È andato via...

301 14 2
                                    

Dopo una mezz'oretta in piscina incomincio a sentirmi piuttosto stanca così chiedo a Lorenzo di poter tornare in camera.
Quasi immediatamente esce dalla piscina e mi porge uno degli accappatoi dell'hotel, prende i vestiti e ci incamminiamo verso l'ascensore.

Arrivati in camera, dato che nonostante abbia l'accapatoio ho il costume ancora bagnato, decido di cambiarmi. Prendo la prima lingerie a caso che trovo e il pigiama estivo: canottiera e pantaloncini , entrambi di cotone.
-Amore, vado a fare una doccia veloce okay?
-Vabene- rispondo.

Dopo circa 10 minuti Lorenzo è fuori dal bagno e non so se starei ore a guardarlo o preferirei nascondere la testa sotto le coperte: non ci sono prese in bagno per asciugare i capelli quindi è costretto ad usare la presa in camera da letto. Che c'è di male? Beh che è in boxer...a petto nudo.

Stai zitta che ti piace vederlo così

Pff...stupida vocina nella testa...però infondo...

Nel frattempo che Lorenzo era in bagno io mi sono cambiata e struccata.
Non mi preoccupo più di tanto si essere struccata perché essendo anche un compagno di classe, mi ha visto in condizioni decisamente peggiori.

Appena Lorenzo finisce di asciugare quel suo enorme ciuffo si sdraia accanto a me nel letto, girato di fianco rivolto verso di me.
Ha la mano sotto la testa e mi fissa sorridendo mentre scrivo con il cellulare.
-Cosa ho di così buffo?- chiedo tenendo sempre lo sguardo fisso sul telefono.
-Niente, è solo che riesci ad essere stupenda anche con i capelli legati, scompigliati e ancora un po' bagnati; struccata e con questi enormi occhiali.

Non riuscendo a rispondere, gli rivolgo semplicemente un sorriso accompagnato dalle mie guance ovviamente rosse.
Poso il telefono sul comodino e mi sdraio esattamente come Lorenzo, rivolta verso di lui.
Stavolta sono io che sorrido, ma non mi chiede cosa ha di buffo: si poggia sul gomito e mi bacia.
Successivamente si sdraia accanto a me abbracciandomi.

-Ehm genio,-gli dico- hai dimenticato la luce accesa.
-Li sai rovinare i momenti eh.
-Dote naturale, che ci vuoi fare- rispondo ridendo.
Appena spegne la luce torna a letto e mi riabbraccia, addormentandoci in questo modo.

La mattina mi sveglio ma Lorenzo non è nel letto accanto a me. Nel suo cuscino c'è un bigliettino:

Scusami, ho fatto la scelta sbagliata.

No...non può essere...non può essere andato via.

Diario Di Una Ragazza Sola E Odiata || Lorenzo Ostuni ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora