Capitolo 41

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Una coperta rossa molto grande era distesa sul prato e tutti intorno erano sparsi petali di rosa bianchi. Su un lato un cestello col ghiaccio teneva in fresco una bottiglia di vino mentre dall'altro due cestini di vimini contenevano chissà quali leccornie.

Danielle era ancora a bocca aperta senza sapere cosa dire. Non riusciva a capire come quel ragazzo potesse sorprenderla in quel modo. Nessuno aveva mai fatto dei gesti tanto dolci e romantici per lei e questo la spiazzava completamente.

- Hai fatto tu tutto questo? Come? Quando? - si voltò a guardarlo visibilmente emozionata.

- Ho degli ottimi amici, non ti preoccupare. Questo è tutto per noi. Che ne dici di goderti un bellissimo picnic col tramonto? -

- Non vedo l'ora di scoprire che cosa c'è in quei cestini! Sono su di giri come una bambina. Adoro i pic nic ma non ne ho mai fatto uno. -

- Ho fatto centro ancora una volta. Siamo in perfetta sintonia. Se vuoi togliti le scarpe. -

Gabriel le tenne una mano mentre lei, in equilibrio si slacciava un sandalo alla volta. Poi insieme presero posto per terra. Danielle si guardava in giro con un gran sorriso sul viso. Così felice Gabriel non l'aveva mai vista. Danielle amava le cose semplici, i gesti romantici ed era contentissimo di aver fatto di nuovo una cosa buona.

- Brindiamo? -

Danielle annuì con la testa così Gabriel prese la bottiglia tenuta in fresco e con un po' di difficoltà l'aprì.

- Non farci caso, non sono un gran bevitore. Non apro molto spesso bottiglie di vino. -

Danielle scoppiò a ridere.

- L'importante è che ci sei riuscito. -

Il ragazzo riempì due bicchieri ed uno lo passò a Danielle.

- A noi, ed al nostro futuro insieme. - Gabriel azzardò così il brindisi. I bicchieri si toccarono per poi finire sulle loro bocche.

La serata proseguì in totale serenità, non mancavano i momenti dove l'unica cosa che si sentiva erano i loro respiri intensi tra un bacio e l'altro. Era come se il resto del mondo non esistesse più, c'erano solo loro due ed il loro amore.

La bottiglia di vino era ormai terminata e l'effetto dell'alcool cominciava a farsi sentire.

I due ragazzi erano distesi l'uno accanto all'altro ridendo come pazzi ad ogni singola cosa che l'altro diceva. Poi però ci fu un momento in cui Gabriel tornò serio visto l'argomento che stava per affrontare.

- Allora Danielle, - cominciò, mentre con una mano le accarezzava i capelli, - ci viene a Los Angeles con me? Voglio darti molto più di ciò che ti ho dato qui. Voglio renderti felice ogni giorno, voglio prendermi cura di te e vedere il tuo sorriso sempre, perché non mi basta mai. -

Gabriel vide i suoi occhi diventare lucidi. L'aveva colpita ma ogni volta che lei doveva rispondergli rimaneva col fiato sospeso.

- Se dovessi accettare, dove vivrei? -

Gabriel ci pensò su per un attimo, non aveva badato a quel dettaglio ma la risposta fu abbastanza scontata.

- Starai a casa mia i primi tempi, finché non ti aiuterò a trovare un appartamento il più vicino possibile a me. -

- Vivremo come fratello e sorella? -

- Facciamo fidanzata e fidanzato che ne dici? - le schioccò un bacio sulla labbra.

- Non lo so, forse adoro tenerti sulle prime. - fu la risposta di lei.

- Non farmi aspettare ancora, Danielle. Non c'è tempo. -

- Ma dai che la tua vacanza è ancora lunga. - la ragazza si mise seduta e si abbracciò le ginocchia continuando a guardare Gabriel. Aveva l'aria improvvisamente triste e lei non poté fare a meno di accorgersene.

- Cos'è che non mi hai detto Gabriel? Hai l'aria di uno che vuole dire qualcosa ma ha paura. -

Gabriel era titubante, avrebbe rovinato quel momento con una ventata di amarezza.

- I miei anticiperanno la partenza. -

Danielle reagì malissimo.

- Cosa? Perché? Non possono farci questo! Sanno di noi vero? Che diavolo gli passa per la testa? -

- Anche io ho reagito come te quando me lo hanno detto ma mia madre non si sente molto bene, ha molte emicranie. Cerca di capire come ho fatto io ti prego. -

- Oh mi spiace. Capisco eccome. Però solo il pensiero è doloroso. -

- Danielle, fa male anche a me questa storia. Ma lo sapevamo dall'inizio che prima o poi avremmo dovuto affrontare questa cosa. Però sono riuscito a trovare il modo di portarti via con me. Cosa c'è di tanto difficile? A cosa devi pensare? -

- La paura dell'ignoto. -

- Fattela passare perché con me non devi avere paura di nulla. Ti guiderò io passo passo nella tua nuova vita. Non ti lascerò in pace finché non ti sarai abituata a tutte le novità. Sarà bellissimo tesoro mio, credimi. Avrai sempre l'oceano, la sabbia sotto i piedi ed avrai me, ogni giorno. Ti amo, Danielle. -

Ed ecco che le due parole non riuscirono più ad essere trattenute. Danielle scoppiò a piangere, di un pianto che esprimeva solo gioia.

- Oh Gabriel, anche io ti... -

- Gabriel! Che diamine stai facendo? -

No. Non poteva succedere davvero. Non ora.

Cosa ci faceva lì Alexia? Come li aveva trovati?

L'estate aveva il suo profumo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora