu!- scandisco l'ultima frase con rabbia. Dopo qualche secondo, nel corridoio si alza una sonora risata, unita a braccia sollevate che puntano Olivia, al centro del corridoio, inerme.
Scappa immediatamente.
Grace si gira di scatto e con faccia sconvolta mi chiede:
-Ma, ma...come hai fatto? La registrazione e l'altoparlante e...-
-Mentre prendevi appunti a lezione ho preso il tuo telefono e mi sono inviato la registrazione. Poi l'ho inviata al mio amico che mi ha fatto il favore di andare nella stanza della preside e metterlo negli altoparlanti- le spiego, contento di vederla finalmente felice dopo una settimana.
Nel suo viso c'è un sorriso di contentezza, ma non di contentezza perché stanno deridendo Olivia, no. Contentezza perché finalmente dopo una settimana non c'è lei sotto quelle braccia puntate.

Diario Di Una Ragazza Sola E Odiata || Lorenzo Ostuni ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora