CAPITOLO TRENTANOVE
Quella voce, la sua voce non arriva solo alle mie orecchie ma in tutto il mio corpo. Mi volto proprio quando si sta sedendo al mio fianco, i suoi occhi sono fissi su Ryan, i miei sono fissi su di lui. Il cuore ruggisce nel petto e porto gli occhi su Ryan anche lui concentrato a fissarlo. Non mi aspettavo di incontrarlo, soprattutto non ora e non qui proprio quando sono con Ryan, proprio quando le cose tra noi sembrano normali. Il suono di una voce che si schiarisce interrompe questo intenso gioco di sguardi
-"Ehm, scusate se vi interrompo. Cosa volete che vi porti?" chiede la cameriera perplessa e in leggera difficoltà, credo che anche lei percepisca la tensione di cui è carico questo tavolo.
-"Lei prende un Hamburger grande, patatine e un milk-shake alla fragola, lo stesso per me. Non so cosa voglia prendere il nostro amico" afferma Ryan con un tono di voce che non credevo facesse parte della sua persona, è freddo quasi quanto i suoi occhi mentre lo fissa.
-"Prendo lo stesso" afferma tranquillo. La sua voce è in netto contrasto con la sua postura rigida e il suo sguardo gelido, cerca di mascherare le sue emozioni ma più lo conosco e più riesco a percepire qualcosa in più. Ryan invece ha assunto una posa più naturale, ma anche lui è piuttosto teso. La cameriera appena finisce di appuntare le ordinazioni fugge via.
-"Che ci fai qui?" intervengo per riportare la situazione di spensieratezza che c'era poco prima che arrivasse Brett
-"Suppongo quello che fai tu, mangiare" risponde senza distogliere lo sguardo da Ryan, schiarisco la voce e deglutisco il nodo che ho in gola
-"Certo. Intendevo cosa fai in questo posto? Noi ci veniamo spesso ma non ti ho mai visto" non sembra intenzionato ad interrompere la gara di sguardi con Ryan tanto è vero che mi risponde non distogliendo gli occhi da quelli del mio amico
-"Ci sono venuto qualche volta. Dovevo vedermi con un amico per discutere di alcune cose ma è stato trattenuto a lavoro e non ha potuto" annuisco e poi guardo Ryan, sto per aprire la bocca quando Brett allunga la mano sullo schienale del divanetto su cui siamo seduti e le sue dita sfiorano la mia spalla facendomi rabbrividire al contatto. Ryan segue il gesto con gli occhi e la sua espressione cambia, ha lo stesso sguardo che aveva al Room quando quel tipo ci stava provando con me in malo modo. Sono seduta al tavolo con il mio migliore amico e il ragazzo che mi piace i quali non sembrano sopportarsi e sono in evidente difficoltà.
-"Ry, come mai hai fatto mattina?" visto che con Brett non ha funzionato ci riprovo con Ryan ed è lui ad interrompere la gara di sguardi, perché mi rivolge la sua attenzione, guardandomi.
-"Sono stato in giro, lo sai piccola" calca l'ultima parola e mi sorride con il suo solito ghigno, non mi volto per vedere l'espressione di Brett ma rispondo a Ryan
-"Il solito" mi volto verso Brett ancora intento a guardare Ryan
-"Quindi stasera dove porti la nostra ragazza preferita?" chiede Ryan con disinvoltura che Brett a quanto pare non sta apprezzando perché la mano sullo schienale si è poggiata completamente sulla mia spalla quasi per dire "Vedi questa mano? E' la mia ragazza, non la nostra" da dove cavolo è saltato fuori questo pensiero, mi sto schiaffeggiando mentalmente. Evidentemente il tocco di Brett mi sta mandando in tilt il sistema nervoso che spara cavolate in pieno giorno e in una situazione per niente piacevole.
-"Ry, non credo che Brett voglia dirti dove mi porterà davanti a me"
-"Si, Ry. Non posso dirtelo davanti alla nostra ragazza preferita" il tono di Brett è leggero ma i suoi occhi sono velati di rabbia
-"Certo Brett. Piccola vi lascio soli due minuti vado al bagno" tiro un sospiro di sollievo e annuisco. Ryan si alza e mi sorride, mentre si allontana il mio cuore riprende a battere più velocemente e il nodo ritorna più stretto di prima. Mi volto verso Brett che si è finalmente deciso a guardarmi
-"Perché ti stai comportando da stronzo?" gli chiedo e la sua mano dalla mia spalla si poggia sul mio viso per scostarmi una ciocca di capelli sfuggita dalla crocca disordinata che ho fatto questa mattina prima di uscire
-"Sono solo me stesso Faith. Ti chiama piccola, pranzate insieme da soli cosa che a quanto pare capita spesso e pensi ancora che ti voglia come una semplice amica?"
-"Brett, ti ho già detto che Ryan è il mio migliore amico, mi chiama così da tempo e si usciamo a pranzo, colazione e andiamo anche in giro per locali da soli o insieme agli altri. Non ci vedo nulla di strano" effettivamente Ryan è diventato strano nell'ultimo periodo in particolar modo da quando ho iniziato a frequentare Brett ma non credo che il motivo sia quello che lui pensa. Piuttosto credo che Ryan sia preoccupato per me, ha paura che io possa soffrire proprio come diceva ieri.
-"Probabilmente per te è così. Ma lui ha un secondo fine"
-"Non dire stronzate. Ry è il mio migliore amico"
-"Riconoscoun secondo fine quando lo vede tesoro, e lui ne ha uno" scuoto il capo mentreBrett si avvicina poggiando le sue labbra morbide sulle mie cogliendomi allasprovvista e il mio cuore salta un battito. Ogni volta che mi sfiora, che mibacia, che le nostre bocce si incontrano il mio corpo è attraversato da unasorta di scarica elettrica, le api impazziscono nello stomaco e la testa sispegne abbandonandosi alle sensazioni che lui mi provoca. Poggio la manosinistra sulla sua gamba destra, sento tutti i suoi muscoli contrarsi, poi siallontana lasciandomi un piccolo bacetto sulla fronte proprio quando Ryan sirisiede al suo posto. G=e�Ӿ�%l
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I CAN'T #Wattys2017
RomanceFaith era una semplice studentessa la cui vita viene sconvolta in seguito alla morte dei genitori, entrambi agenti dell'FBI assassinati. Cambia continente per andare alla ricerca di coloro che hanno ucciso i suoi genitori, di coloro che le hanno st...