Capitolo 20

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Gabriel era all'ingresso del resort, da solo. Né Francis né Danielle erano ancora arrivati e la sua puntualità insolita lo meravigliava sempre di più. Talmente fremeva all'idea di vedere quella ragazza che arrivava anche con venti minuti di anticipo. Il pomeriggio era passato a rilento ed anche quegli ultimi minuti di attesa sembravano infiniti. Più aspettava con impazienza qualcosa più il tempo sembrava non passare mai. 

Gabriel si sedette sul muretto che dava sulla strada, osservando con curiosità la gente che passeggiava. Molti erano diretti alla serata a tema latino americano a cui presto avrebbe partecipato anche lui. 

Pochi minuti dopo i due amici arrivarono.

- Eccovi, finalmente! - Francis guardò l'orologio.

- Guarda che siamo puntuali, sei tu in anticipo. - rispose l'amico. Si diedero una pacca sulla spalla come saluto, mentre Danielle e Gabriel si scambiarono un timido bacio sulle labbra. 

Il casinò era un enorme edificio simile ai tre hotel del resort e distava circa cinquanta metri. I tre ragazzi lo raggiunsero a piedi in pochi minuti. L'ingresso era consentito ai soli maggiorenni ed una volta dentro furono circondati da una miriade di luci, colori e suoni. La discoteca era posizionata al secondo piano e per raggiungerla bisognava attraversare l'intera ala dedicata alle slot e ai giochi d'azzardo. Era pieno di gente intenta a giocare soldi nella speranza di vincerne ancora di più, ma nessuno di loro tre aveva intenzione di fermarsi lì.

Andarono dritti verso la discoteca dove la musica divenne molto alta. Una grandissima palla stroboscopica girava appesa al soffitto donando bellissimi effetti di luce. Un sacco di coppie erano intente a ballare in pista, strette in abbracci molto sensuali. Il latino americano creava una sintonia tra due persone come nessun altro genere di musica era in grado di fare. 

Danielle non appena sentì la musica cominciò a fremere per andare a ballare, tirando Gabriel con entrambe le mani. 

- Dai, andiamo! Per favore! Questa è una rumba! - 

- Francis tu ordina da bere, noi arriviamo! - Francis fece cenno di sì e si allontanò, andando verso il bancone del bar. Gabriel non resisteva al dolce richiamo del corpo di Danielle ed il pensiero di averlo di nuovo stretto a se, lo spinse a correre in pista con lei. Si buttarono in mezzo alla folla e lei subito gli mise le braccia intorno al collo. Danielle sembrò sentire i pensieri di Gabriel perché immediatamente i loro corpi aderirono incominciando a muoversi con un ritmo sempre più audace. Non aveva mai ballato latino americano ma il fatto di avere la musica nel sangue lo aiutò ad adeguarsi subito. 

- Sai muoverti molto bene. - disse lui sussurrandole all'orecchio. Lei non disse nulla ma sorrise, continuando a compiere seducenti movimenti senza mai staccarsi da lui. 

All'improvviso Gabriel si rese conto che il suo corpo stava reagendo ed arrossì di colpo. Temeva che Danielle se ne accorgesse ma non poteva, anzi non voleva, di certo fermarla. 

Passarono interminabili secondi prima che lei alzasse di colpo la testa incontrando gli occhi di Gabriel. Nessuno dei due disse nulla ma lei capì immediatamente cosa stava succedendo. Aveva notato come lui avesse cambiato espressione. Era imbarazzato. Gabriel rimase scioccato quando lei, invece di fermarsi, continuò ancora più sensuale di prima.

Erano circondati da un sacco di gente e solo loro due sapevano cosa stava accadendo tra loro, pensò Gabriel. Decise di approfittare della situazione e mentre ballavano prese dolcemente i capelli di Danielle rovesciandole la testa all'indietro e baciandole il collo con grande passione. Con l'altra mano dietro la sua schiena, la teneva stretta a lui. La sentì sospirare. 

Temeva che la situazione potesse sfuggirgli di mano così piano piano cercò di riprendere il controllo. Le lasciò andare i capelli e lei tornò a guardarlo dritto negli occhi. Danielle avvicinò le sue labbra a quelle di Gabriel per essere baciata e lui non se lo fece chiedere due volte. 

Continuarono a ballare con le loro bocche unite in un bacio che raccontava l'un l'altro tutto il desiderio che provavano. 

D'improvviso la musica cambiò diventando un rapido jive. I due ragazzi si staccarono per adeguarsi al ritmo più veloce. Gabriel guardò dritto davanti a se, e vide che Francis stava chiacchierando con un giovane più o meno della sua età, mai visto prima. Per fortuna era stato abbastanza distratto da non vedere cosa era appena successo in pista. 

Rivolse la sua attenzione di nuovo a Danielle.

- Cosa mi fai tu? - la voce di Gabriel era roca per quello che era appena accaduto.

- Quello che tu fai a me. - fu la semplice risposta di Danielle. La musica era altissima e solo loro due potevano sentire le loro voci. Era chiaro che provavano la stessa cosa l'uno per l'altra.  

Passarono altri lunghissimi minuti in cui ballarono, questa volta senza andare oltre i semplici movimenti dettati dalla musica. Gabriel rivolse uno sguardo di nuovo verso Francis, che a quanto pare era di nuovo solo. Stava leggendo qualcosa che teneva in mano ma non capiva cosa fosse. 

- Andiamo a bere qualcosa con Francis? - chiese Gabriel e Danielle subito annuì. Tenendosi per mano raggiunsero l'amico che, come un bambino colto sul fatto, nascose subito qualcosa in tasca.

- Ehi, Gab. Divertiti? Cosa bevete? - 

- Altroché se ci siamo divertiti. Questa musica tira fuori il meglio da un ballerino. Qualcosa di forte, scegli tu! - disse quelle parole guardando la ragazza accanto a lui che sorrideva estasiata.

- Francis vuoi ballare con me? Non aver paura, ti guido io! - disse Danielle. 

- No, grazie. Sono tremendo quando mi muovo. Allora anche per te qualcosa di forte, fanciulla? - 

- Si, a te la scelta. - 

Francis si rivolse subito al cameriere ed ordinò tre Long Island che in pochi secondi erano già in mano ai tre ragazzi. 

- Ragazzi, mi assento un attimo che vado alla toilette. - Danielle lasciò il suo drink e corse via alla ricerca del bagno.

- Solite ragazze! - disse Francis ridendo. Gabriel sorseggiò la sua bevanda per poi fare la solita smorfia.

- Ciao Gabriel! - i due amici, colti di sorpresa, guardarono la ragazza che si era appena avvicinata a loro. 

Era Alexia.





L'estate aveva il suo profumo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora