Capitolo 29

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Danielle aprì la porta della sua casa di San Diego e se la richiuse alle spalle. Era una villa molto grande e silenziosa. L'ultimo grande regalo di suo padre prima di perderlo per sempre con l'ultima spedizione.

Era dotata di ogni comfort ed all'esterno era circondata da un enorme giardino. Quando era piccola sognava un cagnolino ma non aveva mai realizzato quel desiderio.

Da quando suo padre era morto aveva vissuto con l'unico pensiero di badare a sua madre.

Le valigie erano ancora vicino all'entrata. Da quando era arrivata aveva avuto solo il tempo per farsi una doccia e dormire. I pensieri nella sua testa erano tantissimi ma la stanchezza aveva avuto il sopravvento.

Era appena tornata da un'intera mattina passata in ospedale accanto alla madre. Poco dopo il suo arrivo, i medici le avevano detto che il giorno successivo sarebbe stata operata al cuore. Un bypass cardiaco avrebbe drasticamente ridotto il rischio di altri infarti.

A quella notizia Danielle si era rasserenata ma i rischi legati all'operazione non erano da sottovalutare.

Danielle cercò di trasmettere alla donna tutta la sua forza e vederla sorridere l'aveva fatta saltare di gioia.

Era ora di pranzo così Danielle andò in cucina con l'idea di prepararsi un'enorme insalata.

Aveva appena sistemato tutti gli ingredienti sulla tavola quando qualcuno suonò alla porta.

- Chi diavolo è a quest'ora? - disse ad alta voce. Non aveva voglia di parlare con nessuno.

Guardò fuori dalla finestra in direzione del portico e con sua grande sorpresa vide che si trattava di Michael. Andò subito ad aprire.

- Michael! Cosa ci fai qui? Ti aspettavo domani. - Danielle era sorpresa, non si aspettava che lui accorresse subito.

- Dopo la tua telefonata non ho perso un attimo e ho preso il primo aereo. -

Danielle fece accomodare l'uomo in cucina e subito lui le diede un rapido bacio sulle labbra. Quando Michael si allontanò, lei rimase immobile un attimo e chiuse gli occhi. Il suo pensiero ed il suo cuore andarono istantaneamente a Gabriel. Avrebbe risolto la situazione oggi stesso.

Riprese subito il controllo.

- Se è così allora grazie per essere venuto così presto. Vuoi mangiare qualcosa? -

- Grazie amore, un sandwich andrà benissimo. Allora come stai tu? E tua madre? -

- Domani la operano. Le fanno un bypass. L'hanno salvata in tempo ma ora starà sempre meglio. Ed io sto bene. - Danielle sorrise ma non aveva idea di quanta sincerità ci fosse nel suo sorriso. Guardava Michael e desiderava fosse Gabriel. Le mancava come l'aria.

- Sono proprio contento. Ed il lavoro come va? - Michael si era tolto la giacca grigia e la cravatta, rimanendo solo con la camicia. Si era subito messo a suo agio.

- Molto bene. Tutto procede. È ancora lungo il tuo meeting? - Danielle sperava di si.

Stavano entrambi mangiando con appetito. I lunghi viaggi mettono sempre parecchia fame.

- Ancora una settimana. Domani mattina riparto per le Hawaii. Posso rimanere qui stanotte vero? Mi sei mancata da morire. -

Danielle cercò di fingere più entusiasmo possibile all'idea di averlo lì tutta la notte.

Più tempo passava lontano da Gabriel più si rendeva conto che non voleva nessun altro a parte lui. La presenza di Michael la metteva a disagio.

- Credo possa andare bene. -

Finito il pranzo, Danielle salì al piano superiore per sistemare la valigia mentre Michael si mise sul divano ed accese la TV. L'unica borsa che si era portato era ancora nel salotto.

Qualche minuto dopo, mentre Danielle era intenta a sistemare le poche cose che si era portata, sentì qualcuno raggiungerla alle spalle.

Si voltò all'istante e trovo Michael a braccia aperte pronto a stringerla a sé.

Lui si protese verso di lei per baciarla ma questa volta lei lo fermò.

- Danielle che succede? Non ci vediamo da tanto e fai così? -

- Ti ho chiesto di raggiungermi per parlarti anche di un'altra cosa. - Danielle era più seria che mai. Michael lo capì dalla sua espressione. Fece un paio di passi indietro pronto ad ascoltare ciò che lei aveva da dirgli.

- Sentiamo. - aveva perso ogni sorriso sul suo volto.

- Andrò dritta al sodo. Non sono felice. -

- Ma guarda che lo capisco. É per la situazione di tua madre. -

- No, Michael, non hai proprio capito. Non sono più felice con te. -

- Cosa? Perché? Dal nulla te ne esci così? - il tono di voce dell'uomo era leggermente aumentato.

- Non dal nulla. È da tanto che ormai ci penso. Tu non ci sei mai e non ti vedo per settimane intere. Sono stufa. -

- Ma tesoro posso rimediare. Cercherò di viaggiare di meno. -

Danielle abbassò lo sguardo scuotendo la testa. Michael era convinto che la situazione si potesse risolvere ma lei non ne voleva sapere. Ora nel suo cuore c'era un'altra persona ed un'altra possibile vita.

Doveva chiudere quella conversazione e quella storia ormai al capolinea.

- No, non hai capito. Non sono felice perché ormai non ti amo più. Voglio chiudere questa storia. Più chiara di così non posso essere. -

L'espressione di Michael cambiò drasticamente diventando quasi cattiva. Era molto arrabbiato.

- Non mi ami più eh? Hai questo coraggio dopo quello che ho fatto per te? Dopo tutti i soldi che ti ho regalato? -

Danielle sapeva che lui avrebbe toccato quel tasto. Per farla sentire di sua proprietà.

- È questo che conta per te vero? Solo i soldi? Io non sto più bene con te. Cosa c'è di difficile da capire? Non mi importa dei soldi. Grazie per quello che hai fatto in passato ma ora è finita. - cercò di essere più tranquilla possibile nel dirgli quelle parole. Non voleva che lui si sentisse attaccato.

- Mi dispiace se le cose sono andate così male. Veramente, Danielle. Tieniti pure il tuo lavoro ma scordati lo stipendio speciale. -

La ragazza pensava di provare qualche sorta di dolore nel lasciarlo, ma non fu così. Anzi, un senso di sollievo le crebbe dentro. Non appena Michael fosse uscito di casa avrebbe sorriso per almeno un'ora.

- Non mi interessa, dico sul serio. Per me conta altro. Non è con te che vedo un futuro. Spero che lo capirai. Non provo rancore ma è la scelta migliore per entrambi. -

Michael fece un passo verso di lei. Le ultime parole gli uscirono di bocca a meno di un metro da lei.

- Con tutte le donne che ho a mia disposizione, di te non ho bisogno. Sei buona solo come guida turistica perché per il resto mi fai solo pena. Me ne vado. Buona fortuna con tua madre. -

Non disse altro. Danielle riprese a respirare solo quando lui chiuse con forza la porta d'ingresso.

Era fatta. Poteva dedicare tutta se stessa a Gabriel. L'unico uomo per cui provava un sentimento reale e potentissimo.

Per prima cosa corse verso il telefono per sentire subito la voce di Gabriel. Era al settimo cielo. Non avrebbe detto ancora nulla della sua rottura. Sarebbe stata una specie di sorpresa ma ora aveva bisogno di sentirlo.

Prese il telefono e chiamò al resort.

Provò più volte ma Gabriel non rispose.

L'estate aveva il suo profumo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora