Continuo a guardarlo e ogni secondo che passa la sua rabbia si fa sempre più visibile e io mi sento sempre più piccola,ma continuo a guardarlo in cagnesco,é una lotta senza fine,potremmo continuare cosi all'infinito,ma io con lui non ho altro tempo da perdere,cosi distolgo lo sguardo e mi dirigo verso la porta,mi giro per guardarlo un ultima volta e lo vedo passarsi una mano tra i capelli,apro la porta e corro via.
Che cosa ho detto,mi sono solo presentata perché si é arrabbiato in quel modo,anche se ora che ci penso all'inizio i suoi occhi dicevano tutt'altro,sembrava quasi spaventato,ma da cosa?
Forse il mio nome gli ricorda quello di una sua ex psicopatica che non lo mollava un attimo,neanche per andare in bagno,perché il suo sguardo sembrava veramente spaventato,come se fossi uno dei più pericolosi serial killer del mondo.
Sto correndo troppo veloce,non ho più fiato,cosi decido di mettermi a sedere su una panchina qui vicino.
La sua reazione é stata troppo esagerata per un solo nome e quei bellissimi occhi che sprigionavano rabbia mi stavano veramente facendo paura,siamo stati a guardarci in quel modo per tipo due minuti,ma a me sembravano non passare mai.
“Hei Ana!"sento una voce,guardo d'avanti a me e vedo un motorino dipinto di rosa con una ragazza sopra,ma non riesco a capire chi é con il casco che indossa,ma per fortuna se lo toglie e riesco a vederla.
“Alexis,che ci fai qui?"
“Stavo facendo un giro con il mio motorino,mi annoiavo,poi ti ho vista e ho deciso di fermarmi,tu che ci fai qui tutta sola?"chiede curiosa.
Che ci faccio qui da sola?
Vediamo...sono stata praticamente buttata fuori dal proprietario o almeno penso che sia il proprietario della casa dove la sera prima c'é stata una festa e questa mattina mi hanno obbligata a pulire e come se non bastasse mancava poco che mi ci buttasse fuori a calci, e sai perché?
Perché gli ho detto di chiamarmi Anastasia, e ora eccomi qua,dopo che ho corso come se non ci fosse un domani!“Lascia perdere storia lunga!"
“Io ho tutto il tempo,se ti va possiamo andare in spiaggia,qui il mare é bellissimo!"
No,non ci credo,ma io voglio solo andare a casa mia a dormire e dimenticare questa giornata che sembra essere infinita.
“Alexis,scusa,ma non mi sembra il caso,le spiagge sono lontane per arrivarci a piedi e io non ho il costume!" dico con la speranza che cambi idea.
“Oh,ma ci andremo con il motorino e poi neanche io ho il costume e per favore chiamami Alexa!"dice in tono supplichevole facendomi una faccia da cucciolo bastonato,é troppo dolce non posso rifiutare.
“E va bene,ma poi mi riaccompagni a casa!"dico severa.
“Si si certo non preoccuparti!"dice saltando e battendo le mani.
Salgo dietro di lei sul motorino e lei parte come un fulmine e automaticamente mi stringo alla sua vita,in realtà non sta andando veloce é che non mi aspettavo partisse cosi presto.
Poco dopo siamo arrivate al mare e come sempre la spiaggia é piena di gente e l'acqua é di un azzurro stupendo,ci mettiamo sedute vicino la riva in modo che le onde possano bagnare i nostri piedi.
“Allora,racconta,che cosa é successo?"chiede Alexa.
“Niente di che,ieri sera dopo essere andata via dall'ospedale Sky..."
“Aspetta! Si chiama Sky quel bellissimo ragazzo con gli occhi azzurri che era con te?"mi interrompe.
“Si,si chiama cosi!"
“Ma é il tuo ragazzo?"mi chiede ancora.
“Cosa? No,no,no,no,no! Lui...lui...é un...un...un conoscente! Si ecco,un conoscente!"
“Oh bhe capisco,dai continua sei andata via con lui dall'ospedale e poi?"
“Ecco,come stavo dicendo,Sky,al posto di portarmi a casa..."e piano piano con tremila interruzioni da parte di Alexa,riguardanti tutte Sky e un bambino che é inciampato su una buca,riesco a raccontare tutto quanto.
“E quindi ti ha cacciata da casa sua solo perché gli hai detto di chiamarti Anastasia?"chiede sbalordita e io scoppio a ridere per la sua faccia.
“Si proprio cosi!"
“Forse gli ricordi una sua ex."dice pensierosa.
“Già l ho pensato anche io,forse é cosi!"faccio spallucce.
“Ma almeno questo Jeik é bello?"chiede con un sorriso furbo.
Bello? Bello? Bello é a dir poco,ragazzi cosi si incontrano solo nei sogni,non ci sono termini di paragone per descrivere la sua bellezza!
“Mba...é normale!"dico indifferente.
Si ottima cazzata Ana complimenti!
Io e Alexa continuiamo a parlare del più e del meno, fino a quando non ci accorgiamo che si sta facendo tardi e cosi ritorniamo a casa con il suo motorino.
“Sono a casa!"urlo dalla porta.
Wendy mi corre in contro e mi abbraccia,ma il suo piccolo viso sembra triste,deve aver saputo,vado in cucina e vedo la mamma.
Ma che cosa ci fa lei qua,non dovrebbe essere a lavooo...oh già!Lei lavorava dalla signora Luisa,la saluto e mi dirigo verso la mia stanza,poco dopo entra Wendy,con gli occhi pieni di lacrime.
“Hei piccola che cosa é successo?"
chiedo preoccupata.“La mamma mi ha detto che la signora Luisa é andata via per sempre" e una piccola lacrima le scende sul viso,ma lei non la conosceva o se la conosceva solo di vista.
“Wendy,ma tu non la conoscevi,perché sei cosi triste?"chiedo in modo dolce.
“Perché anche una mia amichetta due anni fa é andata via per sempre,peró lei si é trasferita e a me manca tanto!"
“Mbe,puoi sempre chiamarla no?"
“No,perché lei é andata via senza dire niente a nessuno e io non ho il suo numero"e un altra lacrima le bagna il volto.
“Avevate la stessa età?"forse parlarne le farà bene,peró é strano che non mi abbia mai detto niente di questa sua amichetta,di solito lei mi dice tutto.
“No,io avevo tre anni e lei quattro,ma era la mia migliore amica!"e detto questo scoppia a piangere,mentre strofina le sue piccole mani sugli occhi e io non posso fare altro che prenderla in braccio e abbracciarla,ci stendiamo sul letto e io non mi stacco da lei e lei sembra non volersi staccare da me.
Continua a piangere e con le sue lacrime sta bagnando il mio petto, e ora tocca a me esserci per lei,aiutarla e assorbire il suo dolore!
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Abisso Profondo
RomanceQuesta é la storia di una ragazza con un carattere un po' scontroso,ma allo stesso tempo molto dolce, con un passato tutto da raccontare che la porterà a conoscere pian piano delle persone che la faranno uscire dal suo abisso profondo o forse. Cosa...