CAPITOLO DUE
Faccio una doccia e lavo i miei lunghi capelli biondi con l'ansia che mi attorciglia le budella, se non fossi nella doccia avrei probabilmente le mani sudate. Indosso un jeans skinny nero, una felpa grigia, converse nere e giubbino di pelle, trucco leggero e sono pronta ad andare.
Sono diretta nell'East Harlem a Manhattan, mentre guido realizzo quanto tutto quello che fino a qualche minuto fa era un progetto, ora stia invece per diventare qualcosa di concreto. I pensieri affollano la mia mente, si parlano l'uno sull'altro senza fermarsi, senza darsi la precedenza. Ho il cuore che batte all'impazzata e le orecchie che mi ronzano dal panico.
Sono arrivata. "Posso farcela" dico tra me e me, e recito questa specie di mantra più volte, anche se non serve a calmarmi, ho i nervi a fior di pelle, le mani sudate e la bocca secca. Esco dall'auto e mi incammino verso il punto d'incontro, punto in cui sono stata spesso negli ultimi mesi alla ricerca di informazioni, un edificio composto da 4 piani, vicino la porta c'è un tizio molto alto, molto largo, che sembra molto arrabbiato, fa paura solo guardarlo, mi osserva mentre mi avvicino e continuo a ripetere tra me e me "puoi farcela", "puoi farcela", "puoi farcela"
-"Lei è?" mi dice, deglutisco e credo che l'abbiano sentito anche le persone all'interno-"Blade, sono Blade, ho appuntamento per l'incontro che si terrà tra poco" sembro calma nonostante questo non rispecchi il mio stato interiore
-"Sa quale sono le regole signorina?" certo che le conosco, proprio per questo motivo ti ho detto un nome che non è il mio, prima di venire qui ho fatto mesi e mesi di ricerche e ho raccolto molte, troppe informazioni, sono preparata a tutto quello che troverò una volta varcata la soglia, vorrei dirgli, tuttavia mi limito a rispondere:
-"Ovviamente" gli porgo 200 dollari
-"Adesso può entrare, si accomodi da questa parte, sulla destra ci sono le scale che la condurranno al garage e per inciso io sono Ted" mi dice con l'accenno di un sorriso, gli sorrido a mia volta cogliendo l'ironia della cosa, ma probabilmente più che un sorriso il mio sarà sembrato una smorfia. Entro, c'è un piccolo corridoio, alla mia sinistra l'ascensore che conduce ai piani superiori, alla mia destra le scale che conducono sia ai piani superiori, sia ad uno specie di scantinato o come l'ha chiamato Ted, al garage. Più mi avvicino e più sento il panico montare, inspiro e la puzza di sigaretta mi invade le narici, espiro ed entro. Le luci sono soffuse, le persone parlano, ognuno sovrasta le voci dell'altro e c'è chi beve birra, chi sghignazza, chi fuma. E' abbastanza grande, sembra avere una soglia di accoglienza di almeno 300 persone tra posti a sedere e non, e al centro della stanza c'è il ring per gli incontri, mentre all'estremità destra e sinistra, c'è un corridoio, una specie di tribuna. Sono elettrizzata, scruto ogni particolare con attenzione cercando di memorizzarlo, ho il cuore a mille, è la prima lotta clandestina a cui partecipo, sembra tutto ben organizzato e so per certo che lo è. Le regole prevedono che io scommetta o combatta per restare qui. Si avvicina un uomo che mi fa accomodare
-"Signorina, su chi vuole scommettere?" Nei mesi in cui ho fatto ricerche su questo posto non sono riuscita a scoprire i nomi, o soprannomi, delle persone che vi partecipassero, quindi ora mi trovo a dover improvvisare, prendo tempo fingendo di pensarci mentre mi guardo intorno
-"Ti consiglio di scommettere su "Hit", nell'ultimo mese ha vinto diversi incontri, "Fist" è un ottimo combattente ma Hit...." dice risoluta una voce maschile alle mie spalle, lasciando la frase in sospeso, mi volto per associare la voce ad un volto, i suoi occhi sono di un azzurro intenso, sono ipnotici, i capelli biondo scuro, corti, e la barba sfatta, lo fisso mentre medito sulle sue parole e poi dico
-"E questo Hit ha mai combattuto contro Fist?" il ragazzo mi guarda, mi fissa
-"No, ma vincerà anche questa volta, te l'assicuro, sa quello che fa" è serio, il suo tono non ammette repliche
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I CAN'T #Wattys2017
عاطفيةFaith era una semplice studentessa la cui vita viene sconvolta in seguito alla morte dei genitori, entrambi agenti dell'FBI assassinati. Cambia continente per andare alla ricerca di coloro che hanno ucciso i suoi genitori, di coloro che le hanno st...