Capitolo 9

265 21 2
                                    

Gabriel e Francis riemersero insieme a tutti gli altri. Danielle li guardava dalla barca. Sembravano sudditi al cospetto di una bellissima regina. 

- Comincerete facendo immersioni in acque basse. In questa lezione imparerete a leggere gli strumenti di cui siete muniti. Tutto chiaro? Mettete l'erogatore in bocca e preparatevi a scendere. Cercate di notare come cambiano le indicazioni di manometro e profondimetro. - Seguendo alla lettera le istruzioni di Danielle, Gabriel prese tra le labbra l'erogatore e si immerse sotto la superficie. Teneva lo sguardo fisso sui suoi strumenti, cercando di capire al meglio il loro funzionamento. Notò che l'acqua, in quel punto, non era profonda più di tre metri. Si guardò intorno, gustandosi la limpidezza di quello splendido mare. Piccoli banchi di pesciolini multicolore gli passavano davanti, di tanto in tanto, offrendo piccoli spettacoli. Intorno a lui, i suoi compagni, nuotavano senza allontanarsi troppo. Alcuni gesticolavano tra di loro indicando le lancette degli strumenti. Padre e figlio nuotavano sempre uno accanto all'altro, senza mai perdersi di vista. Anche lui e Francis non si dividevano mai, dove svoltava Gabriel, svoltava anche Francis. Gli piaceva un sacco la compagnia del suo amico. Erano profondamente in simbiosi in tutto ciò che facevano. Aveva molti amici a Los Angeles, ma quella con Francis era diversa. Gli sembrava di conoscerlo da una vita mentre, invece, erano passati solo tre giorni. Nella vita capita anche questo.

Gabriel alzò gli occhi verso la barca, e da sott'acqua vide la figura ondeggiante di Danielle che li guardava con attenzione. Sentiva che stava parlando ma l'acqua distorceva le sue parole. Così decise di riemergere. Piano piano tutte le teste spuntarono fuori.

- Bravissimi, siete riusciti a notare i cambiamenti negli strumenti? - chiese Danielle. Ci fu un coro di assenso generale. - Come avete potuto notare non è difficile. Almeno finché si rimane in acque poco profonde, poi le cose si fanno leggermente più complicate. Comunque, signori, ho cambiato idea. Vi raggiungo subito così facciamo qualche immersione insieme. Voglio vedere come vi comportate sott'acqua. - Gabriel stava guardando quella meravigliosa ragazza con grande attenzione. Si stava preparando per l'immersione con una grazia ed un'agilità notevoli. Si meravigliò di se stesso quando immaginò di essere lì ad aiutarla, magari riuscendo a sfiorare leggermente la sua pelle, sicuramente liscia come la seta. A quel punto scosse la testa, non era il momento di perdere la concentrazione. 

Danielle si tuffò ed in breve tempo anche il suo capo spuntava fuori dall'acqua come quella dei cinque apprendisti sub. Era quasi irriconoscibile, nascosta sotto la muta e con la maschera sul viso, ma Gabriel la trovava affascinante anche così. La prima lezione proseguì in tutta serenità. Danielle era in grado di tenere alta l'attenzione, soprattutto di Gabriel che non la perdeva di vista un secondo. Erano passati due anni dalla sua ultima relazione seria, temeva di aver perso la capacità di conquistare una ragazza ma, dentro di se, pensò che quello era il momento giusto per ricominciare. Doveva solo aspettare l'occasione ideale. Desiderava conoscere Danielle. Lo desiderava con tutto il cuore. La sua permanenza al resort era ancora molto lunga quindi tutto poteva succedere.

- Sono stremato. - disse Francis mentre percorrevano la strada dall'ascensore al bar della hall. Dopo la lezione si erano separati per andarsi a fare una doccia. Francis aveva indossato una camicia a fiori blu che ricordava molto le Hawaii. Quando Gabriel lo aveva visto, gli era scoppiato a ridere in faccia e l'amico, senza offendersi aveva risposto: - Che hai da ridere? Siamo ai Caraibi, più adatto di così non posso essere! - 

Erano le 19.00 ed il loro piano, per l'ora successiva, era di starsene al bar in totale relax. E' risaputo che il mare ed il sole stancano ed i due amici erano letteralmente a pezzi. Scelsero un tavolino vicino alle grandi finestre.

- Hai una spiegazione da darmi, se non ricordi. - disse Francis alzando una mano per farsi vedere dal cameriere. 

- Lo ricordo bene invece, se ripenso alla figura che ho fatto. Devi giurare di non prendermi in giro. - rispose Gabriel. Il cameriere, un uomo sulla cinquantina brizzolato, si avvicinò e prese l'ordinazione dei due ragazzi. Non volevano assolutamente bere alcool, vista la temperatura esterna, così presero semplicemente due cocktail analcolici. 

- Non lo farei mai. Sono aperto a qualsiasi cosa. Dai spara che sono curioso da tre ore. - Gabriel si sporse in avanti appoggiando i gomiti sulle ginocchia. Era pronto ad ascoltare la storia.

- Va bene, te la faccio più breve possibile. Per due volte, ad un pranzo con i miei e poi la sera che siamo andati allo spettacolo, ho sentito un profumo fortissimo di miele e vaniglia. L'unica cosa che facevo in tempo a vedere erano dei capelli lunghissimi e neri che si allontanavano. - spiegò Gabriel leggermente arrossito.

- Ho capito. E prima sulla barca l'hai sentito di nuovo ed hai capito che si trattava di Danielle. Quindi tu, l'altra sera, se non andavi in bagno l'avresti vista sul palco. Era lei che hanno ringraziato. - 

- Si, ma in ogni caso non avrei associato il profumo a Danielle. Ho scoperto tutto nell'istante in cui mi ha fatto salire sulla barca. Ecco perché sono rimasto imbambolato. Ti giuro, mi ha mandato letteralmente fuori di testa. Non so come sia possibile. - Gabriel scosse la testa. 

- Invece è più che possibile. Un profumo intenso può avere effetti incredibili sulla mente di un essere umano. Ci sono odori e profumi che si possono ricordare per una vita intera. Anche a distanza di decenni, si è in grado di associare un profumo ad una persona o ad un evento. Quindi quello che mi dici non è assolutamente impossibile. Ehi, Gabriel te lo dice uno studente dell'università di Harvard. - 

- Mi sento meglio. Mi stavo dando del pazzo da solo. Cosa dovrei fare ora? Non ho idea di come fare per conoscerla. Di solito non parlo di queste faccende con i miei amici, ma con te è diverso. Accetto qualsiasi consiglio. - in quel momento le porte dell'ascensore si aprirono e Danielle entrò nella grande hall. Non era da sola. Accanto a lui un uomo vestito in giacca e cravatta, trasportava un'enorme valigia. A colpo d'occhio sembrava avere almeno quindici anni più di lei.

- Ehi, guarda chi c'è. - disse Francis, e Gabriel si voltò nella direzione verso cui stava guardando l'amico. Il suo cuore si fermò improvvisamente.

- Chi è quello? - chiese subito. In quell'istante un cameriere stava passando davanti a loro e nel sentire la domanda, si permise di rispondere.

- E' il suo fidanzato, lo sanno tutti. Nonché vice direttore del Riu Palace. Il signor Michael Bates. Giusto ieri è giunta la notizia a noi dipendenti che sta partendo per un meeting alle Hawaii. Beato lui. - il signore proseguì il suo giro tra i tavolini. Non aveva idea del disastro che aveva fatto dando quella notizia. Gabriel e Francis stavano continuando a fissare la coppia vicino all'ingresso.  Danielle stava dando un bacio a Michael. Gabriel non poteva credere ai suoi occhi.

- La situazione è più difficile del previsto. - disse Francis, dando una pacca sulla spalla all'amico.

L'estate aveva il suo profumo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora