Capitolo 24

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Gabriel si stiracchiò nel letto con gli occhi ancora chiusi. Indossava una t-shirt e dei boxer neri come era solito per lui. Non si rese conto di dove si trovava finché non si tirò su a sedere guardandosi intorno. Tutto ciò che lo circondava era arancione ed ordinato. Finalmente la sua mente cominciò ad elaborare ricordando gli eventi della sera prima. 

Aveva fatto pace con Danielle dopo la loro piccola discussione e lei gli aveva chiesto di restare a dormire. Non era successo nulla tra loro, lei si era stesa semplicemente accanto a lui appoggiando la testa sul suo petto e si era subito addormentata. Gabriel gli aveva accarezzato i capelli per un po', godendo del loro stupendo profumo, poi aveva ceduto al sonno anche lui. 

Sorrise. Ma quando si voltò per cercarla lì accanto, lei non c'era. Al posto suo un piccolo biglietto. Ci mise qualche secondo prima di aver il coraggio di leggerlo. Temeva in qualche tipo di ripensamento. Allungò la mano e lesse le poche semplici parole che lei gli aveva scritto.

Buongiorno Gabriel. Dopo questa meravigliosa notte insieme a te, devo purtroppo andare a lavoro. Ci vediamo questo pomeriggio per la quarta lezione. Non vedo l'ora di vederti ancora. Danielle.         

Gabriel sentì il cuore balzare nel petto e rilesse quelle parole un paio di volte per gustarne appieno il significato. Anche lui non vedeva l'ora di rivederla ma prima c'era una cosa importante che doveva fare.

Guardò l'orologio, erano le dieci del mattino. Aveva tutto il tempo del mondo così finalmente si alzò, si preparò e si avviò verso la porta pronto per iniziare la sua giornata.                 
Appena mise piede nel corridoio oltre la porta, davanti a lui passò Francis. Sembrava andare abbastanza di fretta.

- Francis! - Gabriel lo chiamò subito. L'amico si immobilizzò di colpo per poi voltarsi.

- Ehm, buongiorno Gab. - 

- Che diamine ci fai qui? La tua stanza è due piani più sotto. - 

- Anche tu non sei nella stanza giusta! - disse Francis ammiccando.

- Non ho nulla da nascondere, - rispose con un grande sorriso, - sono rimasto a dormire con Danielle. - 

- Dormire? E basta? Non prendermi in giro. - 

- Te lo giuro. Dopo che abbiamo chiarito gli eventi di ieri sera lei ha voluto così. Non potevo di certo dire di no. -

- Ti credo, ti credo. - ci fu qualche secondo di imbarazzo poi Gabriel ritentò con la stessa domanda.

- Francis, allora mi vuoi dire che ci fai su questo piano alle dieci del mattino? Tu dormi sempre fino a mezzogiorno! - Gabriel cominciò a sospettare che l'amico nascondesse qualcosa perché era come se ci stesse pensando su prima di dare una risposta.      

- Stavo andando a prendere mio fratello per portarlo in spiaggia. -

Gabriel non era assolutamente convinto. Francis non aveva mai pensato al fratellino piccolo fino ad ora. Ma decise di lasciar perdere, qualunque cose stesse nascondendo Francis prima o poi sarebbe venuta fuori.

- Okay, comunque i tuoi genitori hanno la camera vicino a quella dei miei. Devi salire ancora un piano. -

- Oh giusto. Grazie Gab. Devo aver sbagliato tasto nell'ascensore. Devo andare. A più tardi per la lezione di sub! -

I due amici si salutarono e Gabriel si avviò verso la stanza del suoi genitori. Prese l'ascensore ed una volta fuori la loro porta, bussò. Intanto si guardò intorno e di Francis non c'era neanche l'ombra.

- Sono Gabriel. - sua madre Corah lo accolse subito a braccia aperte.

- Buongiorno tesoro. Che bello vederti di prima mattina! - era radiosa. Indossava una camicia da notte bianca sotto una vestaglia rosa di lino. Quella vacanza la rilassava, e si vedeva. Vederla sorridere alle dieci e mezza del mattino era bellissimo. Fred, il padre di Gabriel, era ancora sul letto nel suo pigiama azzurro. Stava guardando alla televisione le prime news del giorno.

- Buongiorno figliolo. Come procedono le cose? Ti stai divertendo? - chiese il padre.

- Moltissimo, sono successe un sacco di cose. - prese un bel respiro. - Sono qui per questo motivo. -

- Qualcosa di grave? - ora lo sguardo dei suoi genitori era leggermente preoccupato.

- No, altroché. Vedrò di essere breve. Ho conosciuto una ragazza. Si chiama Danielle, l'avrete sicuramente vista da qualche parte perché è una delle principali guide turistiche qui. -

- Ah, si! Danielle! Me la ricordo, l'ho conosciuta qualche giorno fa in spiaggia! Abbiamo fatto una gita in barca con lei. Fred la ricorderai anche tu! Ma è bellissima Gabriel. - disse la madre entusiasta. 

- Già e ciò che vorrei è portarla a Los Angeles con me. La conosco da poco lo so, ma non ho mai provato nulla del genere prima d'ora. - tagliò corto Gabriel. I suoi genitori si guardarono allibiti mentre lui arrossiva leggermente non essendo abituato a parlare di queste cose con loro.

- Tesoro, sei sicuro? - l'espressione della madre si era fatta seria. - E' così importante per te? - 

- Sta vivendo una situazione difficile, sua madre è gravemente malata a San Diego e lei riesce a vederla pochissimo lavorando qui. Stando con noi a Los Angeles sarebbe più vicina. Io non posso dirvi molto, ma ciò che provo per lei fa nascere in me questo desiderio. - 

- E cosa possiamo fare noi, Gabriel? - Fred era disposto a tutto pur di rendere felice il figlio. Nel sentire questo suo desiderio avrebbe fatto il possibile per realizzarlo.

- Papà, devi aiutarmi a trovarle un lavoro. Lei non ha la più pallida idea di cosa vi sto chiedendo. - 

- Un lavoro... fammi pensare. - Fred rimase in silenzio per qualche secondo. - Ok, dammi un paio di giorni. Devo fare qualche telefonata. - 

Gabriel sorrise. Un barlume di speranza si era acceso dentro di lui. 

- Grazie, grazie davvero. - 

- Non ringraziarmi ancora. Farò il possibile. -

- Vi lascio, andrò a fare un giro in spiaggia. Ci vediamo più tardi. - 

Gabriel salutò i genitori dirigendosi verso l'ascensore. Era su di giri, se Fred ci fosse riuscito avrebbe avuto la possibilità di portare via con se Danielle, regalandole una nuova vita. Come le aveva promesso. Era eccitatissimo all'idea. Aveva chiesto aiuto al padre perché sapeva le grandi amicizie che lui si era fatto nel corso degli anni. Era la sua unica speranza. 

L'unica cosa che smorzò improvvisamente l'entusiasmo di Gabriel fu il pensiero di Danielle e Michael. Aveva il forte presentimento che lei avesse qualcosa in mente. Gli aveva detto di fidarsi di lei ed era ciò che aveva intenzione di fare. 



L'estate aveva il suo profumo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora