Capitolo 2

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Per quanto io odi fare spesa,devo dire che questa é andata a buon fine,dato che sono riuscita a riempire il carrello di barattoli di nutella, che per una persona normale basterebbero per due mesi,per me vanno benissimo un paio di giorni.

"Mi spieghi cosa devi farci con tutta quella nutella?"mi chiede la mamma partendo con la macchina.

"Ho intenzione di dipingerci le pareti della mia cameretta!"rispondo ironica,ma secondo lei cosa dovró mai farci?

"Ma certo che la tua simpatia aume...",ma si blocca frenando bruscamente e subito intravedo d'avanti alla nostra macchina una moto che sta praticamente facendo un inversione a U,non porta neanche il casco,ha dei capelli biondi e ricci e degli occhi celesti,sono le uniche cose che sono riuscita a vedere di sfuggita prima che sparisse dalla nostra vista.

Mia madre continua a guidare imprecando e chiedendosi chi ha dato la patente a quel ragazzo,ma meglio cosi altrimenti mi avrebbe fatto la ramanzina su quanto io ogni giorno diventi sempre più simpatica.

"Siamo arrivatee!"urlo dall'entrata e subito vedo una piccola Wendy correre come un fulmine per venirmi in contro ad abbracciarmi,no aspetta!
Non mi sta per abbracciare...sta...sta...sta abbracciando la busta che ho in mano!

"Nutellaaaa!"esclama urlando felice come una pasqua.

Che cosa??"Hei,hei,hei,frena quella é per me!"le dico spegnendo il suo entusiasmo.

"Ma ci sono come minimo cinque barattoli la dentro"si lamenta con il labbruccio inferiore di fuori.

"Si e sono tutti miei!"ed é cosi che iniziano i ricatti.

"Allora se vuoi mangiarla tutta da sola,oggi mi accompagnerai alla pista da skateboard!"

Che cosa!No! Li ci vanno tutti i ragazzi e le ragazze più popolari di tutte le scuole e io non posso permettermelo dato che non ho neanche una vita sociale,però non posso neanche condividere la mia nutella con lei dato che ha preso da me e se la mangerebbe tutta in meno di venti minuti.

Uffa non puó ricattarmi andiamo! Ha solo cinque anni!

"No Wendy non andremo alla pista e non ti daró la mia nutella!"

"Allora io lo dico alla mamma!"urla sbattendo il piede destro a terra.

Certo che quando ci si mette é proprio terribile,ma da chi diavolo ha preso? Io sono un angioletto quindi da me é impossibile!

"Hei ragazze che cosa succede?"ci domanda nostro padre scendendo dalle scale con il suo fascino infinito.

A volte mi chiedo se appartenga a una famiglia di nobili o magari é un riccone pieno di soldi che lavora in qualche ufficio bancario o qualcosa del genere,invece no! Lavora in una piccola fabbrica come dipendente,di preciso non so di cosa si occupa,so solo che la sua bellezza là dentro é sprecata: ha due occhi celesti ghiaccio come quelli di mia sorella e i suoi capelli sono corti di un nero intenso,lui é alto ha un bel fisico,certo non ha gli addominali scolpiti ma ha un bel fisico! Il suo carattere varia dalle situazioni,sa essere dolce,ma se vuole anche molto severo e quando si arrabbia ti puó uccidere semplicemente con lo sguardo,ma non si arrabbia quasi mai,é un uomo che sa mantenere la calma.

"Ana non vuole accompagnarmi alla pista e non vuole darmi nemmeno la sua cioccolata,quindi le ho detto di scegliere,ma lei non sceglie!"dice Wendy con tono dolce,ma lamentoso allo stesso tempo e io so l'effetto che fa a mio padre quando fa cosi!

"Ana,accompagnerai tua sorella alla pista e le darai anche
un po' della tua cioccolata!"dice con tono duro.

"Che cosa??"urlo sbalordita.

"Hai capito bene!"ribatte con tono ancora più duro.

"Ma...ma..."

"Niente ma altrimenti..."ma lo interrompo .

"Altrimenti cosa? Mi chiudi in camera e non mi fai più uscire? Mbe perché per tua informazione sono due anni che non esco a divertirmi con qualcuno,oppure che fai,mi togli il cellulare? Perché quello é tre giorni che é spento dato che non parlo con nessuno! Oppure...oppure " ma vengo interrotta mentre Wendy guarda dispiaciuta,dopo che Susi ha fatto quello che ha fatto l'unica persona con cui parlavo era proprio Wendy anche se aveva solamente tre anni,ma sembrava che mi capisse e so che lei non mi abbandonerà mai,per quanto puó essere piccola é l'unica persona di cui mi fido veramente é come se lei a volte assorbisse tutto il dolore che provo.

"Oppure niente Ana, lo faccio per il tuo bene,lo faccio perché essendo tuo padre mi preoccupo per te,perché non ci riesco più a vederti in questo modo,a vedere che fingi di stare bene"lo dice con tono calmo ora.

"Quindi per favore accompagna tua sorella alla pista dopo pranzo"

"E va bene"sbuffo rassegnata.

"Siii evvivaaa" grida euforica Wendy.

Mi fa male vedere i miei genitori cosi preoccupati per me, purtroppo però le mie paure e insicurezze mi bloccano, e io non riesco superarle.

So perfettamente che ciò che dicono i miei genitori viene detto per il mio bene, per aiutarmi e per spronarmi, ma certe cose mi bloccano proprio.

Tutto questo mi preoccupa,é tanto che non esco da sola e sopratutto non sono mai andata alla pista,ma se mi siedo in un angolino a guardare mia sorella che gioca sicuramente non attireró attenzioni e mi sentirò più tranquilla e meno a disagio.

Sono passati poco meno di due ore da quando abbiamo finito di pranzare e mia sorella è tipo mezz'ora che sta saltando sul mio letto costringendomi a prepararmi con molta insistenza cosi sbuffando e alza do gli occhi al cielo mi alzo per niente entusiasta e mi preparo.

Decido di mettere semplicemente un po' di mascara e un po' di ombretto per illuminare gli occhi, un paio di jean a vita alta e una maglietta rosa.

Dopo dieci minuti siamo alla pista: ci sono un sacco di ragazzi che stanno andando sul loro skate,chi é intento a scambiarsi effusioni d'amore e chi invece chiacchiera tranquillamente.

"Ana,Ana guarda li c'é Ale!"esclama Wendy euforica "Posso andarci ti prego?"
"E va bene,ma sta attenta e se hai bisogno di qualcosa chiamami"mi abbraccia e corre via.

Okey tutto sommato non sta andando male,mia sorella ha trovato un suo amichetto,la gente qui non disturba affatto,c'é un sole magnifico e per fortuna ho portato un libro da leggere,credo che il mio pomeriggio non passerà poi cosi male.

Neanche cinque minuti dopo...

"Aaaaaahh..." sento urlare,alzo lo sguardo d'avanti a me e vedo mia sorella praticamente stesa a terra con uno skate sopra di lei nel bel mezzo della pista "Wendyyy..."urlo fiondandomi su di lei con il cuore a mille e le gambe tremanti.

"O mio Dio ti sei fatta male?"le chiedo con il cuore in gola,sono preoccupatissima,ma come é successo,insomma le ho tolto lo sguardo di dosso solo mezzo minuto!

"Hei bimbe state bene?"alzo lo sguardo e vedo un ragazzo molto più alto di me con una maglietta bianca attillata che mette in risalto tutti i suoi muscoli e il suo fisico stupendo,alzo lo sguardo verso il suo viso e vedo i suoi bellissimi occhi azzurri e i suoi ricci biondi,ma io l ho già visto da qualche parte ,ma dove?

"Bimbe?"chiedo acida.

"Mi dispiace per te,ma ho 17 anni e se scopro chi ha travolto mia sorella con quell'affare lo faccio fuori!"
praticamente urlo e noto che quasi mezza pista si é girata a guardare.

Per fortuna non dovevo attirare attenzione,ci sono riuscita!

Lui mi guarda apre e poi richiude la sua sottile bocca rosa,come se avesse voluto dirmi qualcosa e all' improvviso si fosse bloccato per poi aprirsi in un mezzo sorriso e dirmi"Ma io ti ho già visto!"

E come un flash mi ritornano in mente le immagini "Ma...ma...tu...sei..."balbetto incredula.

Abisso ProfondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora