capitolo 43

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Alexander mi ha buttato in acqua quando sono completamente vestita. Invece ora sono completamente bagnata e infreddolita.  Devo trovar modo adesso per fagliela pagare.

'' Alexander ma sei fuori di testa? Ho freddo! ''

inizia a ridere come se ci fosse qualcosa di divertente. Beh in effetti fa ridere questa cosa però voglio far finta che me la sono presa.

'' Ma dai, non essere arrabbiata .Siamo in piena estate come puoi  aver freddo scusa. 

'' io ho freddo, se tu hai qualcosa in contrario non è un problema mio, chiaro?''

mi guarda con quei suoi occhioni chiari e mi dice

'' senti, non volevo che te la prendessi, stavo semplicemente giocando''

poverino devo dirli che stavo scherzando.

''Hey, io stavo scherzando, volevo solo fartela pagare in qualche modo''

ad un tratto mi fa un occhiata maliziosa e mi dice. 

'' ti do tre secondi per scappare. Uno, due...''

In quel momento reagisco e inizio a correre, non so dove ma corro.

'' heylà sono dietro a te dove pensi di correre, io sono molto più veloce di te''

a quelle parole corro ancora più velocemente. corro più che posso. ma a un certo punto mi sento tirare per il braccio.

'' vedi ti ho preso. Hai osato sfidare me bellezza?''

rido e lui ride insieme a me e mi abbraccia, mi sfiora dolcemente i capelli, e inizia a parlarmi dolcemente.

'' sei il dono più bello che potessi avere senza te davvero non saprei che fare. Preferirei sparire dalla faccia della terra. Non voglio perderti per nessuna ragione al mondo amore mio''

in quel momento riabbrividì e mi sentì così tanto emozionata che scoppiai a piangere e lo abbracciai ancora più forte

'' dai piccola non piangere ti ho detto così perchè è la verità, ciò che provo per te è un sentimento, e mi dispiace di averti negato il mio amore fino ad adesso, facendomi odiare, mi dispiace di averti fatto soffrire sentendoti tu sbagliata, quando sono stato io, a essere sbagliato è ingiusto nei tuoi confronti '' 

piango ancora di più e lo abbraccio sempre più forte. Mi passa delicatamente la mano, asciugandomi le lacrime.. Così riprendo in mano il discorso io e li spiego ciò che penso

'' Senti abbiamo sbagliato entrambi, sono contenta che hai ammesso di aver sbagliato, però adesso vorrei chiudere questo argomento e mettendoci una pietra sopra ''

'' avevo intenzione di dormire qui con te, in una tenda, avremo fatto un piccolo falò, però ho cambiato idea seguimi''

perplessa lo seguo anche se non so dove mi sta portando così decido di chiederglielo.

'' Alexander dove hai intenzione di portarmi?'' 

mi guarda e dallo sguardo percepisco che non voglia dirmelo

'' no,no,no.. non guardarmi così me lo devi dire. Basta sorprese me ne hai fatto abbastanza e voglio che me lo dici. Perciò parla, ti ascolto.''

'' A pochi chilometri da qui c'è una casetta, è di proprietà dei miei genitori però hanno deciso di lasciarla a me e a mia sorella. Ora le chiavi le ho io, perciò non potrà entrare nessuno, a meno che qualcuno non abbia un doppione, e non abbiano detto nulla''

Rimango perplessa da questa sua proposta, rimango sul dubbio che qualcuno possa entrare quando ci siamo noi.

'' senti, è una bella cosa, però...''

mi blocca subito e non mi fa finire il discorso, che cosa odiosa.

'' ne mah, e ne però io ci voglio andare, perciò il discorso voglio che si chiuda quì. Ora sali in macchina è ammira il posto dove ti porto''

alzo gli occhi al cielo e annuisco

'' va bene ti ascolto ma solo per il motivo che non voglio che  mi tieni il broncio per tre anni''

mette in moto la macchina e partiamo, tra l'altro in una destinazione che io non conosco. Ma va bene si vedrà.

In bilico tra odio e amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora