Capitolo 32

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La serata con Alexia stava andando alla grande. Ridevano e scherzavano come due vecchi amici senza malizia né doppi fini. La ragazza era molto diversa rispetto ai primi giorni e Gabriel si sentiva a suo agio con lei. 

Avevano ballato per un po' in mezzo alla pista allestita alla base del palco, dove suonava una piccola band. Alexia si era scatenata ma non si era spinta oltre i semplici passi di ballo.

In quel momento i due ragazzi erano tranquillamente seduti ad un tavolino con un drink in mano. Alexia si mise comoda accavallando le gambe e Gabriel non poté fare a meno di notare quel movimento. 

Alexia stava sicuramente adottando un'altra strategia. Non poteva improvvisamente essere diventata così attraente. Gabriel scosse la testa pensando immediatamente a Danielle. Al diavolo Alexia, lui voleva solo la sua esotica donna. 

- Mi sto divertendo da morire, perché non siamo mai usciti prima d'ora Gabriel? Hai sempre fatto il difficile da quando ti ho conosciuto. -

- Non hai ancora capito vero? Ti devo spiegare tutto? - rispose Gabriel con tono sarcastico.

- Si che ho capito. Tu e quella ragazza, Danielle. Però non siete mica sposati. Esistono ancora altre donne su questo pianeta. Non c'è nulla di male in tutto questo. - Alexia sorrise e Gabriel si ammorbidì leggermente.

- Si, non posso darti torto. Mi sto divertendo anche io stasera. E potrebbe anche capitare ancora... da amici. - 

- Oh si figurati. Quante cose che possono accadere in amicizia. Comunque lei dov'è ora? -

- E' via per qualche giorno. Ma tornerà. - Alexia aveva ripreso a tirare frecciatine e lui se ne accorse subito. Notò inoltre lo sguardo speranzoso di Alexia spegnersi in pochi istanti. Lei ci sperava ancora in qualcosa tra loro due ma non doveva darle false speranze. 

Per quanto quella ragazza fosse bella ed attraente lui non aveva nessuna intenzione di perdere Danielle né di farle male in qualsiasi modo. 

- Vuoi qualcos'altro da bere? - aggiunse dopo un po' Gabriel per cambiare argomento. 

- Si, grazie, prendo un altro di questi. - rispose lei alzando il suo bicchiere.

Gabriel annuì e si alzò, dirigendosi verso il bancone del bar. A metà strada qualcuno gli si parò davanti.

Era Francis. Con la solita faccia disperata.

- Francis, diamine! Ma che avete tutti? Sempre all'improvviso arrivate! - 

- Scusa, ma dovevo assolutamente vederti. Me l'avevi promesso. - 

- Si si va bene. Sono qui. -

- Possiamo allontanarci un attimo? Non voglio parlare qui di certe cose. - disse Francis guardandosi intorno. Gabriel rivolse uno sguardo ad Alexia che li stava fissando incuriosita. Gli fece cenno che si sarebbe allontanato qualche minuto. Francis seguì lo sguardo dell'amico e vide anche lui la ragazza. 

- Gabriel c'è qualcosa che vuoi dirmi? Che ci fai con quella lì? Non ti stava antipatica? -

- Non ci faccio niente, è solo un'amica che aveva bisogno di compagnia. Le cose possono sempre cambiare. In ogni caso non c'è assolutamente tra me e lei. - 

- Capisco. E Danielle non dice niente? Dov'è ora? - 

- Lei non lo sa. E dato che non c'è nulla di male non c'è bisogno di allarmarla senza motivo okay? Ora è a San Diego a trovare sua madre, torna tra qualche giorno. - 

- Stai tranquillo, Gab. Non sono uno che va facendo la spia in giro. Non dopo quello che ho fatto io a te. Ora possiamo allontanarci? - Gabriel fece cenno di si con la testa e si avviarono verso la piscina, poco lontano dalla festa. Lì non c'era nessuno e c'era decisamente più silenzio.

- Allora Francis, cosa vuoi dirmi? Premetto che non sono più arrabbiato con te. Però sono molto curioso. - 

- Come avrai dedotto da solo, sono gay. Lo sono da sempre e non conoscevo qualcuno come lui da un sacco di tempo. Tu per me sei una persona molto importante ma allo stesso tempo ci conosciamo da poco e non avevo idea di come l'avresti presa. - 

- Immaginavo, se ti consola in passato ho avuto molti amici come te. E non erano niente male. - sorrise Gabriel e Francis subito si fece più sereno. - Ti rendi conto però che stavi mandando a monte la nostra amicizia, mentendo? - 

- Lo so e mi sento uno schifo per questo. Perché le cose con quel ragazzo andavano alla grande e con te stavo rovinando tutto. Sono un idiota. Quindi ti chiedo scusa, davvero. -

- Tranquillo, Francis. Ti ho già perdonato. Appena ho capito tutto sono rimasto molto male e sopratutto deluso, ma poi mi sono reso conto che non sempre è una cosa facile da dire. Quindi amici come prima ok? Ma niente più bugie. - 

- No, no niente bugie. Ci sto. Cavolo, Gab, mi sei mancato tantissimo. - azzardò Francis e Gabriel sorrise.

- Anche tu. E non farti paranoie strane perché non penserò mai male su di te. Però ora faremo una cosa io e te. - 

- Cosa? - 

- Domani passiamo la giornata insieme e voglio sapere tutto. Voglio che mi racconti un po' di te e di questa nuova storia va bene? Ora non ho tempo perché Alexia è li da sola. - 

- Ci sto. Gabriel veramente, non ho mai avuto un amico speciale come te. Pensavo di averti perso. Ora mi sento meglio. - Francis diede una pacca sulla spalla all'amico che ricambiò allo stesso modo.

- Sono una persona ragionevole. E penso lo stesso anche io di questa amicizia. Ci vediamo domani mattina ok? Devo andare. Buona serata Francis. - 

- Anche a te Gab. - 

I due amici si divisero e Gabriel tornò al bar a prendere da bere. Dopo pochi minuti era di nuovo seduto al tavolo con Alexia e lei gli sorrise appena lo vide. 

La sorpresa che Francis aveva negli occhi nel vederlo con Alexia, gli aveva fatto capire che il suo posto non era con quella ragazza ma con Danielle. Si sentì uno stupido ad essere uscito con lei, alimentando ancora di più le speranze di quella ragazza. 

Dopo circa quindici minuti decise che era il momento di andarsene.

- Alexia ti riaccompagno che sono abbastanza stanco stasera. - era una scusa tremenda ma voleva andarsene prima possibile.

- Di già? Va bene allora. - la delusione suo viso di lei era molto chiara. 

Si salutarono per l'ultima volta di fronte all'ascensore. Gabriel voleva salire a piedi. Alexia si protese verso di lui nella chiara speranza di un bacio ma Gabriel spostò il viso stampandole un piccolo bacio sulla guancia. 

- Buonanotte Alexia. - disse soltanto queste due parole e si girò per andare verso le scale.

Alexia rimase immobile per qualche istante.

- Buonanotte Gabriel. - 


L'estate aveva il suo profumo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora