CAPITOLO 44

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CAPITOLO QUARANTAQUATTRO



La mia sveglia personale mi fa sobbalzare, sono sudata e il mio respiro è accelerato, vorrei alzarmi ma un braccio pesante mi impedisce di muovermi, il corpo di Brett è ancora stretto al mio. Cerco di muovermi nella morsa del suo abbraccio, mi volto verso lui, dorme a pancia in giù con un braccio attorno alla mia pancia e l'altro braccio sotto al cuscino, i lineamenti del suo viso sono rilassati, sembra tranquillo, ha un espressione che da sveglio non gli ho mai visto. Osservarlo stranamente paca il battito del mio cuore e il senso di nausea che ogni mattina s'impossessa del mio stomaco. E' strano pensare a come un uomo così caparbio, scontroso e indisponente possa invece essere anche romantico, dolce e premuroso. E' strano svegliarsi e trovarsi una persona accanto, è strano che i pensieri su tutto ciò che mi circonda, in sua compagnia, siano scomparsi, è strano pensare...

-"Smettila di pensare" la sua voce mi fa trasalire, è rauca dal sonno ed forse uno dei suoni più belli che io abbia mai sentito , e ancora una volta mi stupisco di come riesca a leggermi nel pensiero.

-"Non stavo pensando" ha ancora gli occhi chiusi mentre la sua mano mi accarezza il braccio nudo

-"Erano così forti che mi hanno svegliato" per un attimo il pensiero che io possa aver parlato nel sonno mi fa rabbrividire, ma so che non succede mai, ormai non urlo nemmeno più ma a farmi compagnia ci sono sempre il batticuore e il sudore.

-"In realtà stavo pensando che volevo solo andare a prendere un bicchiere d'acqua, e poi da quanto fai finta di dormire?" uno dei suoi bellissimi occhi si apre

-"Ti ho sentito muoverti e mi sono svegliato, quindi da non molto" il suo viso si apre in un sorriso, i suoi pozzi d'acqua adesso mi guardano entrambi, anche io gli sto sorridendo. Ci stiamo guardando e un brivido percorre la mia pelle, perché adesso c'è una nuova consapevolezza nei nostri sguardi.

-"Ah e quindi hai pensato di restare ad aspettare che ti osservassi in maniera inquietante?" annuisce e il suo sorriso non si spegne, è perfetto. Lui, io, noi, qui, siamo perfetti. Le farfalle nello stomaco volano incontrollate. Ieri sera è stato tutto meraviglioso e stamattina tra noi non c'è l'imbarazzo che mi aspettavo di provare, non c'è la paura che pensavo arrivasse non appena avessi aperto gli occhi, non c'è nulla se non io, se non lui, se non noi. Toglie il braccio da sotto il cuscino e mi tira verso se, sotto di se. I nostri corpi si accarezzano, i nostri occhi si stanno mangiando.

-"Puoi osservarmi in maniera inquietante quanto vuoi se poi implica..." le sue labbra sfiorano le mie in un bacio delicato -"...questo", gli sorrido e annuisco quindi lui continua -"...questo" le sue labbra scendono sul mio collo ma i suoi occhi restano incollati ai miei e annuisco nuovamente -"...questo" ma adesso non c'è più bisogno di parole, non c'è più bisogno di nulla. I suoi baci diventano sempre più intensi, le sue mani sul mio corpo, le mie sul suo, tra i suoi capelli. Le sue mani stanno toccando piccoli pezzi del mio cuore, i suoi baci li stanno unendo. I nostri corpi uniti sono perfetti. Non pensavo esistesse la perfezione, ma ora ne ho la certezza.

Adesso siamo uno nelle braccia dell'altro, ho la testa poggiata sul suo petto, le sue mani sono tra i miei capelli che li accarezzano pigramente, mentre io gli sfioro la pancia con un'unghia e lo sento sorridere

-"Non posso crederci, soffri il solletico?" alzo il capo per guardarlo ma lui subito smette di sorridere cercando di trattenersi ma non risponde e si limita ad osservarmi

-"Il grande e grosso Brett soffre il solletico" affermo sorridendo ma lui scuote il capo

-"Dici di no?" annuisce sempre senza rispondere e cercando di trattenersi mentre continuo a sfiorargli la pancia -"Sicuro?" annuisce ma io sono così felice di vederlo sorridere che inizio a solleticargli la pancia con entrambe le mani e lui non riesce più a trattenersi e il suo sorriso diventa una vera e propria risata. Non l'avevo mai sentito ridere, non avevo mai sentito il suono della sua risata, ho cambiato idea, è questo il mio nuovo suono preferito. Con le sue mani cerca di fermare le mie ma riesco a liberarmi e a continuare -"Va bene, va bene" ansima tra una risata e l'altra -"hai ragione soffro il solletico" stiamo entrambi ridendo quando smetto di solleticargli la pancia

-"Non l'avrei detto, sai che questa cosa va a mio vantaggio?" gli dico mentre torno a sedere al suo fianco coprendomi con il lenzuolo mentre lui ancora ansimante

-"In che modo?" si volta sul lato guardandomi negli occhi

-"In molti modi. Ma ora che ne dici di alzarci da questo letto e andare a sfamarmi?" i suoi bellissimi occhi si chiudono mentre il suo volto si apre in un sorriso

-"Non lo sei stata abbastanza?" lo fisso e ci metto qualche secondo per capire il senso della sua domanda, e appena lo comprendo avvampo come una sedicenne. Lui ridacchia e io scuoto il capo alzandomi da letto e borbottando

-"Colazione, andiamo a fare colazione" sento il fruscio delle lenzuola quindi mi volto e lo trovo che mi guarda sorridendo e mi ritrovo a ricambiare non potendone farea meno, perché i suoi sorrisi sono così rari che quando ne fa uno ne voglio approfittare. Indossa i pantaloni che aveva ieri sera e considerando che sono di taglio classico non li vedo molto comodi però resto in silenzio perché è estremamente sexy. Io nel frattempo prendo un pantaloncino e una maglietta oversize dal cassetto

-"Fai una doccia preparo io la colazione!" la sua voce mi fa fermare perché avevo intenzione di farla dopo, con lui. Avvampo al pensiero, sembro davvero una di quelle ragazzine dei libri o dei film che diventano rosse per ogni cazzata. Mi schiarisco la gola e dico:

-"Okay. Fai come se fossi a casa tua, in cucina trovi tutto quello che ti serve" annuisce mentre si avvicina e mi posa un bacio sulle labbra che mi fa tremare le gambe. Ogni suo bacio mi provoca le stesse sensazioni, pensavo che dopo stanotte, quest'esplosione di emozioni si placasse e invece non hanno fatto altro che amplificarsi.

-"Ti aspetto giù" mormora sulle mie labbra, io faccio un cenno con il capo e lui sorridente mi lascia andare alla mia doccia.

I CAN'T #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora