CAPITOLO OTTO
Questo è un bel problema, un grande, enorme e grandissimo problema. Nessuno sa che assisto ai combattimenti clandestini o per meglio dire che scommetto e partecipo ai combattimenti clandestini, e nessuno deve saperlo, e lui con una semplice parola potrebbe far saltare tutto. Il cuore inizia a battere forte, sento il panico stringermi lo stomaco, i suoi occhi blu fissano i miei, sembra tranquillo
-"Vedo che la barista le ha fatto recapitare quanto le avevo chiesto" dandomi del "lei" e indicando con un cenno del capo il bicchiere che ho tra le mani
-"Si, e per l'appunto glielo stavo riportando" faccio per darglielo anche se non era quello che avrei voluto fare
-"Ma se stavi correndo per veder..." dice Camille, ma si interrompe perché le calpesto il piede, segnale del silenzio che lei capta all'istante
-"per vedere di tornarglielo indietro" continuo facendo finta di nulla
-"Lo tenga, mi offenderei se non lo facesse, comunque sono Hit, piacere" dice porgendomi la mano mentre... sorride? Si sta sorridendo, lo sa, cazzo lo sa che mi ha messo con le spalle al muro perché così sono costretta a rivelargli il mio nome, non posso dire stronzate davanti a Camille. Sta cercando di capire se la mia amica conosce "Blade" e vuole sapere come mi chiamo, sta cercando di prendere "due piccioni con una fava", potrei dirgli il mio nome e dargli almeno in parte la soddisfazione di avere ciò che vuole però potrei anche inventare una buona storia dopo con la mia amica, inventerei una bugia per coprire una bugia in modo da coprire la verità, mi sembra giusto, no? No che non è giusto, ma non so cos'altro fare, si tratta di un aspetto della mia vita in cui non posso coinvolgere nessuno, ma devo anche cercare di mantenere il mio nome segreto, mi rendo conto di essere stata in silenzio un po' più del dovuto quando Camille mi da un colpetto di gomito, mi schiarisco la gola e dico:
-"Piacere Blade, ecco il suo drink, la ringrazio ma non l'accetto" vedo Camille voltarsi di scatto, ovviamente mi ha sentita dire un nome falso, scuote il capo fissandomi incredula, ci guardiamo e lei sembra capire il mutuo aiuto di reggermi il gioco, gioco che Hit potrebbe mandare all'aria se solo accennasse alla lotta clandestina. La mia amica è così brava nel reggermi il gioco che afferma:
-"Blade, visto che qui sei impegnata, vado dai ragazzi, Louise non riuscirà a tenerli a bada per molto, ci vediamo tra poco al tavolo, le ordinazioni arrivano tra dieci minuti" mi sorride guardandomi intensamente, uno sguardo che sembra comunicare "dopo faremo i conti" e mi fa l'occhiolino senza nemmeno lasciarmi il tempo di replicare
-"La tua amica era piuttosto eccitata all'idea di lasciarti qui, e così ti chiami Blade, o perlomeno così sostieni. La tua amica è stata brava, devo ammetterlo sai giocarti le tue carte" ritorna a darmi del tu lasciando cadere la facciata
-"Ho capito il tuo giochetto, non ti dirò il mio nome, non saprai chi sono, per te sono Blade, cazzo. La mia amica non sa che sei un'idiota altrimenti non mi avrebbe lasciata qui, puoi starne certo" sono piuttosto arrabbiata
-"Nessun giochetto, ti ho vista ballare e ti ho riconosciuta, ti ho offerto un drink e ti sto chiedendo di dirmi il tuo nome, nessun giochetto, tutto chiaro e limpido. E non credo tu abbia bisogno di protezione, ma suppongo che questo la tua amica non lo sappia, perché se lo avesse saputo non ti avrebbe guardato come se fossi impazzita quando hai detto di chiamarti Blade e non ti avrebbe lasciata con me proprio come tu hai sostenuto un secondo fa" non immagina di quanta protezione io abbia bisogno e di quanta ne dispongo. Si alza, prende il drink e lo poggia sul bancone, poi la sua mano avvolge il mio polso e prima che possa dire qualcosa inizia a trascinarmi
-"Che cazzo fai?" gli urlo mentre mi tira, cerco di divincolarmi ma è forte, fottutamente forte, si ferma di scatto e si volta a guardarmi negli occhi, mi guardo intorno cercando i miei amici che sembrano essere spariti
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I CAN'T #Wattys2017
RomanceFaith era una semplice studentessa la cui vita viene sconvolta in seguito alla morte dei genitori, entrambi agenti dell'FBI assassinati. Cambia continente per andare alla ricerca di coloro che hanno ucciso i suoi genitori, di coloro che le hanno st...