CAPITOLO TRENTATRÉ
Sono alla mia auto quando mi poggia la mano sulla spalla invitandomi a girare, il calore della sua mano penetra fin sotto gli indumenti
-"Ora che sembri esserti calmata posso parlare io? Però preferirei entrare in auto, siamo tutti bagnati" il mio sguardo si posa sulla sua felpa nera bagnata e poi sui i capelli che gli scivolano sulla fronte, è bellissimo. Il cervello almeno in questo sembra concordare con il cuore o meglio con il corpo.
-"Entriamo" apro l'auto ed entrambi ci sediamo, accendo il riscaldamento, mi tolgo il parka bagnato e rabbrividisco, aggiusto i capelli ormai quasi del tutto bagnati e i suoi occhi seguono i miei movimenti, poi posa la sua borsa sui sedili anteriori e schiarisco la gola proprio quando sbottona la felpa lasciando intravedere la t-shirt grigia.
-"Hai ragione" esordisce –"...ti faccio sempre la stessa domanda. Non lo faccio perché voglio essere invadente, voglio solo capire cosa ti abbia spinto ad entrare in questo mondo. E si lo so che anche io ne faccio parte, e proprio perché ne faccio parte non ti capisco. Da quanto mi hai concesso di vedere della tua vita non hai una famiglia ma i tuoi amici ti adorano, per loro sei una leader. Sei una ragazza brillante, divertente, astuta, forte ed è proprio per questo che non capisco il motivo per la quale sei entrata in questo mondo" sono senza parole, il mio cuore sta impazzendo, la mia testa è un vortice confuso di pensieri
-"Brett..." provo a dire ma lui mi interrompe
-"No, nessun Brett, non inventare storie, non voglio sentirti parlare dei soldi, dell'adrenalina o di qualsiasi altra cazzata a cui tu pensi io possa credere. Ci deve essere qualcosa di forte che ti ha spinto a voler far parte di questo mondo, c'è qualcosa nei tuoi occhi che parla più di quanto facciano le tue parole. Quindi se ora mi dirai che lo fai per soldi o per adrenalina io farò finta di crederti, non ti farò nessuna domanda, aspetterò che sia tu a parlarmene ma non inventare più nulla" le sue parole mi lasciano completamente spiazzata. Brett riesce a leggere i miei occhi, riesce a leggere me. Brett mi vede, Brett vede uno spiraglio della vera me. Brett non può vedere la vera me, Brett deve vedere Faith, Brett non può leggere nei miei occhi ma io sono incapace di dirgli queste cose perché io voglio che Brett mi veda, che veda qualcos'altro oltre alla Faith che mostro, ma è rischioso, lui è pericoloso. Ha capito che il motivo per il quale sono qui, in questo lurido posto, non sono i soldi o l'adrenalina, ha capito che c'è dell'altro ma non sarò mai pronta a dirgli qual è il vero motivo, non potrò mai dirglielo. E sulla base di cosa inizio a frequentarlo? Sulla base di una menzogna? Ma se questa menzogna può avvicinarmi al mio obiettivo sarò ben felice di farlo anche se ne uscirò devastata, anche se il mio stupido e inutile cuore dovesse frantumarsi in altri piccoli e fragili pezzettini, perché per raggiungere il mio obiettivo sono disposta a tutto, anche andare contro il mio stupido cuore.
-"Lo faccio per soldi e adrenalina" mi ritrovo a rispondere semplicemente evitando di guardarlo negli occhi concentrandomi sulla pioggia che bagna il parabrezza. Gli ho praticamente detto che i miei motivi sono altri, non sto facendo altro che spronare la sua curiosità, lo sto spingendo a cercare qualcosa su di me, ma non troverà nulla, perché io non sono nessuno. Invece lui non è solo Brett è anche Hit, lui parla, complotta e si fa dare pacche sulla schiena da Marcus e forse è davvero qui solo per i soldi e l'adrenalina che tutto questo comporta. Ma i suoi occhi sembrano comunicare direttamente con il mio cuore ogni volta che sul ring tira un pugno, o forse sono così stupida da lasciarmi influenzare dalle mie emozioni, da sentimenti che non posso concedermi di provare ma che nonostante tutto lui riesce a scatenare. Prende la mia mano e la stringe tra le sue arrestando il flusso dei miei pensieri e spingendomi a continuare
-"Non sono pronta a parlarti di quello" gli dico indicando l'edifico alle nostre spalle con la mano libera e voltandomi a guardarlo –"Come tu non sei pronto a parlarmi di ciò che ti ha portato qui..." scuote il capo però lo fermo continuando –"...no Brett, come tu riesci a percepire qualcosa dai miei occhi, io percepisco lo stesso dai tuoi, sento che c'è dell'altro oltre a quello che mi stai dicendo e proprio come io al momento non sono pronta a rispondere alle tue domande tu non lo sei per rispondere alle mie" le sue mani stringono più forte le mie, il suo sguardo non abbandona il mio, mi sento schiava dei suoi occhi. Sono trascorse solo poche settimane da quando ci conosciamo eppure sento una connessione con quest'uomo enigmatico e pericoloso, una connessione che mi distruggerà se non sto attenta.
-"Faith, ti ho già detto svariate volte quanta voglia io abbia di conoscerti, di frequentarti. Mi piace la tua compagnia" mi ritrovo a sorridere alle sue parole però subito mi torna in mente il fatto che non mi abbia chiamata
-"Lo hai detto e ci stavamo frequentando fin quando hai deciso che sarebbe stato più divertente non farti sentire per qualche giorno" mi sorride, però io continuo –"però, ecco, vedi, ora io vorrei fare una cosa più divertente..." gli dico in tono allusivo e lui sorride ancora di più portandosi la mia mano alle labbra. Il contatto della sua bocca sulla mia pelle mi fa rabbrividire ma cerco di mantenere il controllo proseguendo –"ora, tu scendi dall'auto e io me ne torno a casa" la sua bocca si ferma, i suoi occhi catturano nuovamente i miei e io mi perdo in quei bellissimi pezzi di ghiaccio
-"Che intendi?" domanda curioso inclinando la testa verso destra
-"Proprio quello che ho detto. Scendi dalla mia auto, devo andare a casa"
-"Piccola, abbiamo appena deciso che non ci faremo domande, che continueremo a conoscerci rispettando ognuno i nostri tempi. Perché fare la difficile ora? Ormai so per certo che anche tu vuoi frequentarmi, che ti interesso, che ti eccito" effettivamente è vero, più vero di quanto sia disposta ad ammettere a me stessa
-"Touchè. Però vedi tesoro, io ti ho detto come la penso nel caso in cui dovessimo continuare a frequentarci ma non ho detto che avremmo ripreso da stasera", sorride
-"Domani ho degli impegni che non posso rimandare, ti andrebbe però sabato sera di uscire e fare qualcosa insieme?"
-"Non lo so, forse sono io ad avere qualcosa da fare sabato" scrollo le spalle indifferente anche se in realtà non ho un bel niente da fare sabato. Probabilmente le mie amiche organizzeranno un'altra delle loro uscite con i ragazzi e mi trascineranno, ma al momento non ne so nulla. Mi infastidisce che sia lui a dover decidere quando uscire, mi infastidisce perché se non fossi venuta qui probabilmente lui non mi avrebbe cercata.
-"Tesoro, sappiamo entrambi che non hai nulla da fare, sei solo troppo orgogliosa per cedere subito" quest'uomo riesce davvero a leggermi nel pensiero
-"Puoi farmene una colpa? Non che mi interessi particolarmente ma non mi hai cercata per giorni..."
-"Ti ha proprio dato fastidio il fatto che non ti abbia chiamata" fa una breve pausa in cui sto per rispondere quando aggiunge –"Non che ti sia interessato, ovviamente" afferma ironico e vorrei dargli un pugno su quel bel faccino che si ritrova
-"No, non mi interessa e togliti quel sorriso compiaciuto dalle labbra che sembri un'idiota. Non mi ha dato fastidio che tu non mi abbia cercato, mi da fastidio il motivo per il quale lo hai fatto e mi da fastidio soprattutto il fatto che probabilmente se non fossi venuta qui questa sera tu avresti continuato a non cercarmi" il sorriso sparisce dal suo viso, le sue mani lasciano le mie mentre fuori un fulmine squarcia il cielo, la pioggia inizia a battere più forte sull'auto. Il suo respiro diventa più veloce, la sua mano si sposta sulla mia guancia e il mio corpo viene pervaso da una scarica elettrica quasi come se il fulmine mi avesse colpito in pieno
-"Ti sono corso dietro Faith. Ho praticamente lasciato Marcus a parlareda solo in mezzo al ring per correrti dietro. Non corro dietro a nessuno Faith,io non dovrei nemmeno correrti dietro, cazzo Faith!"
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I CAN'T #Wattys2017
RomanceFaith era una semplice studentessa la cui vita viene sconvolta in seguito alla morte dei genitori, entrambi agenti dell'FBI assassinati. Cambia continente per andare alla ricerca di coloro che hanno ucciso i suoi genitori, di coloro che le hanno st...