Una settimana dopo

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È passata una settimana dall'avvenimento della foto e ancora c'é gente che mi chiama 'troia', 'cagna' ma non mi importa di loro, quello che mi importa di più è che ancora Lorenzo non mi rivolge una parola, non mi invia un messaggio, nulla.
Ogni giorno che passa mi sveglio con la voglia di riaddormentarmi e di non svegliarmi più, ma non oggi, oggi voglio, anzi, DEVO sistemare questa situazione.
Mi vesto in fretta e furia e con la stessa fretta arrivo a scuola. Cerco con lo sguardo Lorenzo, ma non c'è così inizio a cercare Olivia.
Finalmente la trovo e la situazione non poteva essere migliore: stava ancora parlando con le amiche della foto che aveva modificato con tanta cura.
Mi metto dietro un armadietto e con la registrazione attiva inizio a registrare:
-Ma poi dovevi vederla con che musetto da cagnolina sperduta mi guardava, ahaha patetica- disse Olivia alle sue amiche beffeggiandomi.
-Ma quanto tempo hai impiegato per modificare quella foto?- chiese una delle ragazze.
-Guarda, non ne parliamo... ho dovuto spulciare fra le sue foto per trovarne almeno una dove sembrasse stesse baciando qualcuno. L'ho trovata dopo mezz'ora,- risponde sbuffando, -per poi renderla realistica ho modificato la foto per circa un'ora ma in fondo ne è valsa la pena- aggiunge.
Interrompo la registrazione, quel materiale mi basta e senza farmi vedere cerco di allontanarmi il più possibile da loro.
Sono abbastanza lontana ma mi hanno vista, si 'limitano' semplicemente ad urlarmi -ooh guardate chi c'è, vieni cagnolina che ti do i croccantini.
Dal corridoio si alza una sonora risata di decine e decine di persone, non mi importa, tra poco rideró io di lei.
Inizia la prima ora così mi dirigo in classe sperando che oggi Lorenzo sia venuto, ed infatti è già in classe, anche se non è nel solito posto accanto al mio; ma infondo questo è quello che succede da una settimana ormai.
Stavolta però non faccio quello che faccio da una settimana, ossia sedermi nel mio banco che è parecchio lontano da lui, mi siedo nel banco accanto al suo.
Collego i miei auricolari al telefono e apro la schermata della registrazione che ormai è pronta a partire. Non gli do il tempo di parlare che gli metto l'auricolare nell'orecchio.
Stava per lanciarlo via ma appena riconosce la voce inizia ad aggrottare le sopracciglia e il viso si colma di rabbia.
L'altro auricolare è nel mio orecchio e sentendo quelle parole, e pensando a quelle che mi aveva detto Lorenzo, una lacrima scivola sulla mia guancia. Proprio in quel momento finisce la registrazione ed è proprio in quel momento che Lorenzo, in uno scatto, mi abbraccia.
-Mi...mi dispiace da..davvero- afferma con la voce spezzata a testa bassa.
Gli prendo il viso fra le mani e lo alzo, in modo da poterlo guardare negli occhi. Non mi da il tempo di alzare completamente il suo viso che lui prende il mio e mi bacia.

Diario Di Una Ragazza Sola E Odiata || Lorenzo Ostuni ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora