capitolo 8

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Mi sveglio e, oggi, è una bella giornata. Decido di prepararmi. Mi lavo, metto dei jeans a vita alta nero, strappato a livello delle ginocchia, una maglietta nera e le Adidas. Scendo giù, in cucina, prendo la borsa a tracolla, nera, al suo interno ci metto il telefono, i soldi, le sigarette e le cuffie.

Esco di casa e vado al centro commerciale. Entro in un bar, ordino una fetta di torta al cioccolato ed una bottiglia d'acqua naturale. Mi siedo ad un tavolo e aspetto che mi arrivi ciò che ho ordinato.

Una ragazza, con capelli castani e occhi castani, si avvicina e mi chiede 

"Ciao, piacere... mi chiamo Chris, posso sedermi?" le sorrido e cortesemente rispondo

 "Certo. Accomodati pure, tanto sono sola. Piacere Emily."

Parliamo un po' e dopo qualche minuto arriva la mia colazione, lei ordina un toast e una lattina di the alla pesca.

Arriva anche la sua ordinazione e mangiamo insieme.

Stringiamo amicizia e mi parla un po' di lei, poi mi chiede

 "Quindi ti sei trasferita dalla bellissima Londra per venire qua?"

"Si, perché ai miei gli è stato offerto un lavoro migliore di quello che avevano a Londra e hanno preso questa decisione."

"Va bene, cosa ne pensi di Los Angeles?"

"Mi trovo bene qui, solo che ancora mi ci devo ambientare. Qua ho fatto poche conoscenze e tu sei la prima ragazza che conosco e con cui parlo." Lei annuisce e mi sorride.

E' una ragazza davvero bella e solare.

Poi mi chiede "Cosa fai di solito?"

"Passo il tempo da sola, perché i miei sono sempre a loro e a volte esco con i miei amici"

"Ti va se viene a pranzare a casa mia? Così, stiamo un po' assieme."

"Va bene. Tanto non ho altro da fare."

Paghiamo ed usciamo dal bar. Andiamo in qualche negozio e facciamo un po' di shopping. Provo qualche vestito. Mi ha convinto Chris a provarne un paio. Vado a provarli e lei mi accompagna al camerino. Provo quello bianco, arriva fino alle ginocchia ed è in pizzo oltre ad essere trasparente nel petto. Finito di provarlo, esco dal camerino per farmi vedere da Chris.

"Emily, sei stupenda. Poi mette in risalto i tuoi occhi azzurri, ti prego prendilo!"

"Va bene"

"Lo metterai oggi, per pranzare a casa mia. Così ti presento anche la mia famiglia."

 Rido e poi dico

 "Va bene. Andiamo alla cassa, così lo acquisto." Mi sorride e poi mi blocca dicendomi "Eh, no. Prima scegli un paio di tacchi"   sbuffo

   "Va bene Chris"

Prendo un paio di tacchi neri e li provo. Decido di prenderlo e andiamo alla cassa.

"Emily è tardi. Sono le 12:30. Ci dobbiamo sbrigare e tu, ti devi anche preparare."     Le sorrido 

"Va bene, andiamo a casa mia al volo che mi preparo."

Arrivate a casa mia, entriamo e saliamo in camera mia. Mi faccio una doccia veloce, indosso il vestito bianco e metto i tacchi. Un filo di trucco, piastro i capelli, prendo la mia borsetta e usciamo.

Ci incamminiamo per andare a casa di Chris. Come arriviamo, cerca le chiavi che non riesce a trovare così e costretta a suonare. Apre una signora bassa, con i capelli rossi ed è molto buffa, oltre ad essere carina. Sicuramente è la mamma.

"Mamma, lei è Emily."

La mamma di Chris, si avvicina dolcemente e mi porge la mano

 "Piacere Anne"

 le sorrido timidamente e mi invita ad entrare, seguita da Chris.

C'è un signore, seduto sul divano, presumo sia il padre.

"Papà, lei è Emily." Si avvicina anche lui e, come ha fatto la moglie prima, mi porge la mano 

"Piacere, sono John." gli sorrido e ci dirigiamo nella sala da pranzo.

Ad un certo punto Chris urla "Alexander... scendi, è pronto il pranzo."

Quando sento quel nome mi irrigidisco e penso che la sfiga sia con me. Ho sentito male? Magari, è un altro Alexander.

Il ragazzo scende giù e si rivolge alla sorella dicendole 

"Cara Chris, potresti anche abbassarle quelle dannate voci."

Chris si gira verso di me e mi dice 

"Emily, non farci caso, mio fratello è strafottente."

Alexander si gira e mi guarda, rimanendone a bocca aperta per la mia presenza. Sicuramente, non si è accorto che c'ero anche io a pranzo, insieme alla sua famiglia, dalla faccia che ha fatto.

In bilico tra odio e amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora