I raggi del sole mi arrivano dritti in faccia e io con un occhio aperto e uno chiuso cerco di guardare che ore sono.
La sveglia dice che sono le 9:00.
"Oh no! Sono in ritardo! " impreco.
Corro dritta in bagno e mi faccio una doccia veloce,mi vesto con una felpa grigia con una scritta rossa sopra,dei Jeans e le Converse bianche.
Mi guardo allo specchio e noto che questa mattina ho due occhiaie che mi arrivano fin sotto i piedi,cosi decido di truccarmi,tanto sono già in ritardo.
Meglio prendersela comoda.
Metto il correttore,il fondo tinta e un po' di mascara.
Corro in strada per cercare un taxi e poco dopo arrivo a scuola e vedo Dina.
"In ritardo come sempre eh? "dice ridacchiando.
"Si come sempre!"rispondo correndo in classe.
"Mi dispiace ma non posso farti entrare alla lezione,dovrai andare a quella delle 11:00." Mi ferma dispiaciuta.
"Ma si dai, tanto quest'anno ne ho perse poche"dico ironica.
Dopo aver fatto varie fotocopie per le altre classi finalmente la campanella suona e io posso andare nella mia classe.
Comunque mi ci vedo bene con un futuro da bidella.
Oggi ho letteratura per fortuna è una materia che mi piace.
Vado al mio posto e mi metto vicino ad Adam,ci salutiamo e mentre la lezione inizia,io e lui parliamo del più e del meno fino a quando non veniamo interrotti.
"Adam, che ne dici se leggi tu la scena del bacio? " chiede la prof.
"Va bene" risponde lui.
Romeo : se con indigna mano profana questa tua santa reliquia (è il peccato di tutti i cuori pii), queste mie labbra,piene di rossore,al pari di contriti pellegrini,son pronte a render morbido quel tocco con un tenero bacio.
"Ana che ne dici se tu fai Giulietta? " chiede la prof.
Sinceramente non è la migliore delle idee, però lo faccio comunque.
Giulietta : pellegrino, alla tua mano tu fai troppo torto,che nel gesto gentile essa ha mostrato la buona devozione che si deve. Anche i santi hanno mani, e i pellegrini le possono toccare, e palma a palma è il modo di baciar dei pii palmieri.
Romeo : santi e palmieri non hanno dunque labbra?
Giulietta : si, pellegrino ma quelle son labbra ch'essi debbano usar per la preghiera.
Romeo : E allora,cara santa, che le labbra facciano anch'esse quel che fan le mani, esse sono in preghiera innanzi a te,ascoltale, se non vuoi che la fede volga in disperazione.
Giulietta : I santi, pur se accolgono i voti di chi prega,non si muovono.
Romeo : E allora non ti muovere fin ch'io raccolga dalle labbra tue l'accoglimento della mia preghiera. (la bacia) Ecco, dalle tue labbra ora le mie purgate son cosi del lor peccato.
Giulietta : Ma allora sulle mie resta il peccato di cui si son purgate quelle tue!
Romeo : O colpa dolcemente rinfacciata! Il mio peccato succhiato da te! E rendimelo,allora il mio peccato. (la bacia ancora)
Giulietta : sai baciare nel più perfetto stile.
Tutto questo è stato letto sotto lo sguardo di tutta la classe e soprattutto quello di Adam che ogni volta che leggevo mi fissava in modo strano, mentre io non ho staccato gli occhi dal libro.
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Abisso Profondo
RomanceQuesta é la storia di una ragazza con un carattere un po' scontroso,ma allo stesso tempo molto dolce, con un passato tutto da raccontare che la porterà a conoscere pian piano delle persone che la faranno uscire dal suo abisso profondo o forse. Cosa...