Il parco

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Lorenzo si ferma di correre e mi lascia la mano.
Si siede nella prima panchina libera e mi chiede di sedermi.
Continuo a pensare a quello che mi ha detto Olivia e al modo in cui mi ha umiliato.
La voce di Lorenzo mi riporta sulla terra:
-Tutto apposto?- chiede preoccupato
-Si- cerco di essere il più sicura possibile.
Prendo il mio telefono dalla borsa e rileggo per la milionesima volta quel messaggio: Ostuni é mio, quella frase mi creava una rabbia da dentro da non riuscire nemmeno a parlare.
Lorenzo vedendo la mia faccia di fronte lo schermo fa uno scatto veloce levandomi il telefono di mano.
Cerco in tutti i modo di riprendere il telefono ma le sue dannate braccia lunghe mi tengono la fronte allontanandomi da lui.
Vedo l'espressione di Lorenzo cambiare radicalmente; mi restituisce il telefono lasciandomi la fronte.
Mi guarda e poi corre via con una faccia che non gli ho mai visto prima, lasciandomi li, sola, su quella panchina.
Il giorno dopo a scuola fu l'inferno...

Diario Di Una Ragazza Sola E Odiata || Lorenzo Ostuni ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora