Ultimamente, da quando è iniziata la scuola non riesco ad avere un attimo libero per me stessa.
La mia vita nel giro di un mese è cambiata completamente,da non avere nessuno con cui parlare ad essere cercata in continuazione.
"Possiamo vederci a casa mia se vuoi"propongo ad Alexa rispondendo al messaggio.
"No,ti passo a prendere tra poco e andiamo in spiaggia,va bene?"
"Si certo,ma é successo qualcosa di grave?",
Sono curiosa di sapere ma purtroppo non ricevo risposta,solitamente Alexa per messaggi é scherzosa,ironica mette venticinque faccine diverse e il suo modo di essere cosi seria mi sta facendo un po' preoccupate.
Dopo poco il campanello suona e aprendo mi ritrovo avanti un Alexa totalmente diversa.
Subito sento come mille lame trafiggere il mio cuore.
I suoi capelli mossi e sempre ordinati sono completamente scompigliati e i suoi bellissimi occhi azzurri arrossati dal pianto,la sua espressione é preoccupata,arrabbiata,sconvolta,non riesco a capire.
Proprio nel momento in cui stavo per chiederle cosa sia successo lei mi prende un polso e inizia a correre verso il suo motorino rosa,mi passa il casco,mette in moto,io mi metto dietro di lei e parte a tutta velocità verso la spiaggia.
Alexa è andata talmente veloce che ci siamo arrivate in pochissimo tempo e come sempre ci mettiamo sedute vicino alla riva,in modo che le onde del mare ci bagnino i piedi,ma ancora nessuno delle due dice niente.
"Alexa,che cosa succede?"chiedo con un tono dolce cercando di confortarla.
E lei in tutta risposta scoppia a piangere.
Piange,piange,piange e continua a piangere ancora,singhiozza e il suo respiro é irregolare,continua a sfregare le sue mani sugli occhi e quel poco mascara che aveva si sparge su tutta la sua pallida pelle.
"Ei Alexa é tutto okey,di qualunque cosa si tratti si risolverà ne sono certa."dico cercando di calmarla.
"No,Ana,é tutta colpa mia! Non me lo perdonerò mai!"dice rabbiosa,senza smettere di piangere.
"Okey,ora calmati e raccontami tutto!"dico decisa.
Dopo aver fatto dei grandi respiri e essersi calmata lei inizia a raccontare.
"Ti ricordi quando oggi all'uscita della scuola ti ho chiesto se volevi un passaggio?"chiede guardandomi.
"Si me lo ricordo..."
"Ecco,quando tu ti stavi dirigendo alla fermata e io stavo per partire é arrivata Camila,era una furia!"fa una pausa."É venuta da me e ha iniziato ad urlare"dice con la voce tremante,segno che sta per iniziare a piangere di nuovo.
"E che cosa ti ha detto?"chiedo io ancora confusa.
"Ha detto esattamente queste parole: senti, prima di tutto non so chi tu sia,ma non devi permetterti più a guardarmi in quel modo!
Secondo di alla tua cara amichetta che é riuscita a rispondermi male questa volta,ma non ce ne sarà una seconda e come terza e ultima cosa ed é anche la più importante,di a quella stronzetta di stare alla larga dal mio Jeik o glie la farò pagare cara,ha già un conto in sospeso con me!
Poi mi ha guardata male e se ne andata"dice tra le lacrime.Non ci posso credere,ha minacciato Alexa,mi ha dato della stronzetta e ha detto che me la farà pagare se non sto alla larga dal SUO Jeik?
Questa é pazza!
Decisamente pazza!
Ho sempre pensato che lo fosse,ma non fino a questo punto.
Una gran rabbia si impossessa di me e una gran voglia di dirgliene quattro a quella gallinella senza cervello con le piume ossigenate inizia a frullare nella mia testa.
"E tu stavi piangendo per questo?"chiedo ad Alexa.
"Si é colpa mia se ora lei ti ha presa di mira,se io non l'avessi guardata male tu ora non saresti in questa situazione"
"Ma che cosa stai dicendo,tu non centri nulla sono stata io a risponderle male"
"Si,ma lo hai fatto per difendermi."
"L'ho fatto perché era ora di farlo!"sbotto.
"E ora che cosa farai?"chiede preoccupata.
"Quello che ho sempre fatto,non sarà lei a mettermi i bastoni tra le ruote!"dico decisa,non mi faró abbattere da lei.
"E se..."ma la interrompo.
"No Alexa,niente ma e niente se,farò come ho sempre fatto,lei per me non conta nulla può fare quello che vuole,tu invece sei sicura che piangevi solo per quello?"
Le chiedo preoccupata dal momento in cui mi è sembrato un pianto troppo disperato per un episodio simile.
"Diciamo di si"dice lei,ma il suo tono non é per nulla convinto.
"Diciamo?"
"Si Ana,diciamo che questo é anche il motivo per cui io mi sono trasferita qui."dice abbassando il viso verso la sabbia.
"Di cosa stai parlando?"chiedo non capendo,non puó essersi trasferita qui per Camila.
"Nell'altra scuola sono stata vittima di bullismo,ho sofferto molto,non avevo amiche,o per lo meno le avevo,ma poi nel momento del bisogno se ne sono andate." dice tutto ad un fiato.
Sentendo queste parole le lame che avevo sentito prima nel mio cuore,ora si stanno rigirando su se stesse e il dolore é ancora più forte,non avrei mai pensato che Alexa avesse subito tutto questo,ma ora sono sicura che la sofferenza ci accomuna,che a soffrire non sono più sola,ma c'é qualcun altro che puó capirmi,che ha provato quello che ho provato io.
"Che cosa era successo di preciso?"
"La ragazza più popolare della scuola era la mia migliore amica,lei era fidanzata,ma un giorno il suo ragazzo l ha lasciata dicendole che si era innamorato di me,ma io per lui non provavo niente,e da quel giorno lei mi ha iniziato a prendere in giro,andavamo in classe insieme e lei un giorno ha preso una mia foto ha stampato moltissime copie e le ha sparse per tutta la scuola,e sopra ad ogni singola foto c'era scritto che ero una ruba fidanzati,che ero una poco di buono e che non meritavo di avere delle amiche"fa una pausa e poi conclude "E da quel giorno la mia vita é andata a rotoli,non ce l ho più fatta e mi sono trasferita qui!"
Non so che cosa dire sono senza parole,non pensavo che certe persone potessero arrivare a questo punto e lei poverina non se lo meritava neanche.
"E tu hai avuto paura di Camila vero?"
"Si,per un attimo ho rivissuto tutto quanto e mi sono spaventata,ma per fortuna ho conosciuto te,sei cosi forte!"
"Non sono forte,Alexa,anche io ho sofferto molto,sono stata tradita sia dall'amore che dall'amicizia,da due delle persone più importanti della mia vita e purtroppo nonostante sia passato molto tempo,le ferite sono ancora aperte e non vogliono cicatrizzarsi!"
Decido di confidarmi un po' dopo aver sentito qualcosa della sua storia,ho deciso di condividere il mio dolore con lei,ho capito che di lei posso fidarmi,perché anche lei ha passato momenti difficili e ora mi sento un po' meno sola di prima.
"E ora hai paura a fidarti delle persone vero?"chiede malinconica.
"Già purtroppo é cosi!"dico dispiaciuta.
"Si vede,ogni volta che io ti abbraccio tu non ricambi,spesso sei diffidente e acida,ma io l ho capito da subito che la tua era una maschera,sapevo che stavi nascondendo qualcosa!"dice con sguardo furbo e puntandomi un dito contro facendomi ridere.
"Mbe grazie per avermi ascoltato,e qualunque cosa accadrà a te io ci saró!"dice lei.
"Già,ma ora dobbiamo tornare a casa si sta facendo tardi."
Iniziamo ad avviarci verso il motorino questa volta lo sguardo di Alexa è sereno e il mio cuore sembra un po' più leggero.
Il ritorno è stato meno frenetico e più spensierato e una volta arrivate di fronte al mio palazzo noto qualcuno seduto sul marciapiedi di fronte alla porta.
Si alza in piedi e viene di scatto verso di me.
"Dove cazzo eri?"dice tutto infuriato.
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Abisso Profondo
RomanceQuesta é la storia di una ragazza con un carattere un po' scontroso,ma allo stesso tempo molto dolce, con un passato tutto da raccontare che la porterà a conoscere pian piano delle persone che la faranno uscire dal suo abisso profondo o forse. Cosa...