capitolo 3

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Mi sveglio, prendo il telefono e guardo l'ora. Sono le 9:30. Mi metto un leggings, una canottiera e scendo al piano di sotto per fare colazione.

Trovo un biglietto con su scritto

 "Tesoro, papà è andato ad una riunione di lavoro. Io sono a lavoro. Rientriamo tardi. Un bacio piccola. Buona giornata, ci vediamo stasera."

Appena finito di fare colazione, decido di andare a fare una corsetta mattutina.

Prendo le cuffie e mi immergo nei miei pensieri.

Ad un certo punto un ragazzo mi viene addosso e cado a terra. Mi aiuta ad alzarmi e mi dice 

"Scusami, non ti avevo vista."

"Ehm, tranquillo. Scusami tu..."

"Comunque piacere, io sono Jack."

"Emily, piacere."

Jack è un ragazzo davvero carino. Alto, un bel fisico, moro e occhi azzurri.

Vengo distratta, dai miei pensieri, dalla domanda di Jack

 "Tutto bene?"

 arrossisco 

"Si. Tutto apposto. Scusami."

"Va bene" e poi mi sorride.

"Ti va di andare al bar a prendere qualcosa da bere?"

"Si certo. Andiamo"

Durante il tragitto parliamo un po'. Mi racconta di lui.

Arrivati al bar ci sediamo ed arriva il cameriere.

"Ragazzi, cosa gradite?"

Jack risponde per primo "Per me un caffè e una naturale"

"Va bene, per lei signorina?"

"Un cappuccino e una fetta di torta al cioccolato."

 Il cameriere mi sorride e aggiunge

 "Certo, arriva subito il vostro ordine."

Dopo qualche minuto arriva la nostra colazione ed iniziamo a mangiare. Jack sembra davvero un bravo ragazzo ed è molto simpatico. Da quando ci siamo incontrati non facciamo altro che riedere.

Mi alzo per andare a pagare il conto solo che, Jack, mi precede ed iniziamo a discutere per chi deve pagarlo.

Alla fine ha vinto lui ed è, abbastanza, soddisfatto.

Usciamo dal bar e Jack mi rivolge parola

 "Emily, ti lascio il mio numero. Dato che sono la prima persona che hai conosciuto,  se ti va usciamo in questi giorni."

 Sorride.

"Certo, nessun problema. Ti invio subito un messaggio, in modo che anche tu ti possa salvare il mio numero."   Sorride nuovamente.

"Va bene. Grazie de mattinata passata insieme." È molto dolce.

"Grazie a te, di tutto. Anche di avermi offerto la colazione al bar."

"Figurati, ci sentiamo."

Mi lascia un dolce bacio sulla guancia e va via. Torno a casa, mi tolgo i vestiti e faccio la doccia. Appena esco, dalla doccia, mi asciugo, mi vesto e mi faccio una treccia. Vado sul divano, guardo un po' di TV ma non c'è nulla di interessante, così decido di chiamare la mia migliore amica, Layla.

Dopo vari squilli mi risponde.

"Hey, tesoro. Ma che fine avevi fatto?"

"Ciao Layla. Scusami. Non ho avuto tempo, mi dispiace. Davvero."

"Non ti preoccupare Emily. Tranquilla, posso capirti. Parlami un po' di cos'hai fatto in questi giorni."

Sorrido al pensiero di stamattina.

Racconto tutto alla mia migliore amica e dopo due ore chiudiamo la chiamata. Guardo l'ora... è troppo tardi per mangiare, sono le 14, mi riposo un po' e magari più tardi vado a fare una passeggiata.

In bilico tra odio e amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora