CAPITOLO 30

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CAPITOLO 30

Sono le nove di sera e sono fuori all'edificio, l'aria gelida di gennaio mi fa rabbrividire, mi stringo meglio nel lungo parka verde militare che indosso poi faccio un cenno a Ted ed entro prendendo il mio solito posto. L'aria questa sera, anche all'interno, è più fredda del solito, ci sono molti visi già visti le volte scorse, in giro non vedo ancora Marcus o Stewart, Brett probabilmente si starà preparando e Cyrus si sta avvicinando verso me

-"Ehy bellezza" mi saluta con un sorriso mentre io gli faccio un cenno con la testa mentre prendo i soldi dalla borsa

-"300 su Hit" dico a malincuore perché vorrei che le prendesse di santa ragione fin quando a suon di pugni gli ritorna il buonsenso, annuisce mentre prende i soldi che gli porgo senza, però, celare il mio disappunto

-"Hai imparato la lezione bellezza"

-"A quanto pare" borbotto rabbiosa e lui mostra un ghigno divertito

-"Arriverà il tuo turno, non ora però. Comunque se può farti piacere sei piaciuta molto a Marcus, si sta dando da fare per trovarti qualche valido avversario" appena pronunzia il suo nome le mie orecchie si attivano come antenne e il mio cervello spazza via la nube che si crea al suono del nome "Brett".  Ecco il motivo per il quale sono qui, fare colpo su Marcus, conoscere Marcus, colpire Marcus. Sapevo che avrei fatto colpo su di lui se mi avesse vista, lo sapevo! Ma so che non mi ha vista, ha solo sentito parlare di me, l'ho incuriosito ed ora lui vuole vedere se posso essere il suo nuovo giocattolo, se posso funzionare bene per le sue finanze.

Cyrus fa la solita presentazione, ho la bocca secca e il cuore che palpita quando viene annunciato Brett, sale sul ring e il suo sguardo è lo stesso che aveva lunedi sera con me, è duro, inespressivo sembra quasi che sia distaccato dalla realtà. Si guarda intorno e il mio stupido cuore inizia a pensare che mi stia cercando ma il mio cervello lo ammonisce, "controllati" dice, "non ti chiama da giorni, povera piccola illusa" continua, "tu sei Faith" gli ricorda", "non puoi concederti emozioni" infierisce, "idiota" gli urla. Stringo la testa tra le mani cercando di farlo smettere, di zittirlo ma non ci riesco, le voci delle persone in questa stanza diventano un lieve borbottio. Cerco di ricompormi, di ritornare Faith. Mi costringo a togliere le mani dalla testa, le porto sulle gambe e le strofino sui jeans per scaldarle dal gelo in cui sono state avvolte, poi alzo la testa e riporto il mio sguardo sul ring dove l'incontro è già iniziato. Brett sferra qualche pugno all'avversario che si difende bene, stiamo allo scadere del primo round quando vedo avvicinarsi la figura di Marcus, siede al solito posto con disinvoltura, come se al mondo non esistessero problemi che lui non possa risolvere, il suo umile servitore, Stewart, lo segue come un cagnolino fedele. Entrambi hanno l'attenzione rivolta al ring e battono le mani quando, allo scadere del round, Brett sferra un montante alla mascella di quel poveretto, giurerei di aver sentito i denti stridergli e rompersi per la potenza con il quale ha sferrato il colpo. Brett si mette nel suo angolo di ring mentre Marcus gli si avvicina e gli da una pacca sulla spalla, avverto una fitta allo stomaco quando Brett gli rivolge un cenno del capo dopo aver ascoltato ciò che quel bastardo gli sta dicendo. Mi alzo dal posto in cui sono seduta quasi come se fossi guidata da una forza maggiore e mi reco più vicino al ring. Mi siedo su di un scalino perché non ci sono posti, da qui riesco a vedere meglio, tra me e il ring ci sono circa 3 metri di distanza e di meno sono quelli che mi separano da Marcus e Stewart. Suona la campana che indica l'inizio del secondo round, Brett viene sospinto verso il ring da un'altra pacca di Marcus, e da qui riesco a vedere chiaramente la sua mascella che si contrae. Quando Marcus si volta per tornare nel suo "trono" mi vede, si ferma per un secondo, sembra quasi spiazzato ma non sapre dirlo con certezza, tuttavia subito si riprende e mi sorride facendo un cenno con il capo che io ricambio, mi viene da vomitare. Brett non si rende conto di quello che sta accadendo a pochi metri da lui perché è troppo occupato a sferrare pugni, quando Marcus si siede dandomi le spalle butto fuori l'aria che non mi ero resa conto di aver trattenuto. L'avversario di Brett è sfinito, continua a perdere sangue dalla bocca, poi inizia a perdere sangue dal naso e cade a terra immobile mentre Brett cerca di riprendere fiato, lo guardo e mi rendo conto che i suoi occhi ora sono tormentati, alza lo sguardo, e giuro che posso descrivere ogni tipo di emozione che gli passa sul viso nel momento in cui i suoi occhi incrociano i miei, stupore, confusione, rimorso, ghiaccio. Il mio stupido cuore inizia a palpitare mentre il mio cervello scandisce "non ti ha chiamata". Quando volge lo sguardo verso Marcus facendogli un debole cenno del capo mi rendo conto di quanto lui sia coinvolto in tutto questo, di quanto lui faccia parte di un mondo che io sono venuta a distruggere, di quanto anche lui possa essere un nemico. Sono così stordita che non mi sono nemmeno resa conto che l'avversario di Brett è stato scortato fuori, che Cyrus annuncia per l'ennesima volta il vincitore, Hit, si perché per quanto lui con me sia Brett, è anche Hit e io devo tenerlo presente, perché se lui è Hit io sono Faith.  Le persone intorno a noi iniziano ad andare via dopo aver preso i soldi della loro vincita mentre io resto seduta qui, ad aspettare che tutti loro vadano via. Marcus ha raggiunto Brett sul ring, stanno parlando e non mi sfuggono gli sguardi che Brett mi lancia, sono così concentrata su di loro che non mi rendo conto di Cyrus al mio fianco fin quando non mi tocca una spalla e mi fa voltare il capo di colpo

-"Rischi di spezzarti il collo se ti giri così" mi dice mentre io ritrovo il giusto contegno e mi alzo mettendomi la borsa in spalla

-"Cosa vuoi?" rispondo con più durezza di quanto in realtà volessi usare, lui alza le mani in segno di difesa

-"Calma dolcezza. Ecco i tuoi soldi" mi porge la mia vincita e ogni volta che mi ritrovo a prendere questi soldi dalle sue mani mi sento sempre un po' più sporca, poi continua –"Te l'avevo detto prima che Marcus ti stata cercando un avversario e te l'ha trovato per lunedì sera, quindi se vuoi combattere fammi sapere che combiniamo l'incontro" non mi aspettavo di dover combattere a breve dato quello che mi aveva detto Cyrus prima però tanto meglio così e ho addirittura l'onore che Marcus in persona si occupi di cercarmi gli avversari e organizzarmi gli incontri, cerco di mascherare il mio disgusto

-"Certo che voglio combattere, organizzate tutto" mi sto voltando per andare via ma quello che aggiunge subito dopo mi blocca di colpo

-"Marcus ti vuole parlare, vai" e se ne va lasciandomi di spalle.

I CAN'T #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora