Capitolo 31

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Gabriel era rimasto nella sua camera fino all'ora di cena per evitare qualsiasi incontro. Aveva utilizzato il servizio in camera per bere qualche drink analcolico mentre guardava la televisione. Adorava stare senza far nulla.

Quando aveva raccontato di Francis a Danielle, anche lei era rimasta parecchio allibita. Ma era riuscita a tranquillizzarlo. Gli aveva detto che se Francis si era comportato così, avrà sicuramente avuto le sue buone ragioni. Ora Gabriel era finalmente pronto a parlarci. Avrebbe approfittato della serata di intrattenimento per vederlo.

Aveva sbuffato rumorosamente quando si era ricordato che doveva vedere Alexia. Glielo aveva promesso. Non c'era nulla di male nel vedere un'amica ma si sentiva giù di morale al pensiero di uscire con una ragazza che non fosse Danielle. Non le aveva detto nulla di questa semplice uscita per non farla preoccupare. Danielle si sarebbe arrabbiata inutilmente.

Aveva deciso di prepararsi per raggiungere i suoi genitori al ristorante. Fuori soffiava un leggero venticello così per la serata aveva optato per dei jeans lunghi ed una camicia blu notte.

Raggiunse rapidamente il ristorante e vi trovò già seduti i suoi genitori. Prese posto accanto a loro. Non sembravano arrabbiati, anzi, aveva stampato in volto un gran sorriso.

- Ciao mamma, ciao papà. Scusate se oggi a pranzo non ci sono stato ma mi sono addormentato in spiaggia. -

- Tranquillo, tesoro, siamo in vacanza. Tutto è permesso. Comunque stai bene? - chiese Corah. Quella sera sua madre indossava un vestito lungo fino alle caviglie tutto a fiori. Era bellissima. Era sempre così giovanile da far invidia a tante altre donne della sua età.

- Si, sto benissimo. - mentì Gabriel. Non voleva mostrare a nessuno il vortice di emozioni dentro di lui. Non era mai stato impelagato in così tante cose. Non a livello sentimentale. - Mangiamo? Muoio di fame! - I genitori annuirono e con il menù alla mano iniziarono a scegliere i loro piatti.

- Gabriel, ho qualche novità per la tua amica. - disse Fred mentre le loro pietanze cominciavano ad arrivare sul tavolo.

Il ragazzo sgranò gli occhi.

- Davvero? Cosa? - la sua attenzione era rivolta tutta verso il padre.

- Ho un amico che gestisce gran parte della spiaggia di Santa Monica, può trovarle una sistemazione senza alcun problema. Stava giusto cercando una nuova ragazza. Quando la incontrerà vedrà per cosa è più propensa. Ti sta bene? -

- Oh mio Dio papà. Assolutamente. - poi Gabriel abbassò improvvisamente lo sguardo sul piatto.

- Cosa c'è che non va adesso? -

- Nulla a parte il fatto che lei non ha idea di cosa ti ho chiesto. Non immagina neanche di poter lavorare a Los Angeles. E' una sorpresa. -

- Cosa? Gabriel sto aiutando a trovare lavoro ad una ragazza che non sai se accetterà? Pensavo lo sapesse. -

- Fred, forse tu hai dimenticato cosa facevi per amore? - intervenne Corah. Guardò prima il marito poi il figlio e notò che Gabriel era violentemente arrossito.

- Mamma, non sono cose di cui parlare a tavola. Comunque accetterà. Ne sono certo. -

- Bene, mi auguro che la sorpresa le piacerà o farò una pessima figura col mio amico. - Fred aveva corrugato la fronte nel dire quella frase. In cuor suo, però, sperava che andasse tutto bene perché voleva solo la felicità per suo figlio.

Terminarono di mangiare parlando del più e del meno senza toccare più argomenti troppo delicati.

Gabriel guardò l'orologio. Erano quasi le 21 ed era ora di attendere Alexia nella hall. Non impazziva per niente all'idea ma aveva bisogno di distrarsi.

Salutò i suoi genitori e si avviò fuori dal ristorante.

Prese posto su uno dei tanti divanetti disposti nella hall. Guardava l'ascensore ed il suo desiderio più grande era che le porte si aprissero e ne uscisse Danielle in tutta la sua bellezza.

Il suo viso ed il suo sorriso gli mancavano da morire. Per non parlare del suo corpo e del sapore dei suoi baci. Era passato un giorno soltanto e gli sembrava un eternità. Non c'era una data fissa per il suo ritorno e quell'attesa diventava sempre più un agonia.

Gabriel era sicuro che al suo ritorno non avrebbe risposto delle sua azioni. Nella sua testa immaginava di prenderla in braccio, di baciarla a lungo e poi portarla nella sua stanza per fare l'amore con lei per ore ed ore. Sorrise leggermente a quell'idea. Tra di loro si era creata una grande tensione sessuale ed il desiderio era fortissimo. Gli bastò ripensare a quando avevano ballato in discoteca. Al modo in cui i due corpi si erano stretti e strofinati uno contro l'altro. Le loro reazioni erano state inequivocabili.

No, dopo quell'ennesima attesa e dopo la grande distanza tra loro l'unica cosa che voleva era non distaccarsi più da lei. Le avrebbe dato la grande notizia del nuovo lavoro e le avrebbe urlato i suoi sentimenti.

Proprio in quel momento i suoi pensieri furono interrotti della porte dell'ascensore che si aprivano.

Gabriel non riuscì a credere ai suoi occhi.

Era Alexia ed era bella da togliere il fiato.

Indossava un vestito nero molto attillato che le arrivava a metà cosce. Era tutto di pizzo ed aveva le spalle completamente nude. I capelli biondissimi erano sciolti in morbide onde e delle vertiginose scarpe col tacco nere le fasciavano i piedi. In mano teneva una piccola pochette dorata che riprendeva il colore degli orecchini e dei braccialetti.

Gabriel deglutì rumorosamente a quella vista.

Alexia era ormai accanto a lui.

- Ciao Gabriel. Stai benissimo! - disse lei guardandolo dalla testa ai piedi. Ma non aveva fatto chissà che per il suo look a parte un po' di gel nei capelli. Era lei lo schianto.

- Grazie, anche tu. Dico davvero. Vogliamo andare? - Gabriel sorrise guardandola negli occhi. Alexia si era truccata in modo da far risaltare lo sguardo e Gabriel rimase per un secondo incantato.

- Certo. Sono proprio contenta di passare la serata con te. Finalmente un po di gioventù! - disse lei ridendo e lui le mise una mano sulla schiena per indicarle la strada.

Si avviarono verso il luogo prestabilito per le solite feste serali. C'era tantissima gente che beveva e ballava.

Alexia si guardava intorno con un bel sorriso stampato in viso. Gabriel non poté fare a meno di guardarla. Era veramente troppo bella.

Sembrava molto meno esuberante del solito e questo piacque molto a Gabriel. Era sicuro che la serata sarebbe andata meglio del previsto.









L'estate aveva il suo profumo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora