Il ristorante

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Lorenzo's pov
Okay, è ora di andare, una promessa è una promessa.
-Avanti Grace, andiamo, la vuoi vedere o no Parigi?
Le si illuminano gli occhi, si alza di scatto e mi prende la mano iniziando a tirarmi e a correre.
Non sa nemmeno lei dove sta andando ma è questo lato un po' folle che io adoro.
Si ferma di scatto e chiede:
-Ehm, dov'è la stazione?
-Non lo so nemmeno io, tranquilla, utilizziamo l'app.
Dopo aver camminato un po' arriviamo alla metropolitana e ci sediamo nel treno. Era praticamente vuoto.Ci sediamo uno accanto all'altro e dopo una fermata entra un'anziana signora che si siede di fronte a noi.
Mi guarda e sorride, poi da un'occhiata a Grace e senza farsi notare mi fa il segno di 'okay' con la mano schiacciando l'occhiolino.
So cosa intende e ho intenzione di realizzare quell'okay in qualche modo.
Quando arriviamo sono più o meno le 6 e già fa buio. Siamo di fronte la Torre Eiffel che è completamente illuminata.

Grace's pov
Non so che dire, così grande, così bella, così luminosa...
Il posto più bello che abbia mai visto.

-Allora? Ti piace? - chiede Lorenzo
-La amo, non mi piace.
Sorride.
-Più tardi allora vuoi venire al ristorante?
-Mi pare ovvio- rispondo sorridendo
-Credo sia elegante, hai portato qualche vestito vero?- chiede.
-Si, tranquillo

Un'ora dopo

Lorenzo's pov
È ora di andare, dobbiamo essere al ristorante alle 8:30.
-Coraggio Grace, andiamo.

Arriviamo in hotel e sono più o meno le 7:15 così dico a Grace di andarsi a preparare per prima ma lei insiste per fare andare prima me.

Non la capisco a volte, ci sono due bagni, perché devo andare prima io a tutti i costi?

Grace's pov
Bene, l'ho convinto, devo prendere di nascosto il vestito nuovo.
Non l'ho mai messo ma non perché non mi piaccia, ma perché non ho mai avuto l'occasione.
Il classico vestito che piace a ogni ragazza: corto davanti e lungo dietro.
È nero con una fascia nella vita che ha delle perline bianche qui e là.
Prendo le mie amate decoltè rosa antico e mi dirigo in bagno.

Dopo mezz'ora sono pronta, beh in parte, devo truccarmi e preparare i capelli ma stavolta voglio impegnarmi davvero.
Inizio con il contouring, per poi passare a eyeliner mascara e ombretto rosso scuro.

Bene, ora i capelli: rigorosamente ondulati.

Mi guardo allo specchio soddisfatta e, cercando di non rompermi un osso su quelle scarpe, esco dal bagno.
Lorenzo è seduto nel divano, bello come non mai: smoking nero e quel ciuffo maledettamente bello.
Appena mi vede si alza in piedi senza aprir bocca e mi squadra da testa a piedi.
-Sei stupenda Grace

Beh tesoro tu non sei da meno

-Grazie- rispondo arrossendo.

Prendo la mia pochette e ci dirigiamo verso il ristorante dell'hotel.

Le porte dell'ascensore si aprono rivelando la porta principale del ristorante.
Lorenzo apre la porta e mi fa passare per prima, poi , appena entrati, il direttore di sala si avvicina a noi e Lorenzo parla:
-Ostuni.

Il direttore sorride e indica con il braccio il balcone.
Lorenzo con lo stesso sorriso dell'uomo avvolge il suo braccio attorno ai miei fianchi e mi porta fino al luogo indicato.

Arrivati alla grande terrazza non posso credere ai miei occhi: c'era solo un tavolo in quell'enorme distesa di petali, si, petali di rose.
Dalla terrazza si vedeva perfettamente la Torre Eiffel illuminata che dava un'aria ancor più romantica.
Tutti quei petali di rosa, ovunque, così bello.
Al centro di questo mare di petali c'è il tavolo con una candela accesa al centro.
Il mio cuore batte all'impazzata e gli occhi sono lucidi.

Lorenzo's pov
Le mani che le coprono la bocca, una lacrima fra le ciglia pronta a cadere e io qui accanto a lei, tutto quello che voglio.
Prendo il mazzo di rose che il direttore mi ha dato di nascosto e lo porgo a Grace.
Lo afferra e la lacrima si libera su uno dei petali di quelle rose.
È il momento Lorenzo.

-Grace, tu sei tutto quello che ho sempre sognato: così unica, solare e forte. Non ti sei mai arresa dopo quello che hai passato ed è questo che ti rende così unica.
Mi sono completamente innamorato di questa tua unicità e l'unica cosa che voglio dirti è... vuoi essere la mia ragazza?

Diario Di Una Ragazza Sola E Odiata || Lorenzo Ostuni ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora