Capitolo 37

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Gabriel non poteva immaginare che quella sera avrebbe ricevuto la notizia tanto desiderata: il ritorno di Danielle. Così si svegliò, pronto ad affrontare l'ennesima giornata senza di lei. Non tanto pronto ma ci provava a tirare fino a sera. 

Si trascinò fino in spiaggia e ci rimase fino al tardo pomeriggio. Francis non si era fatto vivo ma non gli importava perché avevano già preso appuntamento per la sera. 

I suoi genitori erano di nuovo al largo dalla costa con la grande imbarcazione dei genitori di Alexia. A quanto pare anche lei era andata con loro perché non l'aveva vista da nessuna parte. Per il pranzo si era portato un panino rubato al buffet della colazione.

La giornata passò lentamente ma per fortuna arrivò il momento di prepararsi per la serata con Francis ed il suo amico. Quella sera c'era un interessante buffet a tema messicano e Gabriel non vedeva l'ora di andarci. Si mise addosso il primo jeans e la prima camicia che trovò ed uscì dalla stanza.

Scese nella hall parecchio in anticipo e si sedette ad uno dei tavolini del bar. Da quando Danielle era andata via preferiva di gran lunga la solitudine. Riusciva a pensare più profondamente a lei ed ai loro momenti insieme e questo lo consolava parecchio. 

Durante quei giorni aveva visto bellissime ragazze in bikini, compresa Alexia, ma niente e nessuno era riuscito a fargli dimenticare quello che provava per lei. Era completamente innamorato di Danielle. Moriva dalla voglia di dirglielo ed era sicuro che quel momento sarebbe arrivato molto presto.

I suoi pensieri vennero interrotti dall'arrivo di Francis.

- Gabriel! Ciao! Sei già qui? - aveva il fiatone, perché?

- Sì, da un po' in realtà. Come mai il fiatone? -

- Ehm, ero con Cameron. L'ho lasciato che si stava vestendo. - Francis arrossì violentemente. 

In tutta risposta, Gabriel si alzò, si mise a ridere e diede una pacca sulla spalla all'amico.

- Viene, Francis, beviamoci qualcosa. - 

Passò un bel quarto d'ora prima che Cameron arrivasse. 

- Ciao ragazzi, ci sono! Scusate! Quando si tratta di vestirsi sono peggio di una ragazza! - 

Gabriel gli allungò la mano presentandosi e notò che rispetto a Francis era molto diverso. I capelli scuri tirati su con abbondante gel, un abbigliamento dai colori sgargianti e la voce trasformata in modo da far intuire le sue tendenze. Però aveva un sorriso molto simpatico ed in men che non si dica stavano già chiacchierando del più e del meno.

Francis era molto felice di vedere il suo migliore amico ed il suo nuovo ragazzo fare amicizia. Finalmente si sentiva completo. Meglio di così la serata non poteva cominciare.

Si avviarono verso il ristorante e quando i tre ragazzi entrarono rimasero letteralmente a bocca aperta. 

Il buffet allestito era gigantesco. Era impossibile contare il numero di pietanze messicane che erano state preparate per l'occasione: nachos con salsa piccante, enchiladas, burritos di ogni tipo, chili con diverse gradazioni di piccante, fajitas e tanto tanto altro.

- Ragazzi, non so se voi lo sapete ma io morirei per il messicano. - disse Gabriel, - buona fortuna, io mi butto. - 

- Ti seguo a ruota. - rispose Francis con un grande entusiasmo. In men che non si dica i tre ragazzi si erano buttati a capofitto sul buffet, cominciando a riempire i loro piatti. 

Gabriel si azzardò a prendere il chili più piccante di tutti.

Presero posto su uno dei tanti tavoli a disposizione e cominciarono a mangiare. 

- Allora Cameron anche tu di New York? Cosa fai lì di bello? - chiede Gabriel curioso.

- Di sicuro non sono un cervellone come voi. Lavoro in un centro commerciale, in un negozio di articoli sportivi. - rispose Cameron con aria soddisfatta.

- Lui è il braccio ed io la mente. - disse Francis e tutti scoppiarono a ridere. 

- Con chi sei venuto in vacanza qui? Scusa se mi faccio gli affari tuoi, sono solo curioso. - Gabriel non smetteva di fare domande, si sentiva molto una suocera in quel momento.

- Sono venuto con mia sorella e due sue amiche. Adorano il fatto di avere un amico gay e mi ci hanno voluto per forza. Non potevo dire di no a questo paradiso. - rispose il ragazzo dando un morso al suo burritos al pollo. 

- Non posso darti torto, io sono qui con i miei. Chiunque penserebbe che fare una vacanza con i genitori sia una noia mortale ma stiamo parlando dei Caraibi, suvvia. E poi con Francis non ho fatto altro che divertirmi da morire...e con Danielle. -

- Si, Francis mi ha raccontato la storia. Dai che tornerà presto. - 

Gabriel annuì con un flebile sorriso per poi guardare Francis e subito notò il suo sguardo fisso in una direzione. Si voltò per capire dove stesse guardando e vide i genitori dell'amico.

Il padre di Francis lo stava fissando con disapprovazione. A quanto pare quella barriera tra loro non era superabile. Gabriel provò un'immensa tristezza per Francis. Chissà se il suo amico avrebbe avuto, un giorno, la possibilità di vivere serenamente una storia d'amore.

All'improvviso Gabriel sentì una forte ondata di dolore all'interno della bocca.

- Gabriel che ti succede? - Francis che aveva riportato l'attenzione al loro tavolo si accorse subito che qualcosa non andava. - Stai diventando rosso fuoco! - 

Gabriel non riuscì ad emettere nessun suono, solo un flebile lamento. Guardò nel suo piatto. Aveva appena messo in bocca un po' di chili. A quanto pare era davvero il più piccante di tutti. Con un dito indicò il colpevole. 

Non riusciva più a sentire l'interno della bocca, il bruciore era così forte da fargli provare dolore. Prese di corsa il suo bicchiere e cominciò a bere. La sensazione non diminuiva e chiese con disperazione altra acqua ai due ragazzi visibilmente preoccupati. Intorno a loro la gente li guardava preoccupati. A quella scena alcuni di loro allontanarono il loro piatto col chili. 

Il viso di Gabriel era paonazzo. Faticava a respirare.

Finalmente l'acqua fresca fece effetto ma passarono dei lunghissimi minuti prima di riuscire a dire una parola. 

- Ragazzi, non riuscivo a respirare. Oddio che razza di peperoncino hanno usato? - 

- Forse l'habanero, non ho idea. L'importante che ti sia ripreso. Non scherzavi quando dicevi che moriresti per il messicano! - tutti risero.

Gabriel riprese a mangiare dopo un po' , questa volta evitando come la morte il suo chili.

La serata terminò molto presto e Gabriel dopo aver salutato i due amici ritornò nella sua stanza. 

Appena si chiuse la porta alle spalle sentì un bip provenire dal telefono della sua camera.

Qualcuno gli aveva lasciato un messaggio.

Corse ad alzare la cornetta per ascoltare.

Era la stupenda voce di Danielle.

Gli annunciava che la sera dopo sarebbe tornata.

L'avrebbe finalmente riabbracciata.



L'estate aveva il suo profumo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora