Voci

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- Avete sentito? Sembra che madonna Elisabetta de' Servi sia viva....
- A me hanno detto anche che messer Gian Piero stia rivoltando tutta Italia per ritrovarla!
- A quanto pare il vecchio ha finalmente capito che non può andare avanti senza eredi per molto...!
Erano queste le voci che prendevano sempre più piede tra i vicoli e le strade di Firenze.
E nella bottega si arricchivano di particolari sempre più succulenti.
Se Paolo diceva:- Il vecchio de' Servi mente, vuole solo avere un po' di attenzione- allora veniva Marco, azzardando:- Forse gli altri hanno ragione, lui vuole un erede... - - Figurarsi! Vuole sua nipote solo per farla sposare con qualcuno di più importante e nobile di lui! - concludeva Giannotto con una risata sguaiata.
- Via, sempre a spettegolare come vecchie lavandaie alla fontana in piazza! Siate seri e concentratevi sul vostro lavoro, che il tempo è agli sgoccioli!
Francesco era quello che più si stizziva di fronte a questi pettegolezzi.
Andrea da parte sua non si pronunciava, ma ogniqualvolta sentiva queste cose impallidiva e si metteva al lavoro più alacremente di prima.
Alcuni dei suoi compagni se ne avvedevano, ma ne attribuivano la causa al freddo dicembrino.
I più non se ne accorgevano neppure, presi com'erano dal lavoro e dall'arrivo del Natale.
La Messa di Mezzanotte era diventata al momento la meta del pensiero di tutti, uno degli eventi nel quale, con un po' di fortuna, si sarebbero potuti vedere il Magnifico, signore della città e sua moglie, la bella nobile romana Clarice Orsini.
Già da qualche tempo gli apprendisti avevano tirato fuori dai bauli gli abiti migliori, i mantelli e gli stivali buoni e ritagliavano con la massima cura il tempo di ripulirli, spolverarli e (nei casi peggiori) rammendarli.
Sorprendentemente Andrea si era dimostrato piuttosto abile in tali occupazioni e aveva il suo bel daffare a lavorare di spazzola, ago e filo, oppure a dispensare consigli su contrasti cromatici e modelli.
Tanto abile da impedire che il bel Giannotto si risparmiasse commenti pungenti o prese in giro.
- Ma guardati, ragazzino, se non fosse per gli abiti direi che sei proprio una femmina! Sei così preso da tutto questo che sembri l'apprendista di un sarto!
Ma anche lui aveva poco tempo da perdere in battute simili.
E poi, pensava Andrea, sarebbe stato l'ultimo ad avere il diritto a questo svago proprio perché era stato il primo a notare la sua bravura in materia ed era quello che lo cercava più spesso.
Da parte sua, il ragazzino non aveva nulla oltre al suo solito giustacuore da indossare alla messa.
Poco male, l'avrebbe spolverato e rimesso in sesto quel tanto da apparire dignitoso.
La verità era che ci dava pochissimo peso a queste cose, perché quando la sera finalmente si stendeva sul letto attaccava subito a dormire, tanto pesante stava diventando il lavoro.
Era l'ultimo arrivato, quindi le sue mansioni erano le più umili e faticose e ultimamente doveva anche addossarsi parte del lavoro altrui per poi correre a rammendare, pulire, cucinare, consigliare....
Iniziava a pensare seriamente a riprendersi il suo ruolo nella città.
Perché era sua quell'identità, per diritto di nascita.
E nessuno gliela avrebbe tolta.

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