Capitolo 27

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Danielle stava preparando la valigia con frenesia. Buttava dentro vestiti a caso per essere il più rapida possibile. Gabriel, in piedi vicino al letto, cercava le parole giuste per tranquillizzarla ma non ci riusciva perché la ragazza era presa dalla foga di partire al più presto.

- Danielle, fammi venire con te. Non voglio lasciarti andare da sola. -

La ragazza si fermò per un attimo e gli andò vicino. Senza dire una parola lo abbracciò forte premendo il viso sul suo petto. Poi alzò lo sguardo per guardarlo dritto negli occhi.

- È una cosa che devo fare da sola. Voglio che tu continui a goderti la vacanza. Io tornerò appena sarà tutto apposto. Sempre se sarà possibile. - gli occhi le divennero lucidi come se dovesse piangere da un momento all'altro.

- Tesoro vedrai che andrà tutto bene. - Gabriel cercò di essere il più positivo possibile e di trasmettere anche a lei la stessa sensazione.

- Grazie. - un piccolo sorriso nacque sul bellissimo viso abbronzato di Danielle. Subito si voltò per finire il suo bagaglio. Gabriel provava un senso di disperazione dentro di sé, rimanere lì solo senza di lei avrebbe tolto ogni senso a quel posto. Ma non poteva fermarla. L'amore che lei aveva per sua madre andava oltre ogni cosa.

- Ti accompagno all'aeroporto va bene? -

- Certo! Il tuo viso è l'ultima cosa che voglio vedere prima di salire sull'aereo. - Danielle lo disse con una tale dolcezza da far venire un brivido lungo la schiena a Gabriel. Solo lei era capace di fargli reagire il corpo in quel modo.

Danielle aveva ormai finito di preparare tutto, e prima di uscire dalla stanza, Gabriel le andò vicino lasciandole sulle labbra un dolcissimo e profondo bacio.

- Ed io voglio ricordare il tuo viso e questo bacio. -

Si sorrisero senza più dire una parola. Era dura per entrambi salutarsi così all'improvviso. Ma spesso la distanza unisce due persone più che mai.

- Dobbiamo andare. Devo prendere il primo aereo disponibile per San Diego. -

Si avviarono verso l'uscita del resort insieme, parlando tra loro come se non stessero per dividersi. Gabriel trasportava la valigia di Danielle e quando arrivò il loro taxi lo posizionó nel bagagliaio.

Si sedettero insieme sul sedile posteriore e si strinsero le mani.

- Non che a me interessi, ma chi farà le lezioni di sub adesso? - chiese Gabriel più per curiosità che per interesse. Senza di lei non avrebbe fatto nessun corso o escursione.

- Ho chiesto questo permesso all'ultimo momento quindi sono state sospese finché non tornerò. Ma non so quando. -

- Ho capito. Fammi sapere qualsiasi novità ok? Io aspetto. Non mi interessa nient'altro in questo momento. Solo di te! -

- Certo, ti chiamo appena possibile. Non vorrei lasciarti così all'improvviso credimi, ma della mia famiglia mi è rimasta solo mia madre. Appena la lascerò in buone mani è da te che tornerò, Gabriel. -

Danielle gli accarezzó il viso e lui istintivamente la baciò. Davanti a loro l'autista sorrise, guardando la scena dallo specchietto retrovisore.

Il tragitto verso l'aeroporto durò più del previsto a causa di un leggero traffico ma appena arrivati, in pochi minuti, Danielle fu subito alla biglietteria.
Gabriel sentiva la sensazione di vuoto crescere dentro di sé. Aveva un nodo in gola al pensiero di vederla andare via. Era tentato di prendere un biglietto e seguirla, ma si trattenne con tutte le sue forze.

- Ok l'imbarco comincia tra trenta minuti. -

Erano circondati da centinaia di persone ma ai due ragazzi non importava. Volevano solo condividere quegli ultimi minuti insieme.

Erano stretti in un abbraccio.

- Non ti dimenticare di me, Gabriel. Non sto andando via per sempre. -

- Dimenticarmi di te? Non posso. Io vivrò ogni secondo nell'attesa del tuo ritorno. Odio l'idea di lasciarti andare via da sola. Stai attenta ti prego. -

- Stai tranquillo. Sai sono triste per quello che sta succedendo a mia madre ma allo stesso sono troppo felice per quello che stiamo vivendo io e te. Però. . . -

- Però cosa? - il cuore di Gabriel fece un balzo nel petto.

- Presto sarai tu ad andar via da me. Non so se sopporteró il nostro addio. -

Danielle non sospettava nulla. Gabriel in un modo o nell'altro l'avrebbe portata via. Sarebbe stata una sorpresa appena avrebbe avuto più certezze.

Non sapeva se lei avrebbe accettato o no. Il suo terrore era un suo rifiuto. Ma se quello che c'era tra loro era un sentimento vero e sincero allora lei non avrebbe avuto dubbi. Aveva sopportato fin troppo di sottostare ad un uomo più grande di lei. Gabriel viveva con la speranza di non doverle mai dire addio.

- Non preoccuparti di questo ora. È l'ultima delle tue preoccupazioni. -

Mancava poco all'ultima chiamata per l'imbarco.

- Mi mancherai Gabriel. Cavolo sto male. -

A quelle parole Gabriel la baciò, la sua lingua con frenesia cercó quella di lei. In un ultimo disperato bacio d'arrivederci.

- Mi mancherai anche tu. Ricordati di questo bacio e pensa a quanti te ne darò appena ti riavrò tra le braccia. Ora devi andare. Stanno chiamando il tuo volo. -

- Si. Vado. A presto allora. Fai il bravo mi raccomando. -

- Sempre. Buon viaggio tesoro mio. -

Danielle si allontanò lentamente, titubante. Si voltò un paio di volte prima di superare il controllo e sparire verso il suo gate.

Gabriel tornò verso il taxi che lo attendeva all'esterno. Tornare indietro da solo non fu facile. Ma l'avrebbe rivista presto e questo lo consolava. Doveva solo trovare un modo per passare in fretta quei giorni senza di lei.

Danielle salì sull'aereo e si sedette al posto che le era stato assegnato, per fortuna accanto ad un finestrino. Guardare fuori il cielo azzurro e le nuvole bianche l'avrebbero distratta durante quel viaggio abbastanza lungo. Prima di spegnere il cellulare come da prassi, fece una chiamata.
Ci vollero cinque squilli prima che la persona dall'altra parte rispondesse.

- Pronto, Michael, sono Danielle. -

L'estate aveva il suo profumo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora